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Risultati

Incontri tra nazionali 03/24 20:00 - Ecuador v Italia W 0-2
Incontri tra nazionali 03/21 21:00 - Italia v Venezuela W 2-1
Qualificazioni Euro 2024 11/20 19:45 10 [3] Ucraina v Italia [2] D 0-0
Qualificazioni Euro 2024 11/17 19:45 9 [3] Italia v Macedonia del Nord [4] W 5-2
Qualificazioni Euro 2024 10/17 18:45 8 [1] Inghilterra v Italia [2] L 3-1
Qualificazioni Euro 2024 10/14 18:45 7 [3] Italia v Malta [5] W 4-0
Qualificazioni Euro 2024 09/12 18:45 6 [3] Italia v Ucraina [2] W 2-1
Qualificazioni Euro 2024 09/09 18:45 5 [4] Macedonia del Nord v Italia [3] D 1-1
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UEFA Nations League 06/15 18:45 2 Spagna v Italia L 2-1
Qualificazioni Euro 2024 03/26 18:45 2 [3] Malta v Italia [3] W 0-2
Qualificazioni Euro 2024 03/23 19:45 1 Italia v Inghilterra L 1-2

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 10 4 6
Wins 6 4 2
Draws 2 0 2
Losses 2 0 2
Goals for 21 13 8
Goals against 12 4 8
Clean sheets 3 1 2
Failed to score 1 0 1

La nazionale di calcio dell'Italia (ufficialmente Nazionale A) è la rappresentativa calcistica maschile dell'Italia. Posta sotto l'egida della Federazione Italiana Giuoco Calcio, rappresenta l'Italia nelle varie competizioni ufficiali e amichevoli riservate alle nazionali di calcio. I suoi componenti sono noti come azzurri per il colore delle divise.

È una delle nazionali di calcio più titolate del mondo: ha vinto quattro campionati mondiali (Italia 1934, Francia 1938, Spagna 1982 e Germania 2006, secondi al mondo dopo il Brasile e a pari merito con la Germania), due campionati europei (Italia 1968 ed Europa 2020) e un torneo olimpico (Berlino 1936, uno dei sette riservati alle nazionali maggiori e disputati dal 1908 al 1948). In bacheca annovera inoltre due Coppe Internazionali (1927-1930 e 1933-1935), competizione continentale riconosciuta quale ufficiosa antesignana del campionato europeo.

Avendo ottenuto come ulteriori piazzamenti due secondi posti (Messico 1970 e Stati Uniti 1994) e un terzo posto (Italia 1990) al mondiale, un secondo posto nella Coppa Internazionale (1931-1932), due secondi posti all'europeo (Belgio-Paesi Bassi 2000 e Polonia-Ucraina 2012), una medaglia di bronzo al torneo olimpico di Amsterdam 1928, un terzo posto alla FIFA Confederations Cup (2013), due terzi posti alla UEFA Nations League (2020-2021 e 2022-2023) e una partecipazione alla Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA (2022), l'Italia è l'unica nazionale medagliata in tutte le competizioni ufficiali organizzate da FIFA e UEFA per le nazionali maggiori.

È una delle due nazionali (l'altra è il Brasile) che si sono aggiudicate due titoli mondiali consecutivi, nelle edizioni del 1934 e del 1938; detiene, inoltre, due record mondiali per squadre nazionali: quello di imbattibilità assoluta, stabilito tra il 10 ottobre 2018 e il 6 ottobre 2021, con 37 partite consecutive senza sconfitte, e quello di inviolabilità della propria porta, non avendo subito reti per 1 168 minuti di gioco consecutivi, dal 14 ottobre 2020 al 26 giugno 2021.

Nella graduatoria FIFA, in vigore dall'agosto 1993, ha occupato il 1º posto più volte, nel novembre del 1993 e nel corso del 2007 (febbraio, aprile-giugno, settembre); il peggior piazzamento è stato invece il 21º posto dell'agosto 2018. Ad aprile 2024 occupa il 9º posto.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della nazionale di calcio dell'Italia e Cronistoria della nazionale di calcio dell'Italia.
L'esordio assoluto della nazionale italiana nel 1910, in maglia bianca; si noti la non uniformità nel colore dei pantaloncini, cosa non richiesta dai regolamenti dell'epoca.

Le vicende più importanti della nazionale di calcio italiana sono legate alla cosiddetta nazionale «A» che, almeno fino alla differenziazione delle varie categorie, era la nazionale unica, che assumeva poi varie fisionomie a seconda del torneo al quale essa partecipava. Se era normale che nel corso dei tornei maggiori quali Coppa Internazionale o campionato del mondo venisse schierata la formazione più competitiva possibile, nel corso del torneo olimpico si dava spazio a professionisti di seconda fascia, in genere giovani universitari, come coloro che vinsero la medaglia d'oro nell'edizione di Berlino 1936. Proprio il periodo interbellico fu il più florido per la nazionale azzurra che, sotto la guida di Vittorio Pozzo, oltre all'oro olimpico fece suoi in sequenza anche i mondiali di Italia 1934 e Francia 1938.

Nel secondo dopoguerra vennero via via inserite categorizzazioni più precise, soprattutto per introdurre criteri di convocazione oggettivi e uguali per tutti, sia per via della progressiva istituzione di tornei giovanili sia per dare un quadro di riferimento chiaro al torneo olimpico di calcio: il regolamento del CIO prevedeva infatti che la partecipazione fosse riservata solo ad atleti il cui status era formalmente di dilettante. Questo, però, faceva sì che molte federazioni che ammettevano il professionismo fossero costrette a mandare i loro giocatori di seconda, se non terza fascia (secondo una formula empirica di compromesso via via variata nel tempo, i professionisti meno in vista e meno pagati e, successivamente, quelli che non avessero mai partecipato alle fasi finali di un campionato continentale o di quello mondiale), mentre federazioni i cui atleti avevano lo status di dilettante, come l'Unione Sovietica e in generale tutte quelle del blocco dell'Est europeo, potevano mandare in pratica la propria nazionale maggiore.

Non a caso per lungo tempo, nel secondo dopoguerra, il torneo olimpico di calcio fu appannaggio di nazionali come la succitata sovietica, la Cecoslovacchia, la Germania Est e l'Ungheria. Ciò perdurò fino all'edizione di Seul 1988, quando fu deciso che le rappresentative olimpiche fossero, per tutti i partecipanti, le rispettive nazionali Under-21 (o Under-23), con al massimo tre calciatori fuoriquota.

La prima importante vittoria italiana, nel campionato del mondo 1934.

Seguì un periodo di calo, complice la seconda guerra mondiale e la tragedia di Superga del 1949. Infatti, l'Italia non ebbe successo al mondiale del 1950 né a quello del 1954 e, addirittura, non si qualificò a quello del 1958: di conseguenza, rinunciò a prendere parte al primo campionato europeo, la cui fase finale si svolse nel 1960. Al mondiale del 1962 uscì al primo turno in una spedizione mal gestita, mentre a quello del 1966 andò peggio, perché fu eliminata dai semiprofessionisti della Corea del Nord.

La rinascita avvenne con la vittoria del campionato d'Europa 1968, che vide l'Italia di Ferruccio Valcareggi, padrona di casa, superare in finale la Jugoslavia. Due anni dopo, al mondiale di Messico 1970, gli Azzurri avrebbero dato vita alla famosa semifinale contro la Germania Ovest, ricordata come la partita del secolo, vinta per 4-3 ai tempi supplementari; in finale sarebbero stati poi sconfitti dal Brasile di Pelé per 4-1. Dopo il negativo campionato del mondo 1974 in Germania Ovest, dove l'Italia fu esclusa al primo turno, il profondo ricambio generazionale nel frattempo portato avanti da Enzo Bearzot permise alla squadra di ben figurare al mondiale di Argentina 1978, dove espresse un bel gioco che le valse il quarto posto.

Il trionfo azzurro al campionato d'Europa 1968.

Simile piazzamento venne replicato al campionato d'Europa 1980 giocato in Italia, stavolta accolto come insoddisfacente alla luce delle aspettative della vigilia. Questo ciclo culminò nel mondiale di Spagna 1982, dove, pur a fronte di un certo scetticismo della vigilia, accentuato dall'incerto avvio sul campo, gli Azzurri uscirono alla distanza, battendo in sequenza nella seconda fase dapprima i campioni uscenti dell'Argentina, poi il favorito Brasile e, in semifinale, la sorprendente Polonia. Nella finale di Madrid sconfissero infine i campioni d'Europa in carica della Germania Ovest per 3-1, divenendo per la terza volta campioni del mondo.

Dopo la mancata qualificazione all'europeo di Francia 1984, il mondiale di Messico 1986 segnò l'addio di Bearzot. Gli Azzurri passarono nelle mani di Azeglio Vicini, il quale rinnovò a sua volta il gruppo in vista del campionato d'Europa 1988 in Germania Ovest, dove raggiunsero la semifinale poi persa contro l'Unione Sovietica. Una bella nazionale si presentò al campionato del mondo 1990 casalingo, ma in semifinale, dopo i tiri di rigore, ebbe la meglio l'Argentina; nella finale per il terzo posto gli Azzurri sconfissero poi l'Inghilterra.

L'Italia fallì la qualificazione al campionato d'Europa 1992 in Svezia, sicché Vicini fu esonerato a eliminatorie in corso e sostituito da Arrigo Sacchi, il quale qualificò la nazionale per il mondiale di Stati Uniti 1994. Nel novembre 1993, grazie all'ottimo girone di qualificazione disputato, l'Italia salì al primo posto della classifica FIFA (istituita nell'agosto di quell'anno), posizione che mantenne per un mese. Al campionato del mondo 1994 gli Azzurri inizialmente stentarono, superando la fase a gironi solo tramite ripescaggio delle migliori terze, ma poi riuscirono a proseguire il cammino sino alla finale, trascinati nella fase a eliminazione diretta dai gol di Roberto Baggio. Nella finale di Pasadena gli Azzurri pareggiarono senza reti contro il Brasile, ma persero nuovamente ai rigori, nella prima finale di un mondiale decisa dai tiri dal dischetto. L'avventura al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra finì già al primo turno e contestualmente quella di Sacchi, a cui succedette Cesare Maldini. Al mondiale di Francia 1998, a cui la nazionale italiana si qualificò superando la Russia ai play-off, il cammino si interruppe ai quarti di finale contro i padroni di casa, ancora una volta ai rigori.

L'Italia campione del mondo per la terza volta nella storia a Spagna 1982.

L'occasione per una rivincita arrivò due anni dopo, al campionato d'Europa 2000, dove gli Azzurri giunsero in finale, proprio contro la Francia. In vantaggio fino al 90', la squadra di Dino Zoff pareva in procinto di condurre in porto il successo, ma i francesi pareggiarono all'ultimo istante dei tempi regolamentari: demoralizzati dalla rete subita in extremis, gli Azzurri furono sconfitti ai supplementari dalla regola del golden goal. A seguito di alcuni sprezzanti giudizi espressi dal presidente del Consiglio dei ministri italiano Silvio Berlusconi, sentendosi leso nella sua dignità, per protesta Zoff si dimise all'indomani della finale, lasciando il posto a Giovanni Trapattoni. Peggio andò il mondiale di Corea del Sud-Giappone 2002: la squadra alla vigilia era tra le favorite, ma, dopo aver passato a fatica il primo turno, esprimendo un gioco difensivista e rinunciatario, fu clamorosamente eliminata ancora al golden goal negli ottavi dai padroni di casa della Corea del Sud (1-2), in una partita segnata da pesanti contestazioni relative alle decisioni dell'arbitro, l'ecuadoriano Byron Moreno; fu il risultato peggiore dal 1986. Al campionato d'Europa 2004, similmente deludente, l'Italia uscì dal torneo al primo turno.

Al campionato del mondo 2006 l'Italia di Marcello Lippi fu grande protagonista. Dopo essere giunta prima nel suo girone davanti al Ghana, nella fase a eliminazione diretta batté in sequenza l'Australia, l'Ucraina e, ai tempi supplementari, la Germania padrona di casa. In finale trovò nuovamente la Francia, superandola ai rigori: fu il penalty di Fabio Grosso a incoronare gli Azzurri campioni del mondo per la quarta volta. Lippi lasciò dopo il successo e venne sostituito da Roberto Donadoni, che guidò la nazionale all'europeo di Austria-Svizzera 2008, dove l'Italia si spinse fino ai quarti di finale, venendo poi estromessa dal dischetto per mano della Spagna, futura vincitrice del torneo.

La festa azzurra per la vittoria del quarto mondiale a Germania 2006.

La vittoria mondiale del 2006 aveva permesso agli Azzurri, nel frattempo tornati sotto la guida di Lippi, di accedere per la prima volta alla Confederations Cup, prendendo parte all'edizione 2009 in Sudafrica, occasione in cui però l'Italia deluse, venendo eliminata al primo turno. Al mondiale di Sudafrica 2010 la squadra azzurra, guidata sempre da Lippi, deluse ancor di più, chiudendo all'ultimo posto il proprio girone eliminatorio: gli Azzurri furono estromessi al primo turno del mondiale, fatto che non accadeva da trentasei anni, e, per la prima volta in diciassette partecipazioni, senza vincere alcuna partita.

Nell'estate 2010 l'Italia passò sotto la guida di Cesare Prandelli. Durante le qualificazioni al campionato d'Europa 2012 la nazionale, a seguito della vittoria contro la Slovenia del 6 settembre 2011 (1-0), ottenne il record di precocità per quanto riguarda l'accesso alla competizione continentale, conseguita con due turni di anticipo. Nella fase conclusiva dell'Europeo l'Italia riuscì ad arrivare fino alla finale, dove subì, tuttavia, un pesante 0-4 dalla Spagna.

Il secondo posto maturato nella rassegna continentale permise agli Azzurri di partecipare l'anno seguente alla Confederations Cup, con un esito molto migliore rispetto all'edizione precedente: sconfitti in semifinale, ai rigori, ancora dalla Spagna, gli italiani si rifecero nella finale per il terzo posto, conquistando la medaglia di bronzo battendo, nuovamente dal dischetto, l'Uruguay. Nonostante tali positivi piazzamenti, la gestione Prandelli si concluse negativamente al mondiale di Brasile 2014, in cui la nazionale venne di nuovo eliminata alla fase a gironi; per la terza volta nella propria storia gli Azzurri vennero estromessi al primo turno da due edizioni consecutive della rassegna iridata.

La nazionale italiana vincitrice del secondo titolo continentale nell'edizione di Europa 2020.

Prandelli fu sostituito in panchina da Antonio Conte, il quale rivitalizzò temporaneamente una nazionale in fase calante, lasciandola al termine del campionato d'Europa 2016 dopo un'eliminazione ai quarti di finale contro la Germania campione del mondo in carica, maturata solo ai rigori. Fallimentare si rivelò, invece, la successiva gestione di Gian Piero Ventura, con l'Italia che per la seconda volta nella sua storia mancò la qualificazione al mondiale (dopo una striscia di quattordici partecipazioni consecutive alle fasi finali), causa l'eliminazione allo spareggio per l'accesso a Russia 2018 per mano della Svezia.

A risollevare le sorti di una nazionale al suo punto più basso da sessant'anni a quella parte, venne chiamato Roberto Mancini, il quale guidò gli azzurri al debutto nella neonata UEFA Nations League e in seguito ottenne, con il record di tre giornate di anticipo e un percorso netto di dieci vittorie su dieci incontri, la qualificazione alla fase finale del campionato d'Europa 2020. Un anno più tardi l'Italia conseguì anche l'accesso alla final four di UEFA Nations League 2020-2021, per poi prolungare la striscia di imbattibilità anche al campionato europeo, dove la squadra azzurra raggiunse, per la seconda volta in tre edizioni, la finale di Wembley, vinta ai tiri di rigore contro l'Inghilterra: per gli italiani fu il secondo titolo europeo, a cinquantatré anni di distanza dal precedente. Nel settembre seguente gli italiani prolungarono la striscia di imbattibilità a 37 partite (record mondiale assoluto) e un mese dopo chiusero al terzo posto l'edizione casalinga della UEFA Nations League, ma, per la seconda volta consecutiva, fallirono l'approdo alla fase finale del campionato del mondo, venendo sconfitti dalla Macedonia del Nord ai play-off. Conseguita la qualificazione alla final four della UEFA Nations League 2022-2023, gli azzurri chiusero al terzo posto la rassegna per la seconda volta consecutiva. Fu questa l'ultima competizione sotto la guida di Mancini, dimessosi nell'agosto 2023 e sostituito da Luciano Spalletti, il quale condusse la squadra alla qualificazione al campionato d'Europa 2024.

L'Italia è una delle nazionali di calcio più titolate al mondo, avendo vinto quattro Coppe del Mondo FIFA (1934, 1938, 1982 e 2006), due Campionati Europei UEFA (1968 e 2020) e una Coppa Internazionale (1927-1930).

La nazionale italiana è soprannominata "Gli Azzurri" per il colore delle loro maglie, che sono blu scuro. La squadra gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Olimpico di Roma.

L'Italia è nota per il suo stile di gioco difensivo e per la sua capacità di vincere partite importanti. La squadra ha una lunga storia di successi, avendo vinto numerosi trofei internazionali.

Alcuni dei giocatori più famosi dell'Italia includono Gianluigi Buffon, Fabio Cannavaro, Paolo Maldini, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero e Francesco Totti.

L'Italia è una delle nazionali di calcio più seguite al mondo, e i suoi tifosi sono noti per la loro passione e il loro entusiasmo. La squadra italiana è sempre una delle favorite per vincere i principali tornei internazionali.