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Risultati

Italia - Serie A 04/14 13:00 32 [19] Sassuolo v Milan [2] D 3-3
Italia - Serie A 04/05 18:45 31 [20] Salernitana v Sassuolo [19] D 2-2
Italia - Serie A 04/01 13:00 30 [19] Sassuolo v Udinese [14] D 1-1
Italia - Serie A 03/17 17:00 29 [5] Roma v Sassuolo [19] L 1-0
Italia - Serie A 03/09 14:00 28 [19] Sassuolo v Frosinone [16] W 1-0
Italia - Serie A 03/03 11:30 27 [17] Verona v Sassuolo [18] L 1-0
Italia - Serie A 02/28 17:00 21 [17] Sassuolo v Napoli [9] L 1-6
Italia - Serie A 02/24 14:00 26 [17] Sassuolo v Empoli [16] L 2-3
Italia - Serie A 02/17 19:45 25 [4] Atalanta v Sassuolo [17] L 3-0
Italia - Serie A 02/10 19:45 24 [16] Sassuolo v Torino [10] D 1-1
Italia - Serie A 02/03 19:45 23 [8] Bologna v Sassuolo [15] L 4-2
Italia - Serie A 01/28 14:00 22 [12] Monza v Sassuolo [15] L 1-0

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 51 26 25
Wins 11 8 3
Draws 13 7 6
Losses 27 11 16
Goals for 87 58 29
Goals against 94 43 51
Clean sheets 5 4 1
Failed to score 15 5 10

L'Unione Sportiva Sassuolo Calcio, meglio nota come Sassuolo, è una società calcistica italiana con sede nella città di Sassuolo. Milita in Serie A, la massima divisione del campionato italiano.

Costituita nel 1920, i suoi colori sociali sono il nero e il verde, da cui il soprannome di neroverdi; altro soprannome noto del club è Sasôl ("Sassuolo" in dialetto modenese).

Il Sassuolo si trova al 30º posto della classifica perpetua della Serie A dal 1929, che tiene conto di tutte le squadre che hanno militato almeno una volta nella massima serie; categoria in cui il club è presente dalla stagione 2013-2014. Insieme al Lecco, all'Empoli, al Carpi, al Cesena, al Legnano, alla Pro Patria di Busto Arsizio e al Casale, è anche uno dei club di città non capoluogo di provincia, al tempo della militanza, che hanno preso parte alla massima serie calcistica italiana (da quando essa è a girone unico).

Ha disputato 11 campionati di Serie A consecutivi, 5 di Serie B, 2 di Serie C1 e 14 di Serie C2. La società è stata promossa per la prima volta in massima serie nel 2013, mentre il miglior piazzamento ottenuto in Serie A è il 6º posto della stagione 2015-2016, con cui ha raggiunto per la prima volta la qualificazione alle coppe confederali, in tal caso la UEFA Europa League. Nella sua storia, il Sassuolo ha vinto un campionato di Serie B, uno di C1 e una Supercoppa di Serie C1.

Dopo aver usufruito per decenni dello stadio Enzo Ricci di Sassuolo e aver giocato per un breve periodo allo stadio Alberto Braglia di Modena, dal 2013 i neroverdi disputano le loro partite casalinghe al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

History

Dagli inizi agli anni 1970

La società sassolese, istituita nel 1920 come Sassuolo Football Club, si affiliò alla Federazione Italiana Giuoco Calcio il 17 luglio dello stesso anno, e utilizzava in principio gli stessi colori dello stemma comunale, ovvero il giallo e il rosso. La squadra partecipò per molti anni ai tornei dilettantistici emiliani dove nacquero molte rivalità, tra le quali Carpi, Roteglia, Vignola, Guastalla, Mirandolese e Baracca Lugo quelle principali.

Il primo risultato significativo la squadra lo ottenne nel campionato 1968-1969 quando partecipò al campionato di Serie D, girone B, con squadre lombarde e altre formazioni emiliane (tra le quali Carpi e Mirandolese). Al termine della stagione arrivò la salvezza. L'annata successiva in un girone simile, con l'inserimento di Parmense, Cremonese e Gallaratese, la squadra si piazzò a centro classifica con 33 punti. Dalla stagione 1970-71 sempre in Serie D gli emiliani si presentarono con i colori neroverdi e la denominazione di Football Club Sassuolo; la sede era in via Mazzini, presso il campo comunale, al tempo formato da una sola tribuna in legno. Presidente era Primo Costi con allenatore Angelo Ottani, che portò il club a una salvezza sofferta sempre nel girone B; 2 punti di vantaggio sui rivali di sempre del Carpi che retrocessero. Nel campionato 1971-1972, a seguito della fusione con la concittadina "Sassuolo Sportiva" il sodalizio emiliano diventò Sassuolo Sportiva Football Club, mantenendo i colori sociali neroverdi e sempre con Costi alla presidenza, mentre Ottani in panchina durò solo cinque giornate sostituito da Augusto Vaccari. Nel campionato 1972-1973, inserite ancora nel girone B c'erano due squadre sassolesi, il "San Giorgio Sassuolo" che fino ad allora svolgeva attività minore (nota localmente come Giofil), dai colori viola e nero, piazzatosi infine al 12º posto, e il Sassuolo Sportiva F.C. classificatosi ultimo e quindi retrocesso con Cisanese e Guastalla.

Nella stagione 1973-1974, sotto la guida del presidente Cantelli il Sassuolo chiude al 6º posto il girone B della Promozione emiliano-romagnola, mentre il San Giorgio Sassuolo divenuto nel frattempo "A.C. Sassolese" ingaggia come allenatore Ezio Pascutti, che da poco ha smesso di giocare nel Bologna, piazzandosi al 9º posto nel girone D della Serie D, vinto dai rivali di sempre del Carpi.

Nell'estate del 1974 la Sassolese e il Sassuolo Sportiva FC decidono di dar vita a un sodalizio comune fondendosi nella Unione Sportiva Sassuolo Calcio, con maglia a strisce verticali rosse e blu e pantaloncini bianchi[senza fonte], probabilmente in onore del Bologna. Il sodalizio ha inizialmente sede a Fiorano Modenese, così come anche il campo da gioco è situato nella vicina cittadina. Presidente è Carlo Alberto Giovanardi, mentre allenatore è sempre Pascutti. La squadra ha ancora maglia rossoblù e calzoncini bianchi. I sassolesi raggiungono il 7º posto, a pari punti (36) con la Maceratese. Nell'annata seguente (1975-1976) in panchina non troviamo più Pascutti, ma ritorna Angelo Ottani con Igino Guazzi alla presidenza. Stagione certo non fortunata che si conclude con il ritorno nei campionati regionali dopo un arrivo a pari punti con San Lazzaro e Baracca Lugo, questi ultimi salvatisi per la miglior differenza reti. Nel campionato 1977-1978, stagione dell'ultima riforma dei campionati, gli emiliani che hanno cambiato ancora presidenza e guida tecnica, sono sempre nel girone D con formazioni marchigiane, romagnole ed emiliane. Salvezza di un soffio con un solo punto di vantaggio sul quartetto delle retrocesse. Nuova stagione sportiva (1978-1979) e nuovo staff con Gilberto Prati alla presidenza che riporta alla guida tecnica Augusto Vaccari. Cambio anche nella tenuta da gioco, con i pantaloncini che diventano blu.

Cambiamenti che non giovano, infatti il club retrocede mestamente con soli 17 punti conquistati.

Anni 1980

La rosa del Sassuolo 1983-1984, vincitore del Campionato Interregionale e promosso per la prima volta nel calcio professionistico, in Serie C2

Il Sassuolo si ripresenta al campionato di Interregionale al via della stagione 1981-1982, sempre con Prati alla presidenza e Franco Martinelli in panchina, partecipando nel girone C, emiliano-romagnolo, ottenendo il 6º posto finale grazie alle 13 reti di Piero Maini. L'annata seguente, il bomber neroverde si conferma con 12 segnature e per i neroverdi è 8º posto, in un girone misto emiliano-veneto, ponendo le basi per il salto di categoria, con la società che passa nelle mani di un nuovo proprietario il ragioniere Claudio Sassi.

La stagione 1983-1984 è una di quelle storiche per la squadra di Sassuolo, in quanto si ha un primo appoggio esterno di Giorgio Squinzi tramite la sponsorizzazione Mapei, e i risultati si vedono: al termine di un lungo duello a distanza con il Rovigo, gli emiliani vincono il girone D, con sole 3 sconfitte, approdando per la prima volta nel campionato di Serie C2; sempre sugli scudi Maini, questa volta con 15 reti. Per la C2, dove viene inserito nel girone C, si ha la conferma di tutto lo staff a partire dal tecnico della promozione Aurelio Dotti, per una squadra formata da quasi tutti giocatori della zona, nel primo anno di Interregionale. Una stagione da incorniciare per i neroverdi, con un ottimo sesto posto finale, una sola sconfitta interna, spinti come sempre dai gol di Maini, il quale conferma le sue qualità anche nella categoria superiore con 11 centri. Nel campionato successivo 1985-1986, il Sassuolo pur confermando lo stesso gruppo, incontra alcuni problemi sul cammino, riuscendo comunque a centrare una sofferta salvezza.

Il Sassuolo 1986-1987

La stagione 1986-1987, vede gli emiliani spostati nel girone B; presidente è sempre il Rag. Sassi, mentre in panchina Ezio Galbiati, che in squadra può contare su buoni giocatori di categoria come lo stopper Malaguti, il mediano Residori e il centrocampista Alessandro Pane in seguito all'Empoli. Per i sassolesi, da registrare anche il ritorno di Ezio Pascutti a rilevare Galbiati, per cercare di centrare la salvezza che arriva. Nel 1987-88, sempre inseriti nel girone B, da registrare alcuni cambiamenti importanti. La Mapei diventa sponsor e mette come general manager, l'ex ala di Inter e Fiorentina Giorgio Mariani, mentre in panchina troviamo Giancarlo Magrin. Viene abbandonata la storica sede di via Fossetta 1, per passare in Piazza Risorgimento 47, dove è situato lo stadio "Ricci". Confermati Residori, Montanini, in prima squadra si affacciano anche l'attaccante Cosimo Francioso, prelevato dal Galatina e anche un giovane Marco Schenardi, al tempo nemmeno ventenne, arrivato in prestito dalla Cremonese. Per il centrocampista alla fine della stagione saranno 33 le presenze e due reti, ma la squadra arranca, arrivando terzultima con 28 punti e arriva la retrocessione con il Suzzara e la Pro Patria. Al termine del campionato per Suzzara e Sassuolo ci sarà anche il ripescaggio in categoria. Nel campionato successivo il tecnico è Guido Mammi, con un Sassuolo che trova una sua precisa identità con Aloise, Paraluppi, Zuccheri in difesa, Schenardi, Liset, Residori e Lagrasta a centrocampo, oltre agli attaccanti Paraluppi e D'Agostino con 24 gol complessivi. Un gruppo che nonostante il cambio di panchina da Mammi ad Adelmo Capelli, ottiene un 5º posto di tutto rispetto.

Una formazione del Sassuolo nella stagione 1989-1990: è già in essere il legame con la Mapei, che prosegue sino al presente

La stagione 1989-1990, vede la formazione neroverde sempre nel girone B di C2, si registrano alcune partenze importanti come Liset che approda all'ambiziosa Solbiatese di Caravatti, che poi verrà sconfitta nello spareggio promozione dalla SPAL a Verona. Il Sassuolo conferma comunque la solita intelaiatura, con Schenardi sempre più simbolo della squadra; inizialmente in panchina Adelmo Capelli, quindi Raffaello Vernacchia ex ala dell'Atalanta in B e poi il sempiterno Gianni Seghedoni, ma non riesce a raddrizzare la baracca. Al termine del campionato i sassuolesi non possono evitare la caduta in Interregionale accompagnati da JuveDomo e Orceana.

Anni 1990

Il ritorno nei dilettanti vede l'abbandono di Squinzi, che si defila preferendo le sponsorizzazioni ciclistiche e la conseguente cessione dei pezzi più importanti, come Schenardi, prelevato dal Bologna dell'allora presidente Corioni, il quale lo piazza momentaneamente nella sua società satellite Ospitaletto. Gli emiliani vengono inseriti nel girone C, dove ritrovano vecchie avversarie come la Virtus Roteglia, il Fanfulla, Reggiolo, Vogherese, Crema e Brescello. La formazione sassolese si piazza dunque a centro classifica. Stessa posizione raggiunta anche nelle due annate successive. 5º posto invece nel campionato 1993-1994, mettendo in evidenza il bomber Spezia con 16 centri, secondo solo a Pompini che ne siglò 17 nella Casalese. Altro 7º posto nel 1994-95 e 6º nel campionato seguente dove si evidenzia il tandem d'attacco Luconi (18 gol) e Mollica (8).

La stagione 1996-1997 è invece di sofferenza nonostante un duo d'attacco formato sempre da Luconi (14) e da Paraluppi (13), tornato alla base dopo un lungo girovagare nelle squadre emiliane di categoria. Arriva una salvezza stentata per un solo punto, che vale però come trampolino di lancio per la stagione seguente, che segna una nuova era per il Sassuolo con il riavvicinamento di Squinzi e di conseguenza della Mapei, con Giorgio Mariani che ritorna nelle vesti di general manager. Il girone C del CND vede un lungo duello tra Trento e Sassuolo, che hanno tra le proprie file l'ex comasco Oreste Didonè, con le due squadre che conquistano gli stessi punti sia all'andata che al ritorno. Inevitabile quindi lo spareggio che viene disputato allo stadio di Masnago a Varese. Trentini trascinati da Daniele Giulietti che segna 20 reti. La promozione si decide ai rigori con i gialloblu che hanno la meglio sui neroverdi per 5-4. Per il Sassuolo arriva comunque la promozione in C2 con un ripescaggio per inadempienze finanziarie di altre società.

Ai nastri di partenza della C2, con l'iscrizione nel girone B, con squadre adriatiche, i neroverdi si presentano con Baldelli alla presidenza, Mariani come G.M. e l'ex difensore del Pisa Stefano Garuti in panchina. In campo il portiere Bizzarri, il difensore Rosario Biondo, che poi approderà in Serie A e Serie B, il centrocampista ex Padova Andrea Cuicchi oltre a una buona punta di categoria come Ramacciotti. La squadra non ingrana e soffre il salto di categoria, Garuti viene sostituito da Roberto Busi, che guida la formazione al 10º posto. Nel campionato 1999-2000 arriva la salvezza con allenatore l'esperto Gianni Balugani in porta anche Graziano Vinti (ex Perugia).

Anni 2000

Nella stagione 2000-2001 arrivò una salvezza sofferta per gli emiliani, con un solo punto di vantaggio dai play-out.

Nel campionato successivo i neroverdi passarono nel girone C, salvandosi solo ai play-out a scapito del Faenza (0-0 e 1-0). Fu una stagione tormentata, con continui cambi di allenatore (da Balugani a Magnani, poi Lamagni e ancora Magnani per concludere di nuovo con Balugani) e di presidenza, che passò a Belfasti.

La situazione peggiorò nella stagione 2002-2003, sebbene fossero arrivati rinforzi di categoria come Terrera, Lambrughi e Leoni, con Cesare Maestroni (sostituito ancora da Balugani a stagione in corso). La formazione neroverde raccolse solo 32 punti che, in virtù del penultimo posto, la portarono a disputare i play-out contro l'Imolese, persi in due sconfitte per 2-1. In estate arrivò tuttavia il ripescaggio per inadempienze finanziarie di diverse società di Serie C.

Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo dal 2002 al 2019, traghettò il club dai dilettanti all'Europa: l'industriale era già stato sponsor del club neroverde (tramite la Mapei) durante gli anni 1980

Nella stagione 2003-04 il club torna nel girone A, con la Mapei a prendere decisamente le redini finanziarie: ciò portò agli innesti dei difensori Ardenghi e Santunione, e degli attaccanti Sforzini, Semprini e Federici, oltre del giovane Gilioli in prestito dal Modena. Ben presto la formazione sassolese si trovò tuttavia sul fondo, chiudendo il girone di andata a 12 punti, motivo per cui Balugani fu sostituito da Cristiano Bergodi. Ancora una volta il Sassuolo terminò al penultimo posto con soli 27 punti all'attivo e dovette giocarsi il posto ai play-out, questa volta contro la blasonata Pro Vercelli, sconfitta in Emilia per 2-1; al ritorno la gara terminò sull'1-1 consegnando la salvezza ai neroverdi.

Nel 2004-2005 il patron Squinzi decise di dare l'assalto alla categoria superiore, affidando le chiavi della squadra al D.S. Nereo Bonato (ex portiere del Brescello dei miracoli). In panchina arrivò Giuseppe Brucato che aveva fatto bene nei campionati minori piemontesi, in particolare al Moncalieri. La rosa venne rinforzata, inserendo elementi che poi saranno l'asse portante per le stagioni a venire. Dal Monza arrivano il centrocampista Filippo Pensalfini (cresciuto nelle giovanili del Cesena), Benetti, Pagani e Piccioni mentre dall'Udinese Margheriti e dal Verona si ottiene la riconferma del prestito del giovane attaccante Sforzini e la stessa cosa avviene con il Modena per Gilioli. Il girone di andata non è certo dei migliori con 21 punti conquistati, così nel mercato di gennaio arrivano giocatori come il centrocampista Serrapica e l'attaccante Andreini. La squadra cambia marcia e centra i play-off a quota 52, con l'ultimo posto disponibile. In semifinale trova il Pizzighettone (poi promosso in C1) dell'ex portiere biancoblu Arcari. I cremonesi ebbero la meglio vincendo all'andata con una rete di Parmesani al 90', e pareggiando il ritorno 1-1.

Nel 2005-2006 si puntò senza mezze misure al salto di categoria sfuggito: Bonato scelse come allenatore Gianmarco Remondina, al quale nel campionato appena concluso era riuscito il miracolo di portare la Canzese in C2. Al nuovo tecnico viene affidata la squadra della stagione precedente con soli 3 nuovi innesti. L'undici di Remondina pratica immediatamente un calcio concreto ma piacevole, che porta la squadra nelle prime posizioni, concludendo la stagione regolare al 2º posto dietro la Cavese. Alla 30ª di campionato gli emiliani si recano a Cava de' Tirreni, dove i padroni di casa festeggiano la promozione in C1. Durante il primo tempo gli uomini di Remondina passano a condurre e al ritorno negli spogliatoi succede di tutto: nel tunnel alcuni inservienti e altri addetti intimidiscono verbalmente e con calci e pugni i giocatori del Sassuolo. La stessa cosa avviene in tribuna contro la dirigenza e i componenti dello staff neroverde. La Cavese nella ripresa rimonta e vince per 2-1, con i giocatori ospiti scossi dai fatti dell'intervallo. Il ricorso alla Lega Calcio produce solo una multa di 3 000 euro per i campani. Il secondo posto garantisce comunque un'ottima posizione ai play-off, dove il team di Remondina vince la semifinale di andata ad Ancona per 2-3, e nonostante la sconfitta per 1-0 al ritorno, il Sassuolo gioca la finale con l'altra sorpresa Sansovino. In Toscana pareggia per 2-2, mentre in casa una rete di Pensalfini al 26' regala la certezza della C1.

Massimiliano Allegri, il tecnico che ha portato nel 2008 il Sassuolo ad ottenere la sua prima promozione in Serie B, vincendo il campionato di Serie C1, ed a vincere la supercoppa di categoria

Nel torneo 2006-2007 la società del patron Squinzi, ancora con pochi ma mirati innesti come il portiere Agazzi e il centrocampista italo-argentino Erpen dalla Triestina, i centrocampisti Gambadori e Giardina dal Pisa, Jiday dal Castel San Pietro, il roccioso difensore Tarozzi e la guizzante punta Selva dal Padova, sfiora lo storico traguardo della promozione in Serie B rimanendo sempre nelle primissime posizioni e spesso in vetta solitaria. La formazione di Remondina centra i play-off con il secondo posto a una sola lunghezza dal Grosseto. In semifinale incontra il Monza; gli emiliani vanno a vincere al "Brianteo" per 0-1 per poi soccombere malamente in casa per 2-4, consegnando la finale ai biancorossi, dove verranno sconfitti dal Pisa. Durante l'estate l'allenatore dei miracoli Gian Marco Remondina lascia il Sassuolo, non senza polemiche, per accasarsi al Piacenza che disputa il campionato di Serie B.

Nel campionato 2007-2008 la squadra allenata da Massimiliano Allegri ottiene la promozione in Serie B con una giornata d'anticipo nella partita casalinga contro il Manfredonia, vinta per 1 a 0 con il gol di testa siglato dal capitano Piccioni al 22° del primo tempo.

Al primo anno di Serie B la squadra, costretta al trasferimento allo stadio di Modena, è allenata da Andrea Mandorlini. Fin dall'inizio la squadra stupisce e prima di Natale si trova in testa alla classifica. Nel girone di ritorno il cammino non è altrettanto brillante, con otto partite senza vittorie. Il Sassuolo conclude il campionato al 7º posto mancando così la qualificazione ai play-off, obiettivo che viene invece raggiunto nella stagione successiva, quando, dopo un inizio non eccelso, la squadra chiude al quarto posto in classifica. Nelle semifinali il Torino estromette i neroverdi, vincendo 2-1 in trasferta dopo il pareggio dell'andata.

Anni 2010

Nella stagione 2010-2011 i neroverdi lottano per la salvezza ottenendo il 16º posto finale all'ultima giornata. L'anno seguente il Sassuolo sfiora la promozione diretta in Serie A e termina la stagione al 3º posto con 80 punti (a 3 punti da Pescara e Torino, giunti rispettivamente primo e secondo), qualificandosi per i play-off, dove viene eliminato subito dalla Sampdoria, perdendo per 2-1 allo stadio Marassi e pareggiando al Braglia per 1-1.

Nella stagione 2012-2013, sotto la guida del nuovo allenatore Eusebio Di Francesco, la squadra parte ancora una volta con l'obiettivo della promozione. Dopo essersi subito imposta come la formazione più quotata del torneo cadetto e aver guidato per larga parte la classifica (con una sola flessione nelle giornate conclusive), il 18 maggio il Sassuolo batte in casa per 1-0 il Livorno, vincendo il campionato: Simone Missiroli è l'autore, al 6' di recupero, della rete che permette ai neroverdi di conquistare la Coppa Ali della Vittoria e di ottenere, per la prima volta nella loro storia, la promozione in Serie A.

L'allenatore Eusebio Di Francesco ha guidato il Sassuolo, a metà degli anni 2010, dalla Serie B alla qualificazione in Europa

L'esordio nella massima serie, con il trasferimento nello stadio di Reggio Emilia, è abbastanza traumatico per la matricola sassolese, che nelle prime quattro giornate incappa in altrettante sconfitte (tra cui spicca il pesante 0-7 subito in casa dall'Inter); nell'1-4 da parte del Livorno alla seconda giornata, Simone Zaza ha comunque l'occasione di mettere a segno lo storico primo gol dei neroverdi in A. Il primo punto in massima divisione del Sasòl arriva il 25 settembre 2013, al quinto turno, grazie all'1-1 maturato sul campo del Napoli. La prima vittoria assoluta in Serie A si fa invece attendere fino al 20 ottobre 2013, quando all'ottava giornata il Sassuolo ha la meglio in casa per 2-1 sul Bologna; il 3 novembre arriva poi anche il primo successo esterno, nella gara contro la Sampdoria battuta 4-3. Nonostante alcuni risultati di rilievo, tra cui i pareggi sui campi di Napoli e Roma e la vittoria interna per 4-3 contro il Milan con la quaterna di Berardi, il girone d'andata vede il club neroverde nella parte bassa della classifica, situazione che alla fine del gennaio 2014 porta all'esonero del tecnico Di Francesco e all'arrivo in panchina di Alberto Malesani; la mossa non ha l'esito sperato, con cinque sconfitte in altrettante partite, così, ai primi di marzo, la società solleva quest'ultimo dall'incarico e riaffida le redini della squadra a Di Francesco, il quale, a fine campionato, riesce a portare i neroverdi alla loro prima salvezza in massima serie. Il campionato seguente, in cui spiccano i tre successi su quattro contro le milanesi, è più tranquillo per il Sassuolo, che raggiunge un'agevole salvezza con quattro giornate di anticipo, issandosi al dodicesimo posto finale della classifica.

Nella stagione 2015-2016, sempre con Di Francesco in panchina, il Sassuolo chiude il campionato al sesto posto con 61 punti, record assoluto di punti conquistati e di posizionamento in classifica per la società emiliana, con annessa prima, storica qualificazione ai preliminari di UEFA Europa League: tale piazzamento è il migliore raggiunto da una squadra rappresentate una città non capoluogo di provincia, a pari merito col Cesena 1975-1976. La stagione seguente i neroverdi non riescono a confermarsi ai livelli della passata: in UEFA Europa League vengono subito eliminati alla fase a gironi, mentre in campionato, complici cessioni (Nicola Sansone) e infortuni (Domenico Berardi) importanti, chiudono al 12º posto.

Nell'estate 2017 si chiude un ciclo, con Di Francesco che dà l'addio alla panchina sassolese. La stagione inizia con Cristian Bucchi in panchina, ma con scarso risultato, al punto che i neroverdi rischiano la B; viene così sostituito da Giuseppe Iachini, il cui arrivo migliora il rendimento della squadra che ottiene una salvezza anticipata. Dalla stagione 2018-2019 la squadra si affida alla guida di Roberto De Zerbi, il quale, dopo avere bissato la permanenza in massima serie nel campionato seguente, nell'annata 2019-2020 porta gli emiliani all'ottavo posto, grazie anche alle prestazioni di giocatori come Boga e Locatelli e alla rinascita di Berardi. La stagione successiva vede il Sassuolo come principale rivelazione del campionato, grazie a un ottimo gioco espresso e che vede la squadra veleggiare in zona Champions per metà del girone d'andata; nel prosieguo incappa in un momento buio, salvo riprendersi verso la fine del torneo grazie anche all'esplosione del giovane Giacomo Raspadori e a sfiorare l'accesso in UEFA Europa Conference League, confermando l'ottavo posto ma con gli scontri diretti che premiano la rivale Roma.

Il Sassuolo Calcio è una società calcistica italiana con sede nella città di Sassuolo, in provincia di Modena. Milita in Serie A, la massima serie del campionato italiano di calcio. Il club è stato fondato nel 1920 e i suoi colori sociali sono il nero e il verde.

Lo stadio di casa del Sassuolo è il Mapei Stadium - Città del Tricolore, con una capienza di circa 24.000 spettatori. Il club è di proprietà della famiglia Squinzi, che controlla anche la Mapei, una società leader nel settore della chimica e dei materiali edili.

Il Sassuolo ha ottenuto la sua prima promozione in Serie A nella stagione 2012-2013, dopo aver vinto il campionato di Serie B. Da allora, il club ha conquistato la salvezza in Serie A per diverse stagioni consecutive, diventando una delle squadre più solide della massima serie italiana.

Nelle ultime stagioni, il Sassuolo ha ottenuto risultati importanti, come la qualificazione alla fase a gironi dell'Europa League nella stagione 2016-2017 e la vittoria della Coppa Italia di Serie C nella stagione 2007-2008.

Il Sassuolo è una squadra giovane e ambiziosa, che sta cercando di affermarsi tra le big del calcio italiano. Il club ha una rosa di giocatori talentuosi, come Domenico Berardi, Francesco Caputo e Manuel Locatelli, e un allenatore esperto come Roberto De Zerbi.

Il Sassuolo è una squadra molto amata dai suoi tifosi, che riempiono sempre lo stadio di casa nelle partite casalinghe. Il club è un simbolo della città di Sassuolo e rappresenta la passione per il calcio di una comunità unita e orgogliosa.