Risultati

Italia - Coppa Italia Serie D 01/11 13:30 - Giana Erminio v Varese L 2-0
Italia - Coppa Italia Serie D 12/07 13:30 - Varese v Franciacorta W 1-0
Italia - Coppa Italia Serie D 11/01 13:30 - ASD Varesina v Varese W 0-1
Italia - Coppa Italia Serie D 08/28 14:00 - Varese v Legnano D 0-0
Italia - Serie D - Play-off 05/29 14:00 - Sanremese v Varese W 0-1
Italia - Serie D 05/13 14:00 2 ASD Oltrepovoghera v Varese L 2-0
Italia - Serie D 05/06 13:00 38 ASD Varesina v Varese L 2-1
Italia - Serie D 04/29 13:00 37 [16] Varese v Chieri [4] D 1-1
Italia - Serie D 04/22 13:00 36 Varese v Castellazzo W 2-0
Italia - Serie D 04/15 13:00 35 Seregno v Varese L 2-1
Italia - Serie D 04/08 13:00 34 Varese v US Folgore Caratese D 2-2
Italia - Serie D 03/29 13:00 33 Borgosesia v Varese D 1-1

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 1 1 1
Wins 0 1 0
Draws 0 0 0
Losses 1 0 1
Goals for 0 1 0
Goals against 2 0 2
Clean sheets 0 1 0
Failed to score 1 0 1

Wikipedia - Varese Calcio

La Società Sportiva Dilettantistica Varese Calcio, meglio nota come Varese, è stata una società calcistica italiana con sede a Varese, dichiarata fallita il 12 agosto 2019.

Costituita nel 2015, era la depositaria della tradizione sportiva iniziata il 22 marzo 1910 con la fondazione del Varese Football Club e poi transitata attraverso varie rifondazioni e ricostituzioni. Nel corso delle sue varie trasformazioni societarie il sodalizio vanta sette partecipazioni al torneo italiano di massima serie a girone unico con il settimo posto in serie A 1967-1968 quale miglior piazzamento assoluto. Nel suo palmarès vantava altresì tre campionati di Serie B, una Coppa Italia Serie C e una Coppa Italia Dilettanti, nonché la partecipazione a un girone finale di Coppa Italia.

L'ultimo campionato disputato prima della radiazione federale e il fallimento è stato l'Eccellenza Lombardia 2018-2019, quinto livello nazionale. Da allora, seppure esistano società di successiva fondazione che l'hanno rimpiazzata, avendo adottato i colori e il nome della città, la compagine non è stata ufficialmente rifondata.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Società Sportiva Dilettantistica Varese Calcio.
Il Varese settimo classificato nel campionato di Serie A 1967-68

Il club fu fondato il 22 marzo 1910 come Varese Football Club, allo scopo di promuovere in città la pratica del calcio e di altri giochi all'aria aperta. Tutti i membri del sodalizio, dirigenti e giocatori, pagavano una tassa d'iscrizione mensile di 1 lira. Quali colori sociali furono adottati il bianco e viola. I primi campi di gioco erano situati nel rione di Casbeno e in località Bettole (sul sito ove venne poi costruito l'ippodromo varesino). Nei suoi primi anni di vita, il club non prese parte a competizioni organizzate, disputando numerose amichevoli. I primi avversari furono l'Aurora di Busto Arsizio, la Libertas di Gallarate, il Luino, l'Unione Sportiva Milanese, l'Ausonia e l'Inter

Il Varese Football Club debuttò nei campionati italiani iscrivendosi al Comitato Regionale Lombardo nel 1914. Nel maggio del 1915, a causa della guerra, le stagioni calcistiche si interruppero e ripresero solo nel 1919, allorché ritornarono gli interessi nel calcio e nelle altre attività ricreative. Negli anni venti il club prese parte a tre campionati di massima serie (allora denominata Prima Categoria) nel 1919-1920, 1920-1921, 1921-1922, venendo sempre eliminata negli spareggi regionali. Nel 1922, in seguito a una riforma dei campionati, venne retrocessa in Seconda Divisione.

Il Varese vincitore della Serie B 1969-70 e quarto classificato in Coppa Italia

Nel 1926-1927 i colori del club furono mutati in bianco e rosso, per uniformarsi agli storici colori della città di Varese. Intanto nel quartiere varesino di Masnago venne costruito il primo stadio cittadino, denominato stadio del Littorio (rinominato poi stadio di Masnago nel secondo dopoguerra e infine, nel settembre 1950, stadio Franco Ossola, in onore dell'omonimo giocatore varesino che aveva trovato la morte nel 1949 nella tragedia di Superga).

Nel 1946 la Varese Sportiva diviene Varese Football Club, sotto la presidenza dell'imprenditore Angelo Ronzoni di Besozzo, che resta alla testa del club fino circa al 1950, quando gli subentra l'imprenditore varesino Giovanni Borghi, fondatore del colosso degli elettrodomestici Ignis, che nel 1950-1951 assume una prima volta la presidenza, salvo poi lasciarla subito a fronte degli scarsi risultati, con la squadra addirittura retrocessa in Quarta Serie e che scampa alla Prima Divisione solo tramite ripescaggio. Il decennio vede quindi vari rimpasti societari, con un ricorso non infrequente alle gestioni commissariali, che si trovano a dover fare i conti con una consistente esposizione debitoria. Nel 1954 il giornalista de "La Prealpina" Mario Lodi riesce a ricompattare l'organigramma sotto la presidenza di Giovanni Marini, che nel 1962 (dopo aver riportato il Varese in Serie C) lascia il posto a Cesare Casati e a un nuovo consiglio direttivo che include Lino Oldrini e il rientrante Borghi. Nel 1962-1963 viene centrata la promozione in Serie B, dopodiché a stretto giro arriva pure la storica promozione in Serie A, al termine del campionato 1963-1964. Al contempo si registra l'ingresso in organigramma dell’imprenditore Luciano Filiberti, patron della Argo (assieme al fratello Lucio), che nel 1964 assume la presidenza e la tiene fino al 1966, quando la rileva nuovamente Giovanni Borghi, che trasferisce la gestione societaria a Comerio presso il quartier generale Ignis.

Dopo anni di alti e bassi, tra retrocessioni in Serie B e promozioni in A, dal 1970 inizia una fase calante che vede la società biancorossa stazionare diversi anni in B per poi iniziare una spola tra Serie C1 e C2.

La formazione-tipo del Varese nella stagione 1974-1975, l'ultima dei lombardi in massima serie

Con la retrocessione in terza serie del 1985, il club iniziò un lungo periodo di militanza nelle categorie inferiori, destinato a protrarsi per 25 anni: trascorse infatti 10 stagioni in Serie C2 (con una parentesi nel Campionato Nazionale Dilettanti 1993-1994 con vittoria del campionato e della Coppa Italia), per poi riaccedere alla serie C1 nel giro di quattro anni, grazie al lavoro del direttore generale Stefano Capozucca, chiamato a Varese dall'allora co-proprietario del club Claudio Milanese, coadiuvato dal presidente Paolo Binda e da altri soci minori.

Nei primi anni 2000 subentrò alla presidenza Binda la famiglia Turri, la cui gestione portò tuttavia la società al fallimento nel 2004. Il club venne pertanto rifondato sotto il nome di Associazione Sportiva Varese 1910 e ripartì dal campionato regionale di Eccellenza, guidato dagli ex giocatori biancorossi Pietro Maroso (nominato presidente), Riccardo Sogliano (patron) e Luca Sogliano (direttore sportivo). La squadra rientrò nelle leghe professionistiche in sole due stagioni (nel 2006) e nell'estate del 2008 passò di proprietà all'imprenditore monzese Antonio Rosati, che nel giro di due stagioni (concluse con altrettante promozioni consecutive) portò i biancorossi dapprima in Lega Pro Prima Divisione e infine, nel 2010, con il secondo posto in classifica nella stagione regolare e la vittoria dei play-off, in Serie B, donde il Varese mancava da 25 anni. Nelle prime due stagioni di militanza in seconda serie i biancorossi arrivano per due volte consecutive a giocarsi la promozione in Serie A, senza però riuscire a superare lo scoglio play-off.

Una formazione del Varese 1981-82.

Al termine della stagione 2012-2013, conclusa con il mancato accesso ai play-off all'ultima giornata, Rosati (in procinto di entrare nei quadri dirigenti del Genoa) cedette la proprietà e la presidenza del club a Nicola Laurenza, già da tre stagioni sponsor principale dei biancorossi. La gestione Laurenza tuttavia condusse a due stagioni segnate da scarso rendimento agonistico e crescenti problematiche societarie, che culminano nella retrocessione in Lega Pro nel 2015, dopo cinque stagioni di permanenza nel campionato di Serie B.

Nell'estate 2015 Laurenza (che ad inizio anno aveva lasciato la presidenza del Varese, poi rilevata transitoriamente dall'avvocato Pierpaolo Cassarà) cedette le quote di maggioranza della società al misconosciuto faccendiere libanese Alì Zeaiter, il quale (dopo aver promesso un pronto rilancio della squadra) tuttavia si dimise dopo poche settimane. Il club, ormai oberato dai debiti e rimasto nelle mani del vicepresidente Massimo Trainito, non riuscì infine a perfezionare l'iscrizione alla Lega Pro 2015-2016; pertanto il consiglio federale della Lega Calcio dispose la revoca della Licenza Nazionale alla società, decretandone l'estromissione dal calcio professionistico italiano.

Varese e Sampdoria in campo allo stadio Ossola per la finale di ritorno dei play-off della Serie B 2011-12

Uscito di scena il Varese 1910, il sindaco di Varese in carica Attilio Fontana si adoperò per radunare i soggetti interessati alla ricostituzione del sodalizio: dopo un primo tentativo fallito (che precluse la possibilità di iscrivere il "nuovo Varese" alla Serie D), un pool di imprenditori varesini e semplici tifosi capeggiati da Gabriele Ciavarrella, Piero Galparoli e Enzo Rosa finanziarono la creazione di una nuova società, denominata Varese Calcio S.S.D. e iscrittasi al campionato di Eccellenza. La nuova squadra vinse con ampio margine il proprio girone (senza subire alcuna sconfitta) e ottenne la promozione in Serie D. Dopo aver sfiorato l'immediato ritorno tra i professionisti nella successiva annata, la società subì tuttavia una nuova e repentina crisi economica e sportiva, tale da condurla, al termine della stagione 2017-2018, a perdere i play-out contro l'OltrepoVoghera e retrocedere in Eccellenza.

Il successivo campionato, portato a termine con difficoltà (sia pure con la vittoria in Coppa Italia Dilettanti Lombardia) e in un quadro di crescente crisi economico-amministrativa, si conclude con l'ulteriore fallimento societario, proclamato ufficialmente il 12 agosto 2019. A seguito di ciò nessuna società si propone per subentrare formalmente alla tradizione sportiva biancorossa, che pertanto dalla stagione 2019-2020 si deve ritenere quiescente.

Il nome di Varese nel calcio e i colori biancorossi sono dunque mantenuti, senza alcun collegamento effettivo o rivendicato con le realtà precedenti, da due società dilettantistiche fondate ex novo nel 2019: l'Accademia Varese, club di solo settore giovanile con sede a Calcinate degli Origoni, e il Città di Varese, partito dalla Terza Categoria provinciale e inizialmente basato al campo "ex Varesello" delle Bustecche. Proprio quest'ultima, dopo aver vinto il campionato di competenza, nell'estate 2020 rileva per fusione il titolo sportivo del Busto 81 (seconda squadra di Busto Arsizio) e ottiene il diritto a concorrere alla Serie D, oltre alla gestione dello stadio Franco Ossola.

La Società Sportiva Dilettantistica Varese Calcio è una società calcistica italiana con sede nella città di Varese. Milita nel campionato di Serie D.

La società fu fondata nel 1910 e ha vinto un campionato di Serie B nel 1964 e un campionato di Serie C1 nel 1998. Ha inoltre partecipato a tre edizioni della Coppa UEFA, raggiungendo gli ottavi di finale nel 1971 e nel 1978 e i quarti di finale nel 1970.

Il Varese ha giocato le sue partite casalinghe allo stadio Franco Ossola, che ha una capienza di 10.000 spettatori.

I colori sociali del Varese sono il bianco e il rosso.

L'inno ufficiale del Varese è "Varese, Varese" di Roberto Vecchioni.