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Il calcio da spiaggia (in inglese beach soccer) è uno sport derivato dal gioco del calcio e a esso simile, ma giocato sulla sabbia.
Negli anni 2000 il calcio sulla sabbia è stato riconosciuto dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e si svolgono quindi campionati a livello nazionale ed internazionale. Sebbene fosse già praticato da molto tempo, le regole del gioco sono state fissate nel 1992, con la fondazione dell'organismo di governo Beach Soccer Worldwide.
Nell'aprile del 1994 si è tenuto il primo evento trasmesso in televisione sulla spiaggia di Copacabana, nella città di Rio de Janeiro, che ospitò i primi Campionati mondiali nel 1995. La competizione fu vinta dai padroni di casa del Brasile. Il successo della competizione ha dato vita al Pro Beach Soccer Tour. Nel 1998 fu istituita anche la Euro Beach Soccer League con Spagna, Italia, Francia e Portogallo quali Paesi fondatori, oggi nota anche come Euro BS League, secondo la dizione inglese. In Italia nel 2003 il beach soccer fu inserito nella struttura della FIGC da Alessandro Colombo ed il Gruppo Ventaglio attraverso VentaClub EVENTS che ne deteneva i diritti in quanto competizione organizzata da privati (come succede nella Formula 1 di Bernie Ecclestone). Testimonial principale per anni è stato Daniele Massaro, attaccante del Milan e della Nazionale azzurra di Calcio. Alcuni tra gli altri campioni che hanno contribuito al lancio di questo sport sono stati Mauro Bellugi, per anni allenatore della nazionale Italiana di Beach Soccer. La nazionale italiana di beach soccer vanta 18 presenze ai Mondiali, con due secondi posti. La rosa azzurra è composta da grandi giocatori come Gabriele Gori, Dario Ramacciotti, Michele Di Palma, Simone Marinai, Josep Gentilin, i 2 portieri Simone Del Mestre e Andrea Carpita l'esterno Alessio Frainetti, i difensori Francesco Corosiniti e Alfio Chiavaro e i Pivot Emmanuele Zurlo e Paolo Palmacci.