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Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 39 19 20
Wins 11 8 3
Draws 9 1 8
Losses 19 10 9
Goals for 34 17 17
Goals against 49 26 23
Clean sheets 16 7 9
Failed to score 15 5 10

L'Associazione Calcio Legnano S.S.D. r.l., meglio nota come Legnano, è una società calcistica italiana con sede nella città di Legnano. Nella stagione 2023-2024 milita nel campionato di Serie D, quarto livello della piramide calcistica italiana.

Ha come colore sociale il lilla, tonalità cromatica che costituisce quasi un unicum nel panorama calcistico internazionale.

Fondata, secondo la tradizione, il 1º gennaio 1913 con il nome di Football Club Legnano, fu una delle prime squadre calcistiche di città non capoluogo di provincia a prendere parte al campionato di massima serie: l'esordio in Prima Categoria, all'epoca denominazione del massimo livello del calcio italiano, fu nella stagione 1919-1920, cui seguirono un altro campionato nella medesima serie, 5 stagioni in Prima Divisione e un campionato in Divisione Nazionale, mentre il debutto nella neo-costituita Serie A a girone unico avvenne nel 1930-1931. La società cambiò poi nome in Associazione Calcio Legnano nel 1936. Negli anni 1950 il Legnano partecipò ad altre due stagioni di Serie A, senza però andare mai oltre l'ultimo posto, portando il computo totale del numero di campionati in massima serie a 11 stagioni. Prese anche parte a 15 campionati di Serie B, l'ultimo nella stagione 1956-1957.

Al termine del campionato 2009-2010, disputato in Lega Pro Seconda Divisione, il Legnano venne escluso da tutti i tornei nazionali per gravi inadempienze finanziarie e infine radiato dalla FIGC in data 27 febbraio 2012. Nel 2011, dopo un anno di inattività, fu fondata una nuova società, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Legnano 1913 Calcio, che decise di usufruire dei colori e parzialmente del nome del sodalizio storico, ripartendo dal campionato regionale di Prima Categoria.

Dal 7 maggio 2015 l'A.S.D. Legnano 1913 ha riacquisito ufficialmente il nome e gli emblemi della vecchia società assumendo la denominazione di A.C. Legnano.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Associazione Calcio Legnano.

La fondazione della società

Un momento dell'incontro Legnano-Inter di Coppa Lombardia 1916-1917 (11 marzo 1917 - girone finale - 1ª giornata di ritorno), e terminato 3-2 per i nerazzurri

La data di fondazione del Legnano non è nota, non essendocene traccia nei documenti di archivio: il 1º gennaio 1913 è pertanto una data di fondazione simbolica. La data di costituzione della società va ricercata tra il gennaio e l'agosto del 1913, dato che la prima stagione ufficiale disputata dal Legnano fu il campionato 1913-1914.

Il primo presidente fu Aldo Visconti mentre, al primo consiglio societario del neo costituito sodalizio sportivo, come presidente onorario, venne eletto Eugenio Tosi. In occasione del primo consiglio d'amministrazione, fu decretato anche il colore sociale, che non venne più cambiato: il lilla.

Il terreno di gioco era un campo da calcio in via Lodi costruito a spese dell'azienda metalmeccanica legnanese Franco Tosi e dell'industriale Antonio Bernocchi.

In massima serie

Formazione del Football Club Legnano degli anni 1920, il decennio d'oro dei Lilla

Dopo aver preso parte a campionati regionali il Legnano, nel 1919, dopo la fine della prima guerra mondiale, venne ammesso in Prima Categoria — la massima serie dell'epoca — per meriti sportivi. Nella stagione 1920-1921 la squadra vinse l'eliminatoria lombarda laureandosi campione di Lombardia di I Categoria nonostante la concorrenza di squadre blasonate quali Milan e Inter e qualificandosi alle semifinali, dove venne inserita nel Girone C insieme a Torino, Padova e Mantova. Contese al Torino, fino all'ultima giornata, il primo posto nel girone, ma un'inaspettata sconfitta a Mantova impedì ai Lilla di operare il sorpasso, rendendo necessario uno spareggio tra le due squadre: l'incontro si disputò sul neutro di Vercelli e fu sospeso sul risultato di 1-1 durante la cosiddetta "oltranza", dopo ben due ore e 38 minuti di gioco. La ripetizione dello spareggio si sarebbe dovuta disputare la settimana successiva ma le due squadre, estremamente spossate, decisero di rinunciare alle finali ritirandosi dal campionato per esaurimento delle forze a sole tre partite dalla finalissima che assegnava il titolo di campione d'Italia.

Nel luglio del 1921 accolse per fusione il club Giovani Calciatori Legnanesi. Nella stagione 1920-1921 anche la G.C. Legnanesi militava in Prima Categoria, e quindi la città di Legnano era rappresentata, al massimo livello, da due società calcistiche. Essendo però inseriti in due gruppi differenti, i due club non disputarono mai un derby.

I campionati successivi non furono altrettanto esaltanti: nel 1924-1925 il Legnano sfiorò la retrocessione con un 11º posto nel girone A della Prima Divisione Nord. La discesa nella serie inferiore fu rinviata solo di un anno: complice la prevista riduzione delle partecipanti al torneo di massima serie a sole 16 società a partire dal 1926-1927, e la conseguente introduzione di quattro retrocessioni per girone, il Legnano non riuscì a evitare la retrocessione con il 12º e ultimo posto nel girone A della Prima Divisione Nord, dopo aver perso gli spareggi per l'ammissione alla Divisione Nazionale (nuovo nome del primo livello del calcio italiano) contro l'Alessandria.

Il ritorno in Divisione Nazionale e l'esordio in Serie A

Milan-Legnano del 30 novembre 1930 (10ª giornata di andata), disputata all'Arena Civica e terminata 2-0 per i rossoneri

Dopo due anni di permanenza nella divisione cadetta, con la promozione sfiorata sul campo soprattutto nel 1927-1928 (2º posto nel girone B della Prima Divisione Nord), nell'estate del 1928 il Legnano, classificatosi secondo, fu ripescato d'ufficio in Divisione Nazionale (la massima serie dell'epoca), complice l'allargamento della stessa a 32 squadre e la scomparsa dell'Unione Sportiva Milanese, nel frattempo fusesi con l'Inter a formare l'Ambrosiana. I Lilla disputarono un campionato pessimo, terminando al 16º e ultimo posto nel girone A della Divisione Nazionale e retrocedendo in Prima Divisione, da quell'anno declassata a terzo livello del calcio italiano. Tuttavia in estate la FIGC allargò i tornei di Serie A e B della Divisione Nazionale a 18 società portando al ripescaggio delle 4 retrocesse in Prima Divisione, tra cui il Legnano, che vennero riammesse in Serie B.

Nella stagione 1929-1930, con un 2º posto in Serie B, il Legnano risalì subito in A, ma la permanenza in massima serie durò solo una stagione conclusa al 18º e all'ultimo posto con conseguente ritorno immediato nella serie cadetta. Seguirono quattro stagioni in Serie B, con piazzamenti a metà classifica, che culminarono, nel 1934-1935, con la retrocessione in Serie C. Nel luglio 1936 la società cambiò nome abbandonando l'albionico Football Club Legnano per il più italico Associazione Calcio Legnano.

Seguirono due stagioni pessime in C, con la squadra retrocessa due volte in Prima Divisione Regionale e altrettante volte ripescata in C dalla federazione. Nelle stagioni successive il Legnano, pur riprendendosi parzialmente e non rischiando più la retrocessione, non riuscì mai a lottare per la promozione, e il risultato migliore negli ultimi otto anni dell'anteguerra fu il terzo posto conseguito nel girone D di Serie C nella stagione 1942-1943. Dal 1943 al 1945 l'attività ufficiale fu sospesa per gli eventi bellici conseguenti all'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943. Durante la stagione 1943-1944 il Legnano disputò il primo e unico derby della città del Carroccio organizzato in un campionato della FIGC: nel torneo di Serie C Alta Italia i Lilla incontrarono in una doppia sfida la Robur Legnano, che sconfissero 3 a 1 in casa e 2 a 1 in trasferta.

I primi anni del secondo dopoguerra: tra Serie A e B

Un'immagine di Legnano-Bologna del 3 febbraio 1952, che costò la sconfitta a tavolino 2-0 per le aggressioni all'arbitro Bruno Tassini

Nella stagione 1945-1946, con la ripresa dei campionati, il Legnano fu ammesso in qualità di società di terza fascia, al campionato misto di Serie B-C dell'Alta Italia. A fine stagione, per decreto della FIGC, la compagine lilla fu ammessa d'ufficio nella nuova Serie B per via della decisione di organizzare il torneo cadetto — ancora per due stagioni — a più gironi in modo tale da limitare il costo delle trasferte per poi tornare, successivamente, al girone unico. Dopo alcuni campionati nella serie cadetta, nella stagione 1950-1951 (presidente Pino Mocchetti), con un 2º posto in Serie B, fu promosso dopo vent'anni di astinenza, in Serie A.

Ancora una volta, però, la permanenza in massima serie si concluse dopo appena una stagione con il 20º posto in Serie A: alla prima di ritorno, il 3 febbraio 1952, Bruno Tassini, l'arbitro di Legnano-Bologna, vinta dai rossoblu con un rigore a pochi minuti dalla fine, subì un'aggressione da parte di alcuni tifosi lilla alla stazione Centrale di Milano, durante la quale gli ruppero otto denti, per cui la squadra lombarda subì una pesante squalifica del campo e la sconfitta a tavolino per 2-0 vedendo compromesso il suo campionato, che si concluse con una nuova retrocessione in Serie B.

Una formazione del Legnano nel 1956-1957, l'ultima a disputare il campionato di Serie B

Ritornò in Serie A dopo appena una stagione in virtù del 2º posto in Serie B dopo lo spareggio col Catania (presidente Giovanni Mari). Ancora una volta il Legnano concluse il proprio campionato in massima serie all'ultimo posto, ritornando immediatamente in Serie B. Da allora i Lilla non fecero più ritorno in Serie A.

Seguì un inesorabile declino: già nel 1955-1956 ottenne solo un 14º posto in Serie B. La retrocessione in terza serie arrivò l'anno successivo: concludendo il torneo di B 1956-1957 al 18º posto, scese in Serie C. Da allora il Legnano non avrebbe fatto più ritorno nemmeno in Serie B.

Negli anni 1950 si parlò della fusione del Legnano con la Pro Patria a formare un nuovo sodalizio calcistico, l'Olonia (dal nome del fiume che attraversa Legnano e che passa non lontano da Busto Arsizio: l'Olona), che avrebbe dovuto avere la divisa sociale bianca cerchiata di blu e di lilla: l'iniziativa non ebbe però seguito, sebbene la trattativa tra le due società fosse in uno stadio molto avanzato.

I decenni seguenti: tra Serie C e D

Gigi Riva in azione al Legnano nella stagione 1962-1963

Seguì un ventennio di permanenza in Serie C (dal 1957-1958 al 1974-1975), nel quale il Legnano non fu praticamente mai in lotta per la promozione in B (il massimo risultato fu il quinto posto raggiunto nelle stagioni 1959-1960, 1963-1964 e 1969-1970: in particolare, in quest'ultima stagione, l'obiettivo della dirigenza era quello di riapprodare in serie B, obbiettivo che però non fu raggiunto), concludendo spesso la stagione a metà classifica. Al termine della stagione 1974-1975 arrivò la prima retrocessione in Serie D a causa del 20º posto nel girone A di Serie C.

Dopo aver sfiorato il ritorno in C nella stagione 1976-1977 (2º posto nel girone B di Serie D), al termine della stagione 1977-1978, in virtù del 2º posto nel girone B di Serie D, il Legnano venne ammesso nel neo-costituito campionato di Serie C2. Nella stagione 1978-1979 rischiò tuttavia di far immediato ritorno in D, raggiungendo la salvezza solo vincendo lo spareggio con la Pro Vercelli. Nel 1978 il Legnano si trasformò in società per azioni: l'obiettivo, che non venne però raggiunto, fu quello di migliorare la situazione finanziaria grazie all'azionariato popolare. Dopo alcuni campionati di alto livello (con due quarti posti in tre stagioni), nella stagione 1982-1983 il Legnano, vincendo il girone B di Serie C2, venne promosso in Serie C1.

Dopo alcuni campionati a metà classifica, nella stagione 1986-1987 il Legnano si classificò solo al 18º posto nel girone A di Serie C1, scendendo nuovamente in Serie C2. Dopo una serie di stagioni discrete, con la promozione in C1 sfiorata nella stagione 1988-1989 (3º posto nel girone B di Serie C2), la squadra declinò retrocedendo nel Campionato Nazionale Dilettanti al termine della stagione 1991-1992 (20º posto nel girone A di Serie C2).

Formazione del Legnano nel 1971-1972, con indosso la seconda maglia bianca con banda lilla

Nel 1989, prima dell'inizio della nuova stagione, il CONI insignì il Legnano della Stella d'oro al merito sportivo con la seguente motivazione:

«Società tra le più attive e anziane nei quadri federali. Il suo impegno nella propaganda e nella cura dell'attività giovanile ha portato numerosi suoi atleti, quali Allemandi, Castano, Puricelli, Riva e Pulici ai massimi livelli calcistici internazionali»

Il ritorno tra i professionisti fu immediato: vincendo il girone A del Campionato Nazionale Dilettanti, il Legnano ritornò, dopo appena una stagione, in Serie C2. Nella stagione successiva sfiorò la seconda promozione consecutiva, questa volta in C1, con un 3º posto nel girone A di Serie C2.

Formazione del Legnano nel 2009-2010

La squadra ancora una volta conobbe una fase di declino e, dopo una stagione di transizione (8º posto nel girone A di Serie C2), al termine del campionato 1995-1996, retrocesse nel Campionato Nazionale Dilettanti dopo i play-out. Rimase tra i Dilettanti per quattro stagioni, raggiungendo la promozione solo al quarto tentativo (1999-2000, allorché vinse il girone B della Serie D (nuovo nome del campionato), raggiungendo l'obbiettivo promozione).

Nelle stagioni successive la squadra riuscì sempre a salvarsi, in due occasioni ai play-out: nella prima occasione, stagione 2000-2001, vinse i play-out col Moncalieri, nella seconda, campionato 2003-2004, li vinse col Savona. Nella stagione 2006-2007, vincendo il girone A di Serie C2, venne promosso in Serie C1.

La permanenza nella terza serie durò appena due stagioni: dopo un 7º posto a ridosso della zona play-off nella stagione 2007-2008, già nella successiva, concludendo al 18º posto nel girone A di Lega Pro Prima Divisione (nuovo nome del campionato), venne retrocessa direttamente in Lega Pro Seconda Divisione. Nel campionato 2009-2010 il Legnano sfiorò il ritorno in Prima Divisione (la vecchia C1), fermandosi solo nella finale dei play-off con lo Spezia. La stagione fu però segnata da gravi difficoltà economiche, con ritardi nel pagamenti degli stipendi ai giocatori e vari passaggi di proprietà del club.

Il fallimento, la nuova società e la riacquisizione del nome storico

La tribuna centrale dello stadio Giovanni Mari

Il 16 luglio 2010 la società, a causa dell'ingente indebitamento, fu esclusa dalla Lega Pro e radiata da tutti i campionati nazionali. Non fu neppure possibile iscriversi in un campionato dilettantistico regionale per la stagione 2010-2011, nonostante gli sforzi per creare in tempo un nuovo sodalizio. Il 2010 segnò pertanto la fine dell'esistenza della società storica.

Dopo una stagione di stop assoluto, il 15 luglio 2011, è stata fondata una nuova squadra, l'A.S.D Legnano Calcio 1913, che si è iscritta al campionato di Prima Categoria della Lombardia per la stagione 2011-2012, venendo inserita nel girone N. Il nuovo sodalizio ha vinto il campionato guadagnando l'accesso alla Promozione, dove è stato inserito nel girone A. Al termine della stagione 2012-2013 la squadra è giunta di nuovo prima, aggiudicandosi il campionato e ottenendo la promozione in Eccellenza.

Nel massimo livello del calcio dilettantistico regionale i Lilla si sono piazzati dapprima secondi nella stagione 2013-2014, poi quarti nel 2014-2015, guadagnando per due volte l'ammissione ai play-off. Nello specifico, il percorso che avrebbe potuto portare i Lilla alla promozione si è arrestato contro il Magra Azzurri nel 2014 e contro il Verbano nel 2015.

Formazione dell'A.S.D. Legnano 1913 Calcio nel 2014-2015

Il 7 maggio 2015 l'A.S.D. Legnano 1913 ha acquisito ufficialmente i diritti sul nome e sugli emblemi della vecchia società A.C. Legnano, assumendo il nome di Associazione Calcio Legnano, al termine di una lunga trattativa con la curatela fallimentare del vecchio club che si è conclusa il 23 aprile 2015.

Nell'estate 2015 il club ha presentato senza successo una richiesta di ripescaggio nel campionato di Serie D 2015-2016, partecipando pertanto per il terzo anno consecutivo al girone A di Eccellenza Lombardia 2015-2016. Il Legnano si è piazzato al secondo posto e quindi ha avuto accesso diretto alla finale dei play-off regionali, che ha vinto qualificandosi alla fase nazionale: qui i Lilla sono stati ancora vittoriosi garantendosi la promozione in Serie D. Nella medesima stagione la squadra è riuscita a raggiungere la finale di Coppa Italia Dilettanti Lombardia, poi persa per 2-0 contro l'Ardor Lazzate il 19 dicembre 2015.

La stagione 2016-2017 si rivela difficoltosa: il Legnano infatti si ritrova fin dalle prime giornate nelle ultime posizioni della classifica, rischiando la retrocessione diretta. Dopo un doppio cambio di allenatore i Lilla disputano tuttavia un finale di stagione di buon livello, qualificandosi in extremis per i play-out, dai quali però escono sconfitti per 3-0 contro la Bustese, retrocedendo in Eccellenza.

Nella stagione 2017-2018 il Legnano si classifica 5º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia e 2º nel girone 8 della Coppa Italia Dilettanti Lombardia, mentre nella stagione 2018-2019 di Eccellenza Lombardia i Lilla si classificano al 3º posto del girone A dell'Eccellenza Lombardia perdendo la finale dei play-off nazionali e al 2º posto del girone 10 della Coppa Italia Dilettanti Lombardia. Al termine della stagione vengono ripescati in Serie D, campionato che disputano anche nelle stagioni 2020-2021, 2021-2022 e 2022-2023. Nel dicembre del 2022 si registra il cambio di proprietà, con il patron Giovanni Munafò che cede la società ad Emiliano Montanari.


Il Legnano Calcio 1913 S.r.l. è una società calcistica italiana con sede nella città di Legnano, in provincia di Milano. Milita in Serie D, quarta divisione del campionato italiano di calcio.

La società fu fondata nel 1913 con la denominazione di "Legnano Football Club". Nel 1936 si fuse con l'Associazione Calcio Pro Patria et Libertate di Busto Arsizio, dando vita all'Associazione Sportiva Pro Patria et Libertate Legnano; la fusione durò fino al 1945, quando le due società si separarono nuovamente.

Il Legnano ha disputato 13 campionati di Serie A, l'ultimo dei quali nella stagione 1953-1954. Ha inoltre vinto una Coppa Italia di Serie C nella stagione 1976-1977.

I colori sociali del Legnano sono il lilla e il bianco. Lo stadio di casa è lo stadio Giovanni Mari, che ha una capienza di 5.000 spettatori.