Diario Live

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UEFA Nations League A 09/06 18:45 1 Francia vs Italia - View
UEFA Nations League A 09/09 18:45 2 Francia vs Belgio - View
UEFA Nations League A 10/10 18:45 3 Israele vs Francia - View

Risultati

Incontri tra nazionali 03/26 20:00 - Francia v Cile W 3-2
Incontri tra nazionali 03/23 20:00 - Francia v Germania L 0-2
Qualificazioni Euro 2024 11/21 19:45 10 [3] Grecia v Francia [1] D 2-2
Qualificazioni Euro 2024 11/18 19:45 9 [1] Francia v Gibilterra [5] W 14-0
Incontri tra nazionali 10/17 19:00 - Francia v Scozia W 4-1
Qualificazioni Euro 2024 10/13 18:45 7 [2] Paesi Bassi v Francia [1] W 1-2
Incontri tra nazionali 09/12 19:00 - Germania v Francia L 2-1
Qualificazioni Euro 2024 09/07 18:45 5 [1] Francia v Irlanda [3] W 2-0
Qualificazioni Euro 2024 06/19 18:45 4 [1] Francia v Grecia [2] W 1-0
Qualificazioni Euro 2024 06/16 18:45 3 [5] Gibilterra v Francia [1] W 0-3
Qualificazioni Euro 2024 03/27 18:45 2 [3] Irlanda v Francia [1] W 0-1
Qualificazioni Euro 2024 03/24 19:45 1 Francia v Paesi Bassi W 4-0

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 10 6 4
Wins 7 5 2
Draws 1 0 1
Losses 2 1 1
Goals for 32 24 8
Goals against 10 5 5
Clean sheets 4 3 1
Failed to score 1 1 0

La nazionale di calcio della Francia (fr. équipe de France de football) è la rappresentativa calcistica della Francia ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica francese.

È una delle nazionali più titolate al mondo: ha vinto due campionati del mondo (Francia 1998 e Russia 2018), due campionati d'Europa (Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000), due Confederations Cup (Corea del Sud-Giappone 2001 e Francia 2003), la Coppa Artemio Franchi 1985 e una UEFA Nations League (2020-2021).

Il periodo di maggior successo della Francia è databile tra la fine degli anni 1990 e l'inizio degli anni 2000, quando ha vinto in sequenza il campionato del mondo (1998), il campionato d'Europa (2000) e due Confederations Cup (2001 e 2003). Tra gli altri piazzamenti di rilievo la Francia vanta due secondi posti e due terzi posti al campionato del mondo e un secondo posto al campionato europeo, dove ha inoltre raggiunto le semifinali in due occasioni. Al torneo olimpico il miglior risultato è il quarto posto ad Anversa 1920.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Francia ha occupato il 1º posto più volte, dal maggio 2001 al maggio 2002 e dall'agosto al settembre 2018, mentre il peggiore posizionamento è il 26º posto del settembre 2010. Occupa attualmente il 2º posto della graduatoria.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della nazionale di calcio della Francia.

Il primo cinquantennio

Francia-Svizzera del 1905, giocata a Parigi, prima partita assoluta della Nazionale elvetica

Fino agli anni 1950 la nazionale francese non ottenne risultati notevoli. La prima partita dei bleus risale al 1904 contro il Belgio e terminò 3-3. La Francia partecipò a tutte e tre le edizioni della Coppa del mondo svoltesi nel periodo interbellico: al campionato del mondo 1930, in cui non superò il primo turno, Lucien Laurent segnò il primo gol nella storia dei mondiali, nella partita vinta per 4-1 contro il Messico; al campionato del mondo 1934 la nazionale francese fu eliminata ancora al primo turno, con il punteggio di 3-2 ai supplementari, contro l'Austria del Wunderteam; infine al campionato del mondo 1938 giocato in casa riuscì a spingersi fino ai quarti di finale, dove venne eliminata col punteggio di 3-1 dall'Italia di Vittorio Pozzo, campione in carica e di lì a breve nuovamente iridata.

Nelle eliminatorie del campionato del mondo 1950 la Francia venne sconfitta dalla Jugoslavia. Successivamente ripescata per la fase finale in Brasile a seguito del forfait di altre nazionali, venne sorteggiata nel girone D con Uruguay e Bolivia; tuttavia si ritirò in segno di protesta contro l'organizzazione, in merito a un calendario che prevedeva due partite in località distanti circa 3 500 chilometri. Tornò a qualificarsi per il campionato del mondo 1954 in Svizzera, dove, pur inserita nel lotto delle teste di serie, venne eliminata al primo turno.

Da Fontaine a Platini

Il campionato del mondo 1958 fu il primo in cui la Francia raggiunse un traguardo di rilievo: i bleus furono sconfitti soltanto in semifinale dal Brasile, per poi chiudere sul podio, sconfiggendo la Germania per 6-3 nella finale per il terzo posto. L'attaccante Just Fontaine in 6 partite realizzò ben 13 gol, cifra che rappresenta ancora oggi un primato per la fase finale di un mondiale. In quel periodo l'ossatura della squadra era composta in gran parte da giocatori o ex giocatori del forte Stade de Reims come Raymond Kopa, Robert Jonquet, Roger Marche e Just Fontaine, cui si aggiungeva Roger Piantoni.

Just Fontaine, 13 gol con i bleus al campionato del mondo 1958, primato ineguagliato

Al campionato d'Europa 1960, prima edizione della manifestazione continentale, la Francia giunse tra le prime quattro, ma, priva di Fontaine, autore di cinque reti tra ottavi e quarti che si erano svolti in partite di andata e ritorno, perse la semifinale contro la Jugoslavia per 5-4. Nella finale per il terzo posto la squadra francese fu superata dalla Cecoslovacchia per 2-0.

Dopo questo risultato, cominciò un lungo periodo buio per l'équipe de France, che collezionò mancate qualificazioni alle fasi finali dei campionati del mondo e campionati europei, con l'unica eccezione del campionato del mondo 1966 in Inghilterra, che la vide presente alla fase finale, ma eliminata al primo turno.

A partire dalla seconda metà degli anni settanta, la nazionale visse una fase di progressiva ripresa, culminata con la qualificazione al campionato del mondo 1978, dove la selezione francese, tuttavia, venne eliminata al primo turno.

Michel Platini, protagonista del primo trionfo della Francia al campionato d'Europa 1984, fu anche CT della nazionale francese dal 1988 al 1992

Negli anni 1980 vi furono notevoli progressi, grazie a giocatori come Michel Platini, Dominique Rocheteau, Marius Trésor, Alain Giresse e Luis Miguel Fernández. I bleus si piazzarono quarti al mondiale di Spagna 1982 con il CT Michel Hidalgo e terzi a quello di Messico 1986 sotto Henri Michel, venendo sconfitti in entrambe le occasioni in semifinale dalla Germania Ovest. Nel frattempo la Francia del CT Hidalgo vinse il suo primo titolo europeo nell'edizione casalinga di Francia 1984 (battuta in finale la Spagna per 2-0) e la Coppa Artemio Franchi nel 1985 contro la selezione dell'Uruguay, campione sudamericano in carica.

Crisi e generazione d'oro

Il mondiale messicano del 1986 segnò la fine di una generazione di talenti che molti osservatori ritenevano irripetibile. Dopo quella edizione della coppa del mondo lasciarono la nazionale Dominique Rocheteau, Maxime Bossis e Alain Giresse e, un anno più tardi, quando già erano iniziate - male - le qualificazioni all'europeo del 1988, anche Platini.

La fine del precedente ciclo fu troppo brusca e per la selezione francese si aprì una fase buia. Fallita malamente la qualificazione al campionato d'Europa 1988, la nazionale fu affidata con grandi aspettative al commissario tecnico Platini, all'esordio nelle vesti di allenatore, ma non riuscì a ottenere la qualificazione al campionato del mondo 1990 e, nonostante un'autorevole qualificazione al campionato d'Europa 1992 (con 19 risultati utili consecutivi ottenuti tra l'aprile del 1989 e il novembre 1991), uscì al primo turno della rassegna svoltasi in Svezia, risultato che spinse Platini a dimettersi. La crisi proseguì con la mancata qualificazione al campionato del mondo 1994, sfumata clamorosamente a causa di una sconfitta interna contro la Bulgaria, maturata al Parco dei Principi all'ultimo minuto di gioco dell'ultima giornata delle eliminatorie.

Didier Deschamps, capitano dei bleus artefici del double mondiale-europeo a Francia 1998 e Belgio-Paesi Bassi 2000, e commissario tecnico della seconda vittoria mondiale al Russia 2018 e del successo in UEFA Nations League 2020-2021

La rinascita della Francia ebbe come artefice il nuovo c.t. Aimé Jacquet, assunto inizialmente in maniera provvisoria, poi in modo definitivo dopo una striscia di 30 partite senza sconfitte. Sfidando l'opposizione dell'estrema destra e la costante ascesa di Jean-Marie Le Pen, egli mise in piedi una Francia multietnica, con giocatori nati lontano dai confini transalpini o comunque discendenti da altri popoli, e accantonò alcune storiche "bandiere" del passato per far spazio a un nuovo gruppo di giocatori. Tra questi spiccava il nome di Zinédine Zidane, talentuoso centrocampista di origini algerine, su cui Jacquet modellò la sua Francia. Al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, i bleus raggiunsero le semifinali, dove furono sconfitti ai tiri di rigore dalla Rep. Ceca; per i francesi fu il miglior risultato in un grande torneo dal 1986. Fu l'inizio della cosiddetta generazione d'oro del calcio francese, che di lì in pochi anni fu artefice di grandi affermazioni internazionali in virtù dell'apporto di grandi campioni. La nazionale di Jacquet si presentò al campionato del mondo 1998 da padrona di casa e quindi qualificata di diritto. Dopo aver brillantemente superato la prima fase, la Francia, capitanata da Didier Deschamps sospinta da Zinédine Zidane, approdò per la prima volta alla finale di un mondiale e allo Stade de France si laureò campione del mondo battendo per 3-0 il Brasile campione del mondo uscente.

Zinédine Zidane, stella della Francia vincitrice del mondiale 1998 e dell'europeo 2000 e finalista al campionato del mondo 2006

Dopo il trionfo mondiale e le dimissioni di Jacquet, i bleus, guidati da Roger Lemerre, vinsero anche il campionato d'Europa 2000, dove, trascinati ancora da Zidane, ebbero la meglio sull'Italia nella finale di Rotterdam, pervenendo al pareggio a pochi istanti dalla fine del match e imponendosi per 2-1 con un golden goal di David Trezeguet; in tal modo la Francia realizzò un double mondiale-europeo riuscito prima solo alla Germania Ovest negli anni 1970, sebbene a parti invertite (prima la vittoria al campionato d'Europa 1972 e poi quella al campionato del mondo 1974), e in futuro alla Spagna.

La striscia di successi proseguì con la vittoria della FIFA Confederations Cup 2001 (primo alloro francese nella competizione), ma l'anno seguente arrivò la disfatta al campionato del mondo 2002, da cui i transalpini furono eliminati già al primo turno, contro ogni pronostico, senza segnare un gol e con Zidane a mezzo servizio, recuperato solo per l'ultima delle tre partite disputate nel torneo. Licenziato Lemerre dopo il fiasco mondiale, la Federazione francese affidò la panchina a Jacques Santini, che guidò i bleus alla conquista della FIFA Confederations Cup 2003, disputata in casa, ma al campionato d'Europa 2004 la squadra uscì ai quarti di finale contro la Grecia poi campione d'Europa.

Dopo il doppio fallimento mondiale e continentale, la Francia del nuovo CT Raymond Domenech, già tecnico dell'Under-21 francese, vincendo l'iniziale scetticismo e voci su uno spogliatoio diviso, si qualificò al campionato del mondo 2006 e raggiunse la finale del torneo, dove la Francia pareggiò per 1-1 contro l'Italia e, dopo l'espulsione di Zidane, fu battuta ai tiri di rigore; nel mondiale tedesco Lilian Thuram stabilì il primato di presenze con i bleus.

Un difficile rinnovamento e il ritorno in auge

Malgrado il fallimento al campionato d'Europa 2008, con la Francia eliminata già dopo la fase a gironi, Domenech rimase in sella anche per il campionato del mondo 2010, al quale i bleus si qualificarono grazie a un gol palesemente irregolare, propiziato da un doppio controllo di mano di Thierry Henry nello spareggio contro l'Irlanda. Nella rassegna sudafricana la nazionale francese, dilaniata da dissidi interni, uscì clamorosamente al primo turno, senza vincere una partita.

La successiva gestione di Laurent Blanc rinnovò l'organico e rivitalizzò la squadra, portandola ai quarti di finale del campionato d'Europa 2012 e gettando le basi per i progressi compiuti con il CT Didier Deschamps, che subentrò a Blanc nel 2012 e condusse i suoi ai quarti di finale del campionato del mondo 2014 e alla finale del campionato d'Europa 2016, disputato in casa e perso nell'atto conclusivo contro il Portogallo, con Antoine Griezmann capocannoniere ed eletto migliore giocatore della rassegna continentale.

L'undici francese che sconfisse la Croazia nella finale di Russia 2018, vincendo il suo secondo titolo mondiale.

La Francia di Deschamps vinse poi il campionato del mondo 2018, battendo per 4-2 in finale la Croazia: i bleus, guidati dalla stella Kylian Mbappé, si laurearono campioni del mondo per la seconda volta nella storia. Dopo il mondiale vinto in Russia, la Francia fu impegnata nella Lega A di UEFA Nations League 2018-2019, dove mancò la qualificazione alla final four del torneo e, di seguito, nel campionato d'Europa 2020, posticipato al 2021 a causa della pandemia di COVID-19: qui i bleus delusero, uscendo già agli ottavi di finale. In ottobre, invece, la Francia si aggiudicò in Italia la seconda edizione della UEFA Nations League 2020-2021, battendo in finale la Spagna (2-1). Dopo aver chiuso la UEFA Nations League 2022-2023 al terzo posto nel proprio girone di Lega A, fallendo l'accesso alla final four e rischiando la retrocessione in Lega B, la Francia si confermò nazionale di vertice raggiungendo la finale del campionato del mondo 2022, dove, malgrado la tripletta di Mbappé, fu sconfitta ai tiri di rigore dall'Argentina.

Il 18 novembre 2023 a Nizza, durante le qualificazioni al campionato d'Europa 2024, la nazionale francese batte per 14-0 quella gibilterriana, conseguendo la vittoria con maggior scarto della propria storia.

La Francia, nota anche come Francia, è una nazionale di calcio maschile che rappresenta la Francia nelle competizioni internazionali di calcio maschili, come il Campionato del Mondo FIFA e il Campionato Europeo UEFA. La squadra è controllata dalla Federazione calcistica francese (FFF).

La Francia è una delle nazionali più titolate al mondo, avendo vinto due volte la Coppa del Mondo FIFA (1998, 2018) e due volte il Campionato Europeo UEFA (1984, 2000). La squadra è stata anche seconda alla Coppa del Mondo FIFA per tre volte (1930, 1938, 2006) e seconda al Campionato Europeo UEFA per una volta (2016).

La Francia è nota per il suo stile di gioco offensivo e per i suoi giocatori di talento, tra cui Michel Platini, Zinédine Zidane, Thierry Henry e Kylian Mbappé. La squadra gioca le sue partite casalinghe allo Stade de France di Parigi.

La Francia è membro della FIFA e dell'UEFA.