Risultati

Italia - Serie B 05/13 19:00 14 [5] Venezia v Chievo [8] L 3-2
Italia - Serie B 05/10 12:00 38 [8] Chievo v Ascoli [15] W 3-0
Italia - Serie B 05/07 12:00 37 [20] Virtus Entella v Chievo [7] W 1-3
Italia - Serie B 05/04 12:00 36 [8] Chievo v Cremonese [11] D 1-1
Italia - Serie B 05/01 12:00 35 [5] Venezia v Chievo [8] L 3-1
Italia - Serie B 04/27 14:00 32 [1] Empoli v Chievo [8] D 2-2
Italia - Serie B 04/20 17:00 35 Venezia v Chievo - PPT.
Italia - Serie B 04/17 14:00 34 [8] Cittadella v Chievo [7] L 1-0
Italia - Serie B 04/12 17:00 33 [8] Chievo v Pisa [13] W 2-0
Italia - Serie B 04/02 17:00 31 [8] Chievo v Spal [7] D 1-1
Italia - Serie B 03/21 14:00 30 [13] Reggina v Chievo [8] D 1-1
Italia - Serie B 03/16 18:00 29 [7] Chievo v Frosinone [10] D 0-0

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 1 1 1
Wins 0 1 0
Draws 1 0 1
Losses 0 0 0
Goals for 1 3 1
Goals against 1 0 1
Clean sheets 0 1 0
Failed to score 0 0 0

L'Associazione Calcio ChievoVerona, meglio nota come ChievoVerona o più semplicemente Chievo, è una società calcistica italiana con sede nella città di Verona, di cui rappresenta la frazione di Chievo.

Fondato nel 1929 e ricostituitosi nel 1948, il Chievo ha costituito un unicum nel panorama calcistico italiano, essendo l'unico club proveniente dalle categorie regionali minori ad avere scalato l'intera piramide calcistica nazionale, fino a raggiungere dapprima la Serie A e successivamente le coppe europee.

Ha partecipato a 32 campionati nazionali, di cui 5 in Serie C1, 10 in Serie B e 17 in Serie A, di cui 11 consecutivi, vincendo un campionato di B nel 2007-2008. In ambito europeo i migliori risultati ottenuti sono state le partecipazioni, negli anni 2000, alla Coppa UEFA e alla UEFA Champions League.

Scomparso dal professionismo nel 2021, a partire dalla stagione seguente il club è rimasto attivo a livello giovanile. Dal 2022, previa sentenza di fallimento irrogata dal Tribunale di Verona, il club opera in regime di esercizio provvisorio.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Associazione Calcio ChievoVerona.

L'Opera Nazionale Dopolavoro Chievo nasce il 6 settembre 1929 su iniziativa di un gruppo di appassionati di calcio del borgo di Chievo, situato alle porte di Verona, con i colori sociali blu e bianco, alternati su una maglia a quadri, e con pantaloncini bianchi. Inizialmente la società non viene affiliata alla FIGC, limitandosi a disputare gare a carattere amichevole. Dal 1931 il blu delle divise diventa celeste, tant'è che, per molti anni, i giocatori di Chievo assumeranno l'appellativo di "biancocelesti". L'attività dell'O.N.D. Chievo termina nel 1936, in seguito a problemi finanziari.

Una formazione del Cardi Chievo nella stagione 1965-1966

Al termine della seconda guerra mondiale, nel 1948, la società viene rifondata come A.C. Chievo e si iscrive alla Seconda Divisione. Al termine della stagione 1950-1951, la squadra vince il campionato regionale di Seconda Divisione, ottenendo la promozione in Prima Divisione veneta. Nell'aprile 1952 fa il suo debutto in squadra Bruno Vantini, giocatore che manterrà la casacca clivense fino al 1971, e che detiene il primato di reti con la maglia del club. Nel 1957 la squadra cambia impianto in cui disputare le gare, spostandosi al campo parrocchiale "Carlantonio Bottagisio", dove giocherà le partite interne fino al 1986. Nel 1959, grazie alla ristrutturazione dei campionati nazionali, il Chievo viene ammesso in Seconda Categoria; sempre in quell'anno la squadra cambia denominazione societaria in Cardi Chievo, dal nome del nuovo sponsor, e ottiene rapidamente la promozione in Prima Categoria. La squadra resta nella medesima serie fino al 1963, quando subisce la prima retrocessione della sua storia.

Nel 1964 Luigi Campedelli, uomo d'affari e proprietario della Paluani, diviene presidente del Chievo; tuttavia, nel corso degli anni successivi, egli cederà la carica presidenziale, pur rimanendo patron della società, fino al 1990 quando vi tornerà a pieno titolo. Il Chievo inizia così la lunga scalata tra i livelli del calcio italiano fino a raggiungere la Serie A nel 2001 e la UEFA Champions League nel 2007.

Una formazione dell'A.C. Chievo nella stagione 1980-1981

Nella seconda metà degli anni 1960 la squadra vince per tre volte il campionato di Seconda Divisione (1965, 1968 e 1969), rinunciando alla Prima Categoria all'inizio della stagione 1968-1969 per problemi economici, e reiscrivendosi nell'annata successiva. Dopo aver giocato in Promozione tra il 1971 e il 1975 e in Serie D per il lustro successivo, dalla stagione 1981-1982 l'A.C. Chievo prende la denominazione Paluani Chievo, dal nome dello sponsor Paluani. Nel campionato di D del 1986, il Chievo si gioca la vittoria del torneo con il Bassano: lo spareggio promozione a Brescia vede prevalere la squadra vicentina. Tuttavia, il 13 giugno 1986, una sentenza condanna il Bassano per illecito sportivo e il Chievo ottiene la promozione in Serie C2. Per la prima stagione in un campionato professionistico la squadra torna a chiamarsi A.C. Chievo, e passa a disputare le gare interne allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona. Segue la promozione in Serie C1 nel 1989.

Nel 1990 Luigi Campedelli torna presidente della società, e per identificare maggiormente la formazione con la città, decide di mutare la denominazione in A.C. ChievoVerona. Il 15 settembre 1992 il presidente Luigi Campedelli muore improvvisamente per un attacco cardiaco, e a succedergli nella guida della società è il figlio Luca, che decide di farsi affiancare, con il ruolo di direttore sportivo, dall'ex calciatore clivense Giovanni Sartori. Nella stagione 1993-1994, con Alberto Malesani in panchina, il Chievo chiude il girone di Serie C1 al primo posto guadagnando la promozione in Serie B. Nel torneo cadetto il club disputa per la prima volta nella storia il derby con il Verona. Nell'estate del 2000 la guida tecnica passa a Luigi Delneri, il cui arrivo aprirà un ciclo di quattro anni in cui il friulano porterà la squadra dalla serie cadetta alla qualificazione in Coppa UEFA. Nel 2000-2001 la squadra chiude, infatti, al terzo posto in classifica e viene promossa per la prima volta in Serie A.

Una formazione del Chievo nella stagione 2001-2002, neopromosso e quinto classificato in Serie A, che ottenne la sua prima qualificazione alle coppe europee.

Il rendimento sorprendente durante la prima stagione in massima serie porta la squadra di Delneri al centro di una grande attenzione mediatica, inducendo la stampa a parlare di miracolo Chievo. Il quinto posto nel campionato di Serie A 2001-2002 vale l'accesso alla successiva Coppa UEFA, dove tuttavia il Chievo esce al primo turno. Nel campionato 2005-2006 la dirigenza decide di affidare la squadra a Giuseppe Pillon, che ottiene il settimo posto in campionato: nonostante ciò, dopo i fatti di Calciopoli e il conseguente sconvolgimento della classifica, il Chievo scala alcune posizioni ritrovandosi al quarto posto, che consente alla formazione gialloblù di disputare il terzo turno preliminare della UEFA Champions League 2006-2007, dalla quale però viene subito eliminata. I clivensi vengono dunque ammessi in Coppa UEFA, dove escono al primo turno. Le eliminazioni e soprattutto l'avvio negativo nel campionato 2006-2007 convincono i dirigenti clivensi a sostituire Pillon con il rientrante Delneri, l'artefice del Miracolo Chievo. Il tentativo di risollevare le sorti della squadra è, però, vano, e il Chievo chiude in diciottesima posizione, retrocedendo in Serie B. Tornata in Serie A sotto la guida di Giuseppe Iachini nel 2008, con il bomber e bandiera gialloblù Sergio Pellissier ai primi posti della classifica dei marcatori, negli anni seguenti il Chievo ottiene vari piazzamenti di medio-bassa classifica sotto la guida di Domenico Di Carlo, Stefano Pioli, Eugenio Corini e Rolando Maran, arrivando nel 2010-2011, durante la gestione di Pioli, a occupare solitario la testa della classifica a pieni punti dopo le prime due giornate. Il 30 gennaio 2011, battendo per 3-0 il Brescia, i clivensi festeggiano la 100ª vittoria in Serie A.

Il 6 gennaio 2016 il Chievo disputa contro la Roma la sua partita numero 500 in Serie A, terminata poi 3-3. L'annata 2018-2019 (partita con una penalizzazione di tre punti in classifica), la diciassettesima in Serie A dei clivensi, si chiude con l'ultimo posto in classifica e la retrocessione in Serie B con cinque giornate d'anticipo, dopo undici stagioni consecutive nella massima serie. L'anno dopo la squadra, piazzatasi sesta in serie cadetta, viene eliminata nelle semifinali dei play-off. Anche nel 2020-2021 i clivensi, ottavi al termine della stagione regolare di Serie B, si fermano ai play-off, stavolta al turno preliminare, dopo i tempi supplementari. In entrambe le occasioni, la squadra che ha eliminato i veneti accederà alla Serie A.

Nell'agosto 2021 il Chievo viene escluso dai campionati professionistici per inadempienze tributarie; i ricorsi presentati d'urgenza vengono rigettati, sicché nella stagione 2021-2022 il club partecipa esclusivamente ai campionati giovanili provinciali. Fin da subito la proprietà clivense, nella persona del patron Campedelli, nega ogni addebito e disconosce le decisioni avverse, professandosi «vittima di una vera e propria discriminazione» rispetto a club più blasonati; viene quindi intrapresa una battaglia giuridica contro i vertici del calcio italiano, che nei successivi quindici mesi si risolve tuttavia in ventisette giudizi sfavorevoli alle istanze gialloblù, ultimo dei quali quello irrogato dal Consiglio di Stato il 10 novembre 2022.

Parallelamente alla battaglia legale, nel giugno 2022 Campedelli tenta altresì una fusione con il Sona, club militante in Serie D, al fine di riportare il nome "Chievo" nei campionati federali. Nel mentre tuttavia il tribunale di Verona dichiara il fallimento della società, pur disponendone la prosecuzione dell'attività grazie all'esercizio provvisorio per permettere la conservazione del titolo sportivo; ad agosto la curatela fallimentare blocca la fusione Chievo-Sona, rivendicando per sé l'esclusivo diritto a disporre dei beni sociali clivensi. Simile sorte ha un ulteriore tentativo d'analoga natura condotto nel giugno 2023, ancora da Campedelli, col Vigasio. Il Chievo rimane pertanto attivo nei soli campionati giovanili per la stagione 2022-2023. Nell'estate 2023 vengono indette due aste per la cessione del marchio e della matricola sportiva del club, la seconda delle quali con prezzo ribassato; entrambe vanno tuttavia deserte.

Il ChievoVerona è una società calcistica italiana con sede a Verona. Milita in Serie B, la seconda serie del campionato italiano di calcio.

Il club è stato fondato nel 1929 come Associazione Sportiva Chievo, e ha preso il nome dall'omonimo quartiere di Verona. Nei primi anni della sua storia, il Chievo ha militato nei campionati regionali e interregionali, ottenendo il primo successo nel 1964 con la vittoria del campionato di Serie D.

Nel 1975, il Chievo ha vinto il campionato di Serie C e ha ottenuto la promozione in Serie B. Dopo un periodo di alti e bassi, il club ha ottenuto la promozione in Serie A per la prima volta nel 2001. Il Chievo ha militato in Serie A per 11 stagioni consecutive, raggiungendo il miglior risultato nella stagione 2005-2006, quando si è classificato quinto e ha ottenuto la qualificazione alla Coppa UEFA.

Nel 2012, il Chievo è retrocesso in Serie B, ma ha ottenuto la promozione in Serie A la stagione successiva. Il club ha militato in Serie A per altre quattro stagioni, retrocedendo nuovamente in Serie B nel 2017.

Il Chievo ha vinto la Coppa Italia di Serie C nel 1989 e la Supercoppa di Serie C nel 1990.

I colori sociali del Chievo sono il giallo e il blu. Lo stadio di casa del club è lo Stadio Marcantonio Bentegodi, che condivide con l'Hellas Verona.