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Risultati

Qualificazioni Euro 2024 03/26 19:45 1 [3] Galles v Polonia [3] L 4-5
Qualificazioni Euro 2024 03/21 19:45 2 [3] Galles v Finlandia [3] W 4-1
Qualificazioni Euro 2024 11/21 19:45 10 [3] Galles v Turchia [1] D 1-1
Qualificazioni Euro 2024 11/18 14:00 9 [4] Armenia v Galles [2] D 1-1
Qualificazioni Euro 2024 10/15 18:45 8 [4] Galles v Croazia [2] W 2-1
Incontri tra nazionali 10/11 18:45 - Galles v Gibilterra W 4-0
Qualificazioni Euro 2024 09/11 18:45 6 [5] Lettonia v Galles [4] W 0-2
Incontri tra nazionali 09/07 18:45 - Galles v Corea del Sud D 0-0
Qualificazioni Euro 2024 06/19 18:45 4 [1] Turchia v Galles [4] L 2-0
Qualificazioni Euro 2024 06/16 18:45 3 [2] Galles v Armenia [4] L 2-4
Qualificazioni Euro 2024 03/28 18:45 2 [2] Galles v Lettonia [4] W 1-0
Qualificazioni Euro 2024 03/25 19:45 1 [2] Croazia v Galles [2] D 1-1

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 10 7 3
Wins 4 3 1
Draws 4 3 1
Losses 2 1 1
Goals for 16 13 3
Goals against 10 7 3
Clean sheets 4 3 1
Failed to score 3 2 1

La nazionale di calcio del Galles (gall. Tîm pêl-droed cenedlaethol Cymru, ingl. Wales national football team) è la selezione calcistica rappresentativa del Galles, posta sotto l'egida della Football Association of Wales (FAW).

Il Galles vanta due partecipazioni al campionato del mondo (1958 e 2022) e due al campionato d'Europa (2016 e 2020). Al campionato del mondo del 1958 la nazionale gallese giunse ai quarti di finale, dove venne eliminata dal Brasile, poi campione, mentre al campionato d'Europa del 2016 raggiunse le semifinali, arrendendosi soltanto al Portogallo, poi vincitore del torneo. La squadra vanta nel proprio palmarès 12 vittorie nel Torneo Interbritannico, la più antica competizione tra squadre nazionali di calcio.

I primatisti di presenze nella selezione sono Chris Gunter e Gareth Bale (109), mentre il capocannoniere è Gareth Bale (41). Il Galles occupa il 28º posto nel ranking FIFA.

History

Inizi

Il Galles giocò il suo primo incontro ufficiale il 25 marzo 1875 a Glasgow contro la Scozia, diventando così la terza nazionale di calcio più "vecchia" nella storia. Gli scozzesi vinsero per 4-0 questo incontro, ma fu comunque organizzata una rivincita per l'anno successivo: il 5 maggio 1877, presso il The Racecourse Ground di Wrexham, si giocò il primo incontro calcistico della storia su suolo gallese, che si concluse con la vittoria per 2-0 sempre degli ospiti. Due anni più tardi fu organizzato anche il primo match contro l'Inghilterra: la partita fu disputata al Kennington Oval di Londra e vide la vittoria per 2-1 degli inglesi; nel 1882 il Galles sfidò anche l'Irlanda, vincendo per 7-1 nello stadio di casa di Wrexham.

Il 6 dicembre 1882 le federazioni calcistiche delle quattro Home Nations (Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles) si riunirono presso Manchester per definire delle regole del gioco valide per tutto il mondo e fondando così l'International Football Association Board (IFAB), ancora oggi in funzione seppur con una composizione in parte alterata. Successivamente, nel corso della stagione 1883-1884, queste quattro federazioni fondarono anche il Torneo Interbritannico (in inglese British Home Championship), che si svolse fino al 1984 e che i gallesi vinsero nella loro storia per 12 volte..

La Federazione calcistica del Galles (FAW) aderì inizialmente alla FIFA nel 1906, ma, poiché le relazioni tra il massimo organo governativo del calcio e le associazioni calcistiche britanniche non erano delle migliori e s'incrinarono presto, nel 1928 i gallesi ne uscirono per una disputa sul pagamento dei giocatori dilettanti. Come conseguenza, ai Dragoni fu impedito di partecipare alle prime tre edizioni del mondiale.

Nel 1932 il Galles giocò la sua prima partita contro una nazionale non britannica: quella dell'Irlanda; un anno dopo venne l'ora anche del primo incontro lontano dalle isole britanniche: a Parigi giocarono contro la Francia pareggiando per 1-1.

Dopo la Seconda guerra mondiale, insieme alle altre Home Nations, anche i Gallesi rientrarono nella FIFA e presero parte alle qualificazioni ai Mondiali del 1950. I Dragoni finirono però ultimi nel loro raggruppamento e mancarono la qualificazione alla fase finale in Brasile. Gli anni 1950, tuttavia, furono l'epoca d'oro del calcio gallese: nella nazionale scesero in campo giocatori del calibro di Ivor Allchurch, Cliff Jones, Alf Sherwood, Jack Kelsey, Trevor Ford, Ron Burgess, Terry Medwin e, soprattutto, John Charles.

Gli anni d'oro: il mondiale del 1958

John Charles nel 1954, in campo per il Galles in un match contro la Scozia

Il Galles partecipò per la prima volta a un campionato mondiale di calcio nel 1958, quando la competizione iridata era ospitata dalla Svezia. Il cammino per la qualificazione fu comunque alquanto complesso e inusuale: i Dragoni avevano infatti concluso il loro girone preliminare al secondo posto, dietro alla Cecoslovacchia e non avevano dunque ottenuto il pass per la fase finale. Intervennero però a quel punto le difficoltà politiche nel Medio Oriente: l'Egitto e il Sudan si rifiutarono di giocare la loro partita di qualificazione contro l'Israele per la Crisi di Suez, nonostante la FIFA si fosse impegnata a promettere che tali incontri si sarebbero giocati in campo neutro. La FIFA fu costretta a dare le due partite vinte a tavolino per gli israeliani, ma impedì loro di ottenere subito il pass per il mondiale, senza aver mai giocato nemmeno un incontro di qualificazione, optando per organizzare uno spareggio alquanto insolito proprio contro il Galles.

I Dragoni vinsero facile sia all'andata che al ritorno: 2-0 al Ramat Gan Stadium e sempre 2-0 al Ninian Park di Cardiff ottenendo così la loro prima qualificazione al Campionato mondiale di Calcio. In Svezia il Galles fu inserito nel gruppo C con i padroni di casa, l'Ungheria e il Messico: i gallesi figurarono molto bene, riuscendo a passare il turno grazie al secondo posto conquistato nel raggruppamento, pur arrendendosi poi ai quarti di finale contro il Brasile, futuro campione del torneo. In quest'ultima gara comunque i Dragoni, già sfavoriti ad armi pari, dovettero sostenere anche l'assenza del loro più forte giocatore: John Charles e subirono un'onorevole sconfitta per 1-0, unica rete siglata da un diciassettenne Pelé, alla sua prima marcatura con la casacca verdeoro.

Il memorabile cammino del Galles al mondiale del 1958 fu di ispirazione per il libro When Pele Broke Our Hearts: Wales and the 1958 World Cup scritto da Mario Risoli ed edito da St David's Press, opera dalla quale fu anche tratto un documentario che ricevette una nomination ai Bafta Cymru Awards.

Anni 1970 e 1980: tra gioie e delusioni

Dalla fondazione del campionato europeo di calcio nel 1960 fino alla partecipazione all'edizione del 2016, il Galles non riuscì mai a disputare la fase finale del torneo. Nel 1976 la squadra, allenata da Mike Smith, riuscì a vincere il proprio gruppo di qualificazione, formato dall'Ungheria, dall'Austria e dal Lussemburgo; prima del 1980, tuttavia, partecipavano alla fase finale del torneo solamente quattro nazionali, per cui i Dragoni dovettero affrontare in uno spareggio con gara di andata e ritorno, la Jugoslavia. Il match d'andata, disputatosi in Zagabria, vide la vittoria per 2-0 dei padroni di casa. Per aggiudicarsi lo spareggio i gallesi sarebbero stati costretti a vincere con tre goal di scarto nel ritorno, ma al Ninian Park si fermarono sull'1-1, vedendo così sfumare l'obiettivo sogno della partecipazione al campionato d'Europa.

L'anno successivo il Galles riuscì nell'impresa, per la prima volta dopo quarantadue anni, di sconfiggere l'Inghilterra su suolo inglese, collezionando peraltro la sua prima vittoria a Wembley, grazie a una rete su rigore di Leighton James. Tre anni dopo i gallesi bissarono il successo, questa volta sul campo casalingo di Wrexham, sconfiggendo gli inglesi per 4-1, grazie alle marcature di Mickey Thomas, Ian Walsh, Leighton James e a un autogol di Phil Thompson; questa vittoria impedì peraltro agli inglesi di vincere il Torneo Interbritannico di quell'anno, consegnandolo all'Irlanda del Nord.

Mark Hughes, stella della nazionale gallese tra gli anni 1980 e 1990 successivamente anche CT dei Dragoni

Durante le qualificazioni a Spagna 1982 il Galles, allenato da Mike England, sfiorò il passaggio del turno, venendo eliminato soltanto per differenza reti dopo aver perso l'ultimo incontro per 3-0 contro l'Unione Sovietica, nonostante il motivo dell'eliminazione sia da attribuire più che a questa sconfitta al clamoroso pareggio casalingo per 2-2 nella penultima gara del girone contro la modesta Islanda.

Simile se non uguale fu il destino dei Dragoni alle qualificazioni per il mondiale successivo: trainati dai goal di Mark Hughes prima schiantarono la Spagna con un risultato di 3-0 e poi sconfissero la Scozia ad Hampden Park per 1-0, ma nuovamente i sogni gallesi furono fermati dall'Islanda che li sconfisse per 1-0 a Reykjavík, sancendone nuovamente l'eliminazione.

Gli anni 1990 e la crisi

Sotto la guida di Terry Yorath il Galles raggiunse quello che allora era il suo massimo piazzamento nel ranking FIFA, ovvero la ventisettesima posizione; il record è stato poi battuto con il 21º posto ottenuto nel maggio 2015 e il 17° raggiunto nel luglio 2016. I Dragoni sfiorarono nuovamente l'accesso alla fase finale dei mondiali: nell'ultima giornata delle qualificazioni al mondiale del 1994 i gallesi, obbligati a vincere contro la Romania, persero per 2-1, con Paul Bodin che, sul risultato di parità, sbagliò anche un calcio di rigore.

In seguito a questa mancata qualificazione la FAW decise di non rinnovare il contratto a Yorath, optando per ingaggiare temporaneamente John Toshack, che, tuttavia, rassegnò le proprie dimissioni dopo un solo match (sconfitta per 3-1 contro la Norvegia), adducendo come motivazione l'insorgere di alcuni problemi con la federazione. Mike Smith assunse per la seconda volta la guida dei Dragoni con l'obbiettivo di raggiungere la qualificazione a campionato d'Europa del 1996, ma i gallesi giocarono un girone preliminare molto deludente, subendo sconfitte da Moldavia e Georgia. Smith fu quindi esonerato e al suo posto subentrò Bobby Gould.

Sotto la guida di Gould il Galles dovette affrontare un periodo di grandissima difficoltà. I tre principali giocatori della squadra (Nathan Blake, Robbie Savage e Mark Hughes), entrati in collisione con l'allenatore, lasciarono la nazionale, mentre i risultati furono più che deludenti: sotto tale gestione arrivarono la sconfitta in amichevole per 2-1 contro il modesto Leyton Orient e la sconfitta per 7-1 contro i Paesi Bassi. Nel giugno 1999, in seguito a una sconfitta per 4-0 contro l'Italia, Gould rassegnò le proprie dimissioni e la FAW scelse di assegnare la guida della squadra, almeno per il match contro la Danimarca che si sarebbe tenuto quattro giorni dopo, alle due ex stelle della nazionale Mark Hughes e Neville Southall.

Anni 2000: da Hughes al Toshack-bis

Hughes fu confermato poi come ct della nazionale, andando vicino a portarla alla qualificazione al campionato d'Europa del 2004: il Galles fu infatti eliminato nello spareggio contro la Russia. Questa sfida non fu comunque priva di controversie, in quanto al centrocampista russo Yegor Titov, in seguito a un controllo antidoping dopo la gara d'andata (0-0 a Mosca), fu trovata in corpo una sostanza vietata. Nonostante questo fatto, la UEFA decise di non procedere con controlli più specifici su tutta la squadra, limitandosi solamente a squalificare Titov. Nella gara di ritorno, a Cardiff, gli ospiti vinsero per 1-0, spegnendo i sogni di partecipazione all'europeo al Galles.

Carl Fletcher in campo per il Galles in un match di qualificazione a Sudafrica 2010

Dopo una brutta partenza nel torneo di qualificazione al campionato del mondo del 2006, Hughes decise di dimettersi per andare ad allenare i Blackburn in Premier League, e quindi la FAW scelse di riaffidare la squadra a John Toshack. Nelle qualificazioni a Euro 2008 il Galles, inserito nel Gruppo D con Germania, Rep. Ceca. Slovacchia, Irlanda, Cipro e San Marino, finì al quinto posto nel proprio raggruppamento, mescolando buoni risultati (un pari in Germania o un roboante 5-2 alla Slovacchia) con cocenti delusioni, tra cui le sconfitte contro Cipro e Slovacchia, quest'ultima addirittura per 5-1. Nonostante la qualificazione mancata di molto, arrivò anche qualche segnale positivo per il movimento calcistico gallese, come per esempio l'inserimento in squadra di molti giovani promettenti prelevati dall'Under-21 come Gareth Bale e Aaron Ramsey.

Nelle qualificazioni al mondiale sudafricano del 2010 il Galles partì bene, mettendo in fila due buone vittorie contro Azerbaigian e Liechtenstein. Successivamente però i Dragoni persero 2-1 a Mosca contro la Russia e 1-0 a Mönchengladbach contro la Germania (in quest'ultima partita comunque la prestazione dei gallesi fu notevole, in quanto riuscirono a resistere per oltre settanta minuti contro i ben più forti tedeschi) e le speranze di qualificazioni si affievolirono notevolmente, per poi essere totalmente annientate dopo due sconfitte in casa, entrambe per 2-0, contro Finlandia e Germania.

Toshack rassegnò le proprie dimissioni da allenatore del Galles il 9 settembre 2010 mentre la squadra era impegnata nelle qualificazioni a Euro 2012, in seguito alla sconfitta in trasferta contro il Montenegro per 1-0 nella gara inaugurale del girone preliminare. Al suo posto la Federazione scelse l'allenatore dell'Under-21 Brian Flynn, Flynn durò però soltanto due partite sulla panchina gallese e venne esonerato nel dicembre di quello stesso anno dopo le sconfitte con Bulgaria e Svizzera.

Anni 2010: le semifinali all'europeo 2016

Il 14 dicembre 2010 fu nominato CT dei Dragoni Gary Speed, già giocatore per il Galles, il quale esordì l'8 febbraio 2011 per il match inaugurale della prima Nations Cup, perdendo per 3-0 contro l'Irlanda di Trapattoni. Il 26 maggio di quello stesso anno Speed esordì col Galles nelle qualificazioni agli Europei 2012, e nominò capitano Aaron Ramsey, che a ventidue anni divenne il più giovane capitano della storia della nazionale gallese. Nell'agosto del 2011, in seguito alla sconfitta per 2-0 contro l'Inghilterra, i Dragoni finirono al 117º posto del ranking FIFA, il loro peggior risultato nella storia. Nei mesi successivi il Galles mise in fila un discreto numero di successi (2-1 al Montenegro, 2-0 alla Svizzera e 1-0 alla Bulgaria) e risalì entro ottobre di quello stesso anno al 49º posto, ricevendo il premio non ufficiale di big mover nel ranking (riconoscimento ufficioso destinato alla nazionale che compie il maggior numero di passi in avanti nel ranking FIFA nel tempo posto tra un aggiornamento e l'altro dello stesso).

Una formazione del Galles, semifinalista al campionato europeo di Francia, nell'ottobre 2016

L'ultimo incontro di Speed sulla panchina dei gallesi fu un'amichevole contro la Norvegia, il 12 novembre 2011, vinto per 4-1. L'uomo fu poi trovato morto nel proprio appartamento il 27 di quel mese: secondo la polizia si era suicidato impiccandosi. La FAW scelse di affidare la squadra a Chris Coleman, che entrò in attività come CT il 19 gennaio 2012. Il cammino di qualificazione al mondiale del 2014 fu molto difficile: i Dragoni persero all'esordio 2-0 contro il Belgio, mentre nella partita successiva subirono un'umiliante sconfitta per 6-1 contro la Serbia. Coleman decise di cambiare capitano, affidando la fascia ad Ashley Williams, ma la squadra non riuscì a recuperare nel girone di qualificazione, ma una sconfitta per 2-1 contro la Croazia precluse ogni speranza di qualificazione.

Nell'aprile del 2013 la federazione decise di aprire Dragon Park, un centro per lo sviluppo delle giovanili gallesi, oltre che del calcio femminile, presso Newport.

Il Galles, inserito nel gruppo B delle qualificazioni al campionato europeo del 2016, partì nel modo migliore: nel maggio 2015 la squadra raggiunse anche la propria miglior posizione di sempre nella classifica mondiale della FIFA, il 21º posto, e nelle prime cinque partite mise a referto tre vittorie e due pareggi. Il 9 luglio 2015, in virtù degli ottimi risultati (come la vittoria per 1-0 sul Belgio, all'epoca secondo nel ranking FIFA), il Galles entrò per la prima volta tra le migliori dieci di tale classifica, con uno storico 10º posto. Dopo l'aggiornamento del 6 agosto 2015 la squadra ottenne posizioni ancora migliori, accreditandosi come una delle migliori squadre del mondo.

Il 10 ottobre 2015, nonostante la sconfitta per 2-0 con la Bosnia ed Erzegovina, si qualificò con un turno d'anticipo al campionato europeo di Francia, approdando per la prima volta alla fase finale di un campionato d'Europa. La compagine allenata da Coleman vinse all'esordio contro la Slovacchia (2-0), poi perse contro l'Inghilterra (1-2) e batté la Russia, chiudendo il proprio raggruppamento al primo posto. Eliminò in seguito l'Irlanda del Nord negli ottavi di finale (1-0) e anche il favorito Belgio ai quarti di finale (3-1), per poi terminare il memorabile cammino in semifinale, dove fu sconfitta 2-0 dal Portogallo, poi vincitore del torneo.

Nel settembre 2016 il Galles aprì la campagna di qualificazione al campionato del mondo 2018 con grandi aspettative, conseguendo una larga vittoria in casa (4-0) contro la Moldavia. Seguirono, però, cinque pareggi consecutivi ,che rallentarono la marcia verso la qualificazione. Dopo tre vittorie consecutive, la sconfitta interna subita contro l'Irlanda sancì il terzo posto finale nel girone e dunque l'eliminazione del Galles.

Anni 2020: da Giggs a Page, il ritorno ai mondiali

Dopo le dimissioni di Coleman nel novembre 2017, la panchina fu affidata, nel giugno 2018, a Ryan Giggs, che condusse i suoi alla qualificazione al campionato d'Europa 2020: malgrado un brutto inizio, con due sconfitte nelle prime tre partite di qualificazione, il Galles rimase imbattuto nelle gare successive e ottenne il secondo posto nel girone, necessario per approdare alla fase finale del torneo. Nella UEFA Nations League 2018-2019 i gallesi chiusero al secondo posto il proprio girone di Lega B, alle spalle della Danimarca e davanti all'Irlanda, con due vittorie e due sconfitte.

Nella UEFA Nations League 2020-2021 la squadra, che per le ultime due partite fu guidata ad interim da Robert Page, con Giggs tenuto fuori per problemi giudiziari, riuscì a rimanere imbattuta, vincendo cinque partite e pareggiandone una nel proprio girone di Lega B. Il primo posto nel raggruppamento valse la promozione in Lega A.

Al campionato d'Europa 2020, disputatosi nel 2021 stante il rinvio dovuto alla pandemia di COVID-19, i gallesi, allenati da Page a causa del perdurare dei problemi giudiziari di Giggs, si piazzarono secondi nel gruppo vinto dall'Italia, futura vincitrice del torneo, con una vittoria (2-0 contro la Turchia), un pareggio (1-1 contro la Svizzera) e una sconfitta (1-0 contro l'Italia), e poi si fermarono agli ottavi di finale, eliminati dalla Danimarca.

Nel girone di qualificazione al campionato del mondo 2022 la squadra di Page si piazzò seconda, alle spalle del Belgio, accedendo ai play-off. Qui eliminò l'Austria in semifinale (2-1) e vinse la finale contro l'Ucraina (1-0), qualificandosi al mondiale per la prima volta dal 1958. La partecipazione alla rassegna qatariota fu un fallimento: i gallesi pareggiarono all'esordio (1-1) contro gli Stati Uniti, poi furono sconfitti sia dall'Iran (0-2) sia dall'Inghilterra (0-3), venendo eliminati a causa dell'ultimo posto nel girone.

La nazionale di calcio del Galles (in gallese: Tîm pêl-droed cenedlaethol Cymru) è la squadra di calcio nazionale del Galles, gestita dalla Football Association of Wales. Si tratta di una delle nazionali di calcio più antiche del mondo, avendo giocato la sua prima partita ufficiale nel 1876.

Il Galles non ha mai vinto un campionato mondiale o europeo, ma ha partecipato a diverse edizioni di entrambi i tornei. La sua migliore prestazione ad un mondiale risale al 1958, quando raggiunse i quarti di finale, mentre il suo miglior risultato ad un europeo è il raggiungimento delle semifinali nel 2016.

Il Galles è anche membro dell'International Football Association Board (IFAB), l'organo di governo delle leggi del calcio.

Alcuni dei giocatori più famosi della storia del Galles includono Ian Rush, Ryan Giggs, Gareth Bale e Aaron Ramsey.

Il Galles gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Millennium di Cardiff.