Diario Live

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Risultati

Italia - Serie C - Girone B 04/14 12:00 36 [20] Olbia v Pescara [7] L 0-3
Italia - Serie C - Girone B 04/07 12:00 35 [4] Perugia v Olbia [19] L 3-0
Italia - Serie C - Girone B 04/03 18:30 33 [11] Rimini v Olbia [19] L 5-0
Italia - Serie C - Girone B 03/30 13:00 34 [19] Olbia v Sestri Levante [14] L 1-2
Italia - Serie C - Girone B 03/24 13:00 33 Rimini v Olbia - PPT.
Italia - Serie C - Girone B 03/17 13:00 32 [19] Olbia v Recanatese [18] W 4-1
Italia - Serie C - Girone B 03/10 13:00 31 [13] Lucchese v Olbia [19] L 1-0
Italia - Serie C - Girone B 03/06 17:30 30 [19] Olbia v Juventus U23 [9] L 0-4
Italia - Serie C - Girone B 03/02 15:15 29 [20] Fermana v Olbia [19] D 2-2
Italia - Serie C - Girone B 02/25 13:00 28 [19] Olbia v Gubbio [5] L 1-2
Italia - Serie C - Girone B 02/18 15:15 27 [9] ASD Pineto Calcio v Olbia [19] L 1-0
Italia - Serie C - Girone B 02/14 17:30 26 [19] Olbia v Virtus Entella [11] D 1-1

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 40 20 20
Wins 6 5 1
Draws 8 5 3
Losses 26 10 16
Goals for 23 14 9
Goals against 67 27 40
Clean sheets 6 5 1
Failed to score 24 11 13

Wikipedia - Olbia Calcio 1905

L'Olbia Calcio 1905 S.r.l., meglio nota come Olbia, è una società calcistica italiana con sede nella città di Olbia. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano.

Fondata nel 1906 (sebbene la sua nascita sia fatta risalire tradizionalmente al 1905), fu rifondata nel 2010 in seguito all'esclusione decretata dal Consiglio Federale della FIGC conseguentemente al fallimento per motivi finanziari.

A partire dalla fondazione ha vinto nove campionati. Nel palmarès figura uno Scudetto Serie D vinto nel 2002.

Il colore sociale è il bianco, mentre i simboli identificativi sono la nave e Tavolara. Il campo da gioco è lo stadio Bruno Nespoli.

History

Dalla fondazione al periodo interbellico

La nascita della prima società calcistica della città è stato incerto, ma secondo le cronache locali fu concepita nel 1905, più precisamente verso la fine di quell'anno e l'inizio di quello successivo, nell'allora città chiamata Terranova Pausania, il cui processo fondativo si chiuse il 12 gennaio 1906 col nome di Società Ginnastica Olbia, secondo quanto riporta un articolo de La Nuova Sardegna di quel giorno, ed essa nacque come società di ginnastica fondata da un atleta sassarese, tale Egidio Serra. L'articolo dell'epoca, scritto da Franco Sardo, elenca il primo consiglio direttivo che ebbe come presidente Agostino Amucano.

Intorno al 1912, in particolare il 20 giugno di quell'anno, secondo le cronache, si svolse una partita tra i ragazzi della società, arbitrata da Paolino Macera dell'Andrea Doria, mentre, la prima gara ufficiale in un campionato fu L.C. (Liberi Calciatori) Terranovese contro Calangianus, terminata 2-0 per gli olbiesi il 24 agosto 1924, poi, nella stagione 1924-1925, i galluresi vinsero il primo Torneo Sardegna battendo la Torres in finale.

Il ritorno ufficiale sui campi e la ripresa agonistica a livello federale, avvenne nella stagione 1938-1939 con la denominazione societaria G.I.L. Terranova, dove i ragazzi guidati dall'allenatore-giocatore Salvatore Satta detto "Menelik", ottennero la loro prima storica promozione in Serie C vincendo il campionato di Prima Divisione Regionale grazie alle reti del capocannoniere Flavio Piras e agli altri membri della squadra formata da: Spano A., Jodice, Piccaredda G.M., Dejana, Satta, Pulina, Piro C., Picciaredda F., Piras, Crola e Careddu, Aloia, Pittalis.

La prima stagione della neonata G.I.L. Olbia in Serie C, con Gesuino Sardo presidente e Mario De Palma in panchina non fu particolarmente fortunata, e infatti, dopo la prima vittoria in Serie C per 1-0 contro lo Stabia, seguirono una serie di sconfitte che portarono al dodicesimo e quartultimo posto, conquistando comunque la salvezza. Tuttavia la società, pur avendo regolarizzato l'iscrizione al campionato di Serie C successivo, fu esonerata, insieme al Cagliari (l'unica altra compagine sarda militante in una serie a carattere nazionale), dalla disputa delle competizioni nazionali per la stagione 1940-1941, per via dell'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale il 10 giugno 1940 e dei conseguenti disagi delle trasferte nella penisola; GIL Terranova e Cagliari disputarono dunque il campionato di zona di Prima Divisione, pur conservando il titolo sportivo di Serie C nella quale sarebbero state reintegrate non appena la situazione fosse tornata alla normalità. Fu solo nel 1947 che le squadre sarde furono reintegrate nei campionati nazionali.

Dal secondo dopoguerra agli anni 1970

Da sinistra: il capitano Giagnoni, Caocci, Bagatti, Petta e Marongiu all'Olbia nella stagione 1976-1977

Dopo la sospensione delle attività sportive per cause belliche, nell'estate 1947, i bianchi ricominciarono dal girone O della Serie C concludendo con un buon 6º posto, ma per difficoltà finanziarie, alla fine della stagione rinunciò all'iscrizione decidendo di ripartire dai campionati sardi minori.

Nel campionato di Prima Divisione Sardegna 1948-1949, l'Olbia retrocesse al termine di una stagione di passione, rimanendo inattiva agonisticamente per due stagioni. Tuttavia, l'attività calcistica proseguì a livello locale, grazie ad un gruppo di giovani locali rappresentati da Mariano Spano, Tonino Varrucciu e Bruno Garrucciu.

Dopo il periodo di inattività, la svolta arrivò al termine del campionato di Prima Divisione Sardegna 1951-1952 con l'arrivo del campione del mondo Gino Colaussi che terminò la sua carriera di giocatore, disputando 7 gare e segnando un gol nel corso dell'intero campionato, per iniziare quella di allenatore. Nell'anno successivo, l'Olbia si conquistò la promozione sul campo in Serie D e, proprio grazie a Colaussi in panchina, vennero lanciati giovani promesse come Gustavo Giagnoni che ad Olbia disputò 77 incontri con 23 gol prima di lanciarsi nella sua fortunata carriera di giocatore e allenatore ai massimi livelli.

Successivamente, l'Olbia dopo aver combattuto nelle posizioni di testa per tornare nella massima divisione dilettantistica, nella stagione di Promozione Sardegna 1956-1957 raggiunse il primo posto e tornò nel Campionato Interregionale, poi rinominato Serie D.

Quindici anni dopo, tra Serie D e una breve esperienza in Prima Divisione Sardegna nel 1963-1964 cui seguì un'immediata risalita nella quarta serie del campionato italiano, nel 1968, l'Olbia ritrovò per la terza volta la Serie C, sotto la presidenza di Elio Pintus e Paolo "Palleddu" Degortes in panchina, vincendo il girone F della Serie D e tornando tra i professionisti dopo un ventennio di assenza grazie alle reti di Benvenuto Misani, Selleri e alle parate di Bettella.

Dagli anni 1970

L'Olbia della stagione 1985-1986, promosso in Serie C2

Negli anni disputati in Serie C e poi nella declassata Serie C2, dopo l'addio di Elio Pintus al timone della società nel 1981 e l'avvicendarsi di vari presidenti, i bianchi si stabilizzarono tra la terza e la quarta divisione professionistica ottenendo come miglior piazzamento un 4º posto nella stagione di Serie C2 1993-1994, poi, negli anni a venire, l'Olbia disputò campionati altalenanti tra Serie D e Serie C, fino alla stagione 2009-2010, quando, dopo appena un anno dallo storico risultato dei play-off in Serie C2 persi contro l'Alessandria (una vittoria e una sconfitta per 1-0, ma eliminati per peggior classifica), l'Olbia sempre per problemi finanziari ripartì dall'Eccellenza sarda, cambiando dirigenza e denominazione dopo l'arrivo dell'imprenditore bresciano Franco Rusconi che nel 2007 rilevò la società guidandola a buoni risultati in Serie C2 e arrivando a disputare i play-off nel 2008-2009.

Dopo tre stagioni nella massima divisione regionale e un fallimento avvenuto nel 2010, grazie alla ripartenza in Eccellenza con un gruppo di ex giocatori e Pino Scanu alla presidenza, l'Olbia riuscì, a tornare in Serie D, grazie ad un punteggio finale di 69 punti costituiti da: 21 gare vinte, 6 pareggiate e 3 perse con 69 reti fatte e 23 subite.

Nel campionato di Serie D 2014-2015, la squadra andò a sfiorare la promozione in Lega Pro concludendo con un 3º posto finale dopo Lupa Castelli Romani e Viterbese perdendo con quest'ultima la finale dei play-off nel girone G.

Il 30 novembre 2015, dopo 5 anni di gestione Pino Scanu, che riprese la società in Eccellenza dopo i problemi finanziari, venne nominato nuovo presidente Alessandro Marino, docente di strategia alla LUISS University, fino all'anno precedente nel CDA del Cagliari e vice presidente del Fluorsid Group.

Sul campo l'Olbia rimontò dal nono al quinto posto, chiudendo il campionato a quota 62 punti a pari merito con Rieti e Torres, rispettivamente quarta e terza classificata in virtù del miglior posizionamento nella classifica avulsa. L'Olbia staccò così il biglietto per la disputa dei play-off che vinse con autorevolezza espugnando i campi del Grosseto (semifinale) e della Torres (finale). La vittoria di Sassari, che mancava da oltre 22 anni, riportò grandissimo entusiasmo in città e consentì all'Olbia di posizionarsi nel gruppo delle prime società ripescabili per la Lega Pro 2016-2017.

Il 4 agosto 2016, in seguito alle decisioni assunte dal Consiglio Federale della FIGC, l'Olbia viene ufficialmente ripescata in Lega Pro e inserita nel girone A, ritornando dunque a disputare un campionato di terzo livello dopo 38 anni.

A cavallo tra gli anni '10 e '20 del terzo millennio si mantiene costantemente in terza serie disputando 8 campionati di fila tra i professionisti, mai accaduto prima d'ora, con l'apice nella stagione 2021-2022 in cui raggiunge i play-off promozione. Grazie anche a tale stabilità sopraggiungono nuovi investitori e il 21 ottobre 2023 il 70% del capitale societario viene ceduto al fondo svizzero Swiss Pro Promotion. Marino rimane presidente mentre i soci Alexandre Tartara, Gian Renzo Bazzu e Massimo Curreli restano in società come consiglieri.

L'Olbia Calcio 1905 è una società calcistica italiana con sede nella città di Olbia, in Sardegna. Milita nel campionato di Serie C, la terza divisione del calcio italiano.

La squadra è stata fondata nel 1905 e ha una lunga storia nel calcio italiano. Ha partecipato a numerosi campionati di Serie C e Serie D, e ha raggiunto la Serie B in due occasioni, nel 1937-1938 e nel 1946-1947.

L'Olbia Calcio gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Bruno Nespoli, che ha una capacità di circa 10.000 spettatori. I colori sociali sono il bianco e il blu.

La squadra ha una tifoseria appassionata e numerosa, che la segue in tutte le sue partite. L'Olbia Calcio è una delle squadre più rappresentative della Sardegna e ha una lunga tradizione nel calcio italiano.