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Risultati

Italia - Serie D 03/28 13:30 29 Sambenedettese v Chieti D 1-1
Italia - Serie D 03/24 13:30 28 FC Matese v Sambenedettese D 0-0
Italia - Serie D 03/17 13:30 27 Sambenedettese v San Nicolò Notaresco L 0-2
Italia - Serie D 03/10 13:30 26 Termoli v Sambenedettese W 1-2
Italia - Serie D 03/10 13:30 27 Sambenedettese v San Nicolò - PPT.
Italia - Serie D 03/03 14:00 25 Sambenedettese v Real Monterotondo D 1-1
Italia - Serie D 03/03 13:30 26 Termoli v Sambenedettese - PPT.
Italia - Serie D 02/25 13:30 24 United Riccione v Sambenedettese W 2-3
Italia - Serie D 02/25 13:30 25 Sambenedettese v Real Monterotondo - PPT.
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Italia - Serie D 02/18 13:30 24 United Riccione v Sambenedettese - PPT.
Italia - Serie D 02/11 13:30 23 FC Forsempronese v Sambenedettese - PPT.

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 36 17 19
Wins 17 10 7
Draws 14 4 10
Losses 5 3 2
Goals for 59 33 26
Goals against 37 16 21
Clean sheets 13 7 6
Failed to score 6 2 4

Wikipedia - U.S. Sambenedettese

L'U.S. Sambenedettese S.s.d. a r.l., meglio nota come Sambenedettese, è una società calcistica italiana con sede nel comune di San Benedetto del Tronto. Milita nel campionato di Serie D, la quarta divisione del campionato italiano e disputa le gare interne allo Stadio Comunale "Riviera Delle Palme"

Fondata il 4 aprile 1923 in seguito alla fusione di 3 squadre locali (Fortitudo, Serenissima, Forza e Coraggio), vanta 67 campionati nell'area del professionismo, di cui 21 partecipazioni al campionato di Serie B; ha trascorso buona parte della propria storia in Serie C e Serie C1. I periodi più vittoriosi della Sambenedettese sono ascrivibili alle presidenze di Domenico Roncarolo, che guidò la società dal 1948 al 1966, e Ferruccio Zoboletti alla guida della società dal 1981 al 1990. Il suo palmarès annovera, a livello nazionale, tre campionati di terza serie (1955-1956, 1973-1974 e 1980-1981) e una Coppa Italia Serie C (1991-1992).

La squadra marchigiana si colloca al 46º posto nella classifica perpetua della Serie B e al 59º posto nella graduatoria della tradizione sportiva italiana secondo i criteri della FIGC.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'U.S. Sambenedettese.

Dagli esordi agli anni quaranta

La Sambenedettese calcio nacque il 4 aprile 1923 presso Villa Cerulli, in Via Ugo Bassi a San Benedetto del Tronto. Qui il gioco del calcio viene praticato già da molto tempo (dal 1907) grazie all'attività di squadre locali. A San Benedetto il dott. Italo Foschi, nativo di Corropoli e futuro presidente della Roma, contribuisce, per mezzo del cugino Silvio, alla fondazione della squadra cittadina: la US Sambenedettese, creata a seguito della fusione delle 3 compagini pre-esistenti. Per la nuova squadra si scelgono i colori sociali bianco-verde; non partecipa a nessun campionato F.I.G.C. non disponendo di un campo di gioco; nel 1926 viene inaugurato il campo di piazza San Giovanni Battista, detto "la trappoletta", e la Samb si iscrive al campionato di Terza Divisione Marche. Il presidente è Ludovico Giovannetti; dopo pochi mesi c'è una scissione per liti interne e alcuni calciatori si trasferiscono a un'altra società, il Torrione. Nel 1928 compaiono i colori attuali, rosso e blu, che sono anche i colori dello stemma cittadino; tra i calciatori spicca il bomber Tommaso Marchegiani, detto Massì e il portiere Pietro Cosignani. Tre anni dopo viene inaugurato il campo polisportivo “Littorio”, che nel 1944 viene intitolato a "Massì" Marchegiani, morto in un bombardamento durante la guerra, e infine nel 1949 ai fratelli Aldo Ballarin e Dino Ballarin, calciatori del Grande Torino, vittime della Tragedia di Superga. Nella stagione 1946-1947 la Samb sfiora le fasi finali per andare in Serie B, ma perde il proprio girone finendo a un solo punto dalla Maceratese, e l'attaccante Luigi Traini (I) finisce per mettere a segno in quella stagione la bellezza di 32 goal, un record per le 24 gare disputate: il suo apporto mancherà solo in due partite delle 26 effettive del torneo.

Gli anni cinquanta e sessanta

La formazione della Samb vincitrice del campionato di Serie C 1955-1956.

Il campionato di Serie C a girone unico 1955-1956 vede la promozione in Serie B della Samb, che totalizza 44 punti a pari merito col Venezia; la Samb mantiene il campo imbattuto, e con 61 reti segnate risulterà anche il miglior attacco del torneo. Il presidente è Domenico Roncarolo (sua l'idea di chiedere aiuto finanziario ai pescatori locali), l'allenatore Bruno Biagini, il capitano Alberto Astraceli. Nei sette campionati cadetti del primo ciclo (1956/1963) la Sambenedettese affronta squadre blasonate come Torino, Napoli, Lazio, Bari, Alessandria, Triestina, Genoa e Palermo. Dopo i successi conquistati sul campo, e le poche rivali nelle altre regioni in riva all’Adriatico e dell'Italia centrale, una piccola cittadina di appena 25 000 abitanti, che la vedeva affrontare squadre di calcio di città molto più grandi, fu denominata la Regina calcistica delle Marche. Dal 1963 e per un decennio la Sambenedettese milita ininterrottamente in Serie C nei gironi B e C, e in questi anni è rimasta sempre nelle prime posizioni tendendo a risalire in Serie B, dove per tanti anni aveva difeso i colori sociali gareggiando nelle principali città, unica rappresentante nell'Italia centrale. Nel 1965, nel corso di un derby con l'Ascoli, l'attaccante della Samb Alfiero Caposciutti è protagonista di un involontario scontro di gioco che costa la vita al portiere dell'Ascoli Roberto Strulli.

Gli anni settanta

Nel 1974 la Sambenedettese che stravince il campionato è allenata da Marino Bergamasco, per anni l’ombra di Nereo Rocco al Milan e al Torino. Il tecnico triestino, così come Eliani, guida per sei campionati, in anni diversi, la Sambenedettese. Gioca con un libero fisso (Anzuini), un centrocampo stile Olanda formato da Castronaro, Valà e Simonato. Le ali sono Ripa e Basilico e il centravanti è Francesco Chimenti, sarà lui il capocannoniere della squadra con 20 dei 49 gol realizzati per un totale di 54 punti. Nel 1975-1976 si ripete dopo 14 anni la sfida di Coppa Italia con la Juventus: i campioni d'Italia uscenti sono fermati in casa 2-2..

La Sambendettese nella stagione di Serie B 1979-1980.

Termina la prima era di Marino Bergamasco sulla panchina della Samb. Approda Eugenio Fantini ma non ha fortuna e viene esonerato subito dopo. È il turno del duo Tribuiani-Traini. In questa formazione giocano Sandro Vanello, Franco Colomba e Otello Catania che hanno giocato in Serie A con Inter, Palermo, Bologna, Cesena e Genoa. Dei giovani spicca Arcadio Spinozzi che va al Verona in Serie A insieme al portiere Pippo Pozzani. La Samb ottiene la salvezza nella gara in terna con il Como e può festeggiare in anticipo. Nel campionato 1977-1978 torna sulla panchina rossoblù Bergamasco. In questa squadra è ancora il bomber Chimenti il mattatore con dieci gol. In evidenza si pone un giovanissimo Francesco Guidolin che colleziona 35 presenze. La Samb in quella stagione sfiora la promozione in Serie A.

Gli anni ottanta e novanta

Durante il campionato 1980-1981 il presidente Arduino Caioni passa il testimone a Ferruccio Zoboletti, reggiano di nascita ma sambenedettese d'adozione. L'allenatore è l'emergente Nedo Sonetti che conquista l'immediata promozione in Serie B: tra i protagonisti, il giovane portiere Walter Zenga in prestito dall'Inter e Luigi Cagni. Nel 1983-1984 Nedo Sonetti abbandona la Samb che è allenata da Roberto Clagluna: da segnalare la vittoria per 2-0 in Coppa Italia contro l'Inter, con due reti di Paolo Alberto Faccini. Nel 1988-1989 lascia dopo 4 giornate a Enzo Riccomini, che non riesce a evitare la retrocessione in Serie C1: in rosa ci sono Luca Marcato, Aladino Valoti e il portiere Adriano Bonaiuti. Nella stagione 1991-1992 la Samb vince la Coppa Italia Serie C 1991-1992 battendo in finale il Siena. La stagione 1992-1993 (in cui per la prima volta la Samb è inserita nel girone A), vede l'alternarsi in panchina di Claudio Tobia, Zibì Boniek e l'esordiente Ivo Iaconi che centra la salvezza. Il campionato 1989-1990 vede la seconda retrocessione consecutiva della Samb, stavolta in Serie C2, categoria mai affrontata prima. Nel 1994 ci fu il primo fallimento societario, la Sambenedettese fu costretta a ripartire campionato di Eccellenza Marche.

Gli anni duemila e duemiladieci

Nell'estate 2000 la svolta: la Sambenedettese viene acquistata da Luciano Gaucci, già proprietario di Perugia e Viterbese e neoacquirente anche del Catania. Dopo un'iniziale crisi di risultati la squadra è affidata all'allenatore Giovanni Mei e vince il campionato di Serie D 2000-2001 con grande vantaggio; tra i giocatori il bomber Fabrizio Fermanelli, lo stopper Stefano Colantuono, il portiere Stefano Visi (questi ultimi due ritorni). Il campionato di Serie C2 girone B 2001-2002 non è facile per la Samb: si alternano in panchina Mei, Paolo Beruatto, Enrico Nicolini e infine Stefano Colantuono, che smette di giocare accomodandosi in panchina. Quando accetta l'incarico la Samb è in bassa classifica a 9 giornate dal termine, ma con una serie di 9 vittorie consecutive riesce ad agguantare il 5º posto, l'ultimo utile per i play-off. La Samb passa la semifinale col Rimini e poi la finale col Brescello davanti a 7.500 spettatori (il ritorno, che si gioca allo Stadio Ennio Tardini di Parma, vede l'"esodo" di circa 2.500 tifosi rossoblù che raggiungono la città emiliana), conquistando la promozione in Serie C1. Il 4 agosto 2015 l'industriale Franco Fedeli rileva ufficialmente le quote di Moneti, diventando l'azionista di maggioranza nonché il presidente dell'A.S.D. Sambenedettese Calcio. Il 10 aprile 2016, vincendo il girone F del campionato nazionale di Serie D con ben 4 giornate di anticipo, la Sambenedettese, allenata da Ottavio Palladini è promossa in Lega Pro e torna al calcio professionistico dopo 7 anni. Nel 2020/2021 la Società Sportiva Sambenedettese fallisce e termina la stagione in esercizio provvisorio, non venendo iscritta alla C nella stagione successiva.

Dagli anni duemilaventi

Il 25 maggio 2021 il titolo calcistico di "D" è assegnato all'imprenditore Roberto Renzi. Al termine della stagione 2022-2023, durante la quale la situazione societaria precipita a causa di inadempienze da parte della dirigenza, il 4 agosto 2023 la A.S. Sambenedettese viene esclusa dal campionato di Serie D. In precedenza il 27 luglio 2023 la Co.Vi.So.D aveva già emesso la sentenza dell'esclusione dal massimo campionato dilettantistico. Nel giugno 2023 la società del Porto d’Ascoli Calcio del presidente Vittorio Massi cambia la denominazione e colori sociali, conservandone la matricola FGCI 76319. Il Porto D'Ascoli diventa Sambenedettese, il tutto per non far scomparire il calcio nella città di San Benedetto del Tronto. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ufficializza la richiesta del sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo e del presidente dell'ex Porto D'Ascoli Vittorio Massi, di cambiare denominazione in U.S. Sambenedettese.

La Sambenedettese Calcio S.r.l., comunemente nota come Samb, è una società calcistica italiana con sede nella città di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Fondata nel 1923, la Sambenedettese ha militato per diverse stagioni in Serie B e Serie C, raggiungendo anche la Serie A nella stagione 1981-1982.

La squadra rossoblu è conosciuta per il suo forte legame con la città di San Benedetto del Tronto e per la sua tifoseria appassionata. Lo stadio della Sambenedettese è il "Riviera delle Palme", che ha una capienza di circa 10.000 spettatori.

Tra i giocatori più famosi che hanno vestito la maglia della Sambenedettese si possono citare:

* Sergio Magistrelli
* Giancarlo De Sisti
* Pietro Anastasi
* Evaristo Beccalossi
* Francesco Moriero
* Massimo Rastelli
* Roberto Mancini
* Christian Vieri
* Fabio Quagliarella

Negli ultimi anni, la Sambenedettese ha attraversato un periodo di difficoltà economiche e sportive, che l'hanno portata a retrocedere in Serie C2. Tuttavia, la squadra ha saputo rialzarsi e nella stagione 2020-2021 è tornata in Serie C.