Diario Live

Germania - Bundesliga II 04/27 18:30 31 Schalke 04 vs Fortuna Dusseldorf - View
Germania - Bundesliga II 05/04 11:00 32 VfL Osnabruck vs Schalke 04 - View
Germania - Bundesliga II 05/11 11:00 33 Schalke 04 vs Hansa Rostock - View
Germania - Bundesliga II 05/19 13:30 34 Greuther Furth vs Schalke 04 - View

Risultati

Germania - Bundesliga II 04/19 16:30 30 [10] Elversberg v Schalke 04 [12] D 1-1
Germania - Bundesliga II 04/13 18:30 29 [13] Schalke 04 v Norimberga [10] W 2-0
Germania - Bundesliga II 04/07 11:30 28 [5] Hannover 96 v Schalke 04 [14] D 1-1
Germania - Bundesliga II 03/31 11:30 27 [15] Schalke 04 v Karlsruher SC [7] D 0-0
Amichevoli Europa 03/20 18:00 - Gutersloh 2000 v Schalke 04 W 0-1
Germania - Bundesliga II 03/17 12:30 26 [11] Hertha Berlino v Schalke 04 [14] L 5-2
Germania - Bundesliga II 03/09 12:00 25 [14] Schalke 04 v Paderborn [7] D 3-3
Germania - Bundesliga II 03/01 17:30 24 [14] Schalke 04 v St Pauli [1] W 3-1
Germania - Bundesliga II 02/24 19:30 23 [12] Magdeburg v Schalke 04 [14] L 3-0
Germania - Bundesliga II 02/17 12:00 22 [14] Schalke 04 v Wehen SV [13] W 1-0
Germania - Bundesliga II 02/11 12:30 21 [3] Holstein Kiel v Schalke 04 [14] L 1-0
Germania - Bundesliga II 02/03 12:00 20 [15] Schalke 04 v Eintracht Braunschweig [16] W 1-0

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 48 23 25
Wins 20 12 8
Draws 9 5 4
Losses 19 6 13
Goals for 86 48 38
Goals against 89 31 58
Clean sheets 11 7 4
Failed to score 10 4 6

Il Fußball Club Gelsenkirchen Schalke 04, meglio noto come Schalke 04 dall'anno di fondazione 1904, o più semplicemente Schalke, è una società polisportiva tedesca della città di Gelsenkirchen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Milita in Zweite Bundesliga, la seconda divisione del campionato tedesco di calcio. I colori sociali della squadra sono il blu, più precisamente la variante denominata blu reale, con il bianco. Come logo utilizza un cerchio con al suo interno ben visibili la G di Gelsenkirchen, la S di Schalke e 04 per ricordare l'anno di fondazione. I giocatori sono soprannominati 'Die Knappen', i minatori, a richiamare la forte vocazione mineraria della città, oppure 'Die Konigsblauen', i blu reali, ricordando il colore sociale.

Nel novero delle squadre storiche del calcio tedesco, sia per tradizione sportiva che per seguito di tifosi, lo Schalke annovera un palmarès a livello nazionale comprendente 7 titoli di Germania, tutti vinti prima della fondazione della moderna Bundesliga nel 1963, a cui aggiungere 5 Coppe di Germania, una Coppa di Lega tedesca e una Supercoppa di Germania. I successi a livello europeo, in cui figurano numerose partecipazioni alle varie coppe europee nel corso dei decenni, contano un'affermazione in Coppa UEFA, oggi Europa League e due nella Coppa Intertoto. Di rilievo sempre a livello europeo anche il cammino nella Uefa Champions League 2010/2011, con un percorso terminato in semifinale. La squadra disputa dal 2001 le sue partite interne alla Arena Auf-Schalke, stadio moderno con copertura e campo retraibili da circa 60000 posti che ha ospitato la finale della Uefa Champions League 2003/2004. L'impianto è anche conosciuto, per ragioni di sponsorizzazione, come Veltins-Arena. Vi è col Borussia Dortmund una sentita rivalità sportiva, che da decenni, quando le due squadre si affrontano sul rettangolo di gioco, da vita al cosiddetto derby della Ruhr.

Il club essendo una polisportiva è attivo altresì in altre pratiche come la pallacanestro, la pallamano, l'atletica leggera, tennistavolo, sport invernali e più recentemente gli eSport virtuali. La dicitura "04" si deve all'anno di fondazione del club, il 1904. La società ha vissuto il suo apice di successi nazionali, con numerose vittorie dei campionati (Gauliga) a cavallo tra gli anni trenta e quaranta del XX secolo, nel periodo del Terzo Reich, fatta eccezione per l'ultimo titolo, il settimo, conquistato nel 1958. Con oltre 150.000 membri, lo Schalke risulta il secondo club sportivo tedesco per numero di affiliati.

History

Origini del club

Il club viene fondato il 4 maggio 1904 con il nome Westfalia Schalke da un gruppo di studenti di scuola superiore. Inizialmente i colori sociali sono il rosso e il giallo. In quei primi anni del decennio il calcio tedesco era, come nella maggior parte d'Europa fatta eccezione per il calcio inglese, a livello poco più che amatoriale, con risultati non di rilievo anche per lo stesso Schalke. La squadra non riesce infatti a guadagnare l'accesso a uno dei tanti tornei locali che comprende il calcio di quegli anni, la Westdeutscher Spielverband, continuando a giocare come molte delle 'associazioni non riconosciute' di cui pullulava il calcio tedesco alle sue origini.

Nel 1912, dopo vari tentativi andati a vuoto di entrare nella lega ufficiale, lo Schalke si fonde con il club ginnico Schalker Turnverein allo scopo di facilitare l'ingresso di quest'ultima compagine e provare così a crescere in termini di risultati sportivi e seguito di appassionati. L'accordo rimane in essere però solo pochi anni, fino al 1915, quando l'SV Westfalia Schalke decide di ristabilirsi come club indipendente. La separazione si rivela momentanea e nel 1919 le due società si uniscono nuovamente a formare il Turn und Sportverein Schalke. Quella data per alcuni sarebbe il reale anno di fondazione dello Schalke, quindi leggermente posteriore al primo club nato nel 1904. Il 'nuovo Schalke' inizia subito bene la sua storia sportiva vincendo il primo trofeo, la Schalke Kreisliga, nel 1923. È in questo periodo che i giocatori e i sostenitori dello Schalke iniziano ad essere soprannominati Die Knappen, poiché molti giocatori e tifosi dello Schalke lavoravano nelle miniere di carbone di Gelsenkirchen.

Nel 1924, la squadra di calcio si separa ancora una volta dal club ginnico, questa volta portando con sé il presidente del club. Assunto il nome di FC Schalke 04, il club adotta in seguito le uniformi blu e bianche anche oggi utilizzate, dando così spunto anche al secondo soprannome della squadra: 'Die Königsblauen' i blu reali. L'anno seguente lo Schalke diviene la squadra locale egemone, grazie ad uno stile di gioco originale, fatto di passaggi corti e rapidi. Questo sistema in seguito sarebbe diventato famoso con il nome di 'Schalker Kreisel' (trottola roteante). Nel 1927 questo tipo di gioco conduce la formazione tedesca nelle zone alte della Gauliga Ruhr, poi in seconda divisione e infine nella prima fase delle finali nazionali.

L'ascesa nazionale

Il club, ormai popolare e con un seguito di tifosi in rapida ascesa, soprattutto nel nord ovest del paese, costruisce nel frattempo un nuovo stadio nel 1928, il Glückauf-Kampfbahn, vedendosi riconosciuto il supporto della città cambiando nome in quello attuale di FC Gelsenkirchen Schalke 04. Vince il suo primo campionato della Germania nel 1929 ma l'anno dopo viene sanzionato per aver oltrepassato i limiti salariali stabiliti dalla federazione in un'epoca in cui la professionalizzazione nello sport non era ancora ben vista. Oltre alla sanzione, allo Schalke viene proibito di disputare il campionato per quasi un anno e mezzo. Tuttavia il divieto ha poco impatto sulla popolarità del club: nella prima partita dopo la sanzione, giocata contro il Fortuna Düsseldorf nel giugno 1931, la squadra porta infatti nel suo stadio ben 70.000 spettatori.

Con la riorganizzazione del calcio tedesco ad opera del Terzo Reich avviata a partire dal 1933, lo Schalke si trova a giocare nella Gauliga Westfalen, una delle sedici prime divisioni istituite per rimpiazzare le innumerevoli leghe regionali e locali, ciascuna delle quali rivendicando lo status di massima serie. Dopo molti anni di dominio regionale lo Schalke si impone finalmente all'attenzione nazionale con il raggiungimento della finale del campionato tedesco di quell'anno. Il match contro il Düsseldorf si conclude con una sconfitta per 3-0. Quel risultato è però il preludio al decennio più ricco di successi nella storia della squadra: dal 1933 al 1942 il club compare in ben 14 finali nazionali su 18, di cui 10 nel campionato tedesco e 8 nel 'Tschammerpokal', l'antesignano dell'odierna Coppa di Germania.

Il periodo d'oro 1933-1942 in campionato con numeri da record

Tifosi della squadra nel 1941

Il primo titolo nazionale dello Schalke arriva nel 1934 grazie alla vittoria per 2-1 contro il favorito Norimberga. L'anno dopo la squadra difende il titolo contro lo Stoccarda, che viene battuto per 6-4. Il club salta poi la finale del 1936 facendo però la sua comparsa nelle finali nazionali per ciascuno dei sei anni successivi, uscendone vittorioso nel 1937, 1939, 1940 e 1942. Tre di queste finali nazionali vengono giocate contro squadre austriache: Admira Vienna, Rapid Vienna e First Vienna, in quegli anni impegnate nel sistema calcistico tedesco con la Gauliga Ostmark dopo l'annessione dell'Austria al Reich nel 1938.

I Königsblauen riescono a giocare anche numerose finali dello Tschammerpokal l'antenata della moderna Coppa di Germania, avendo però meno fortuna. Perdono infatti la prima finale venendo sconfitti per 2-0 dal Norimberga nel 1935 ed essendo poi superati anche nelle finali degli anni 1936, 1941 e 1942. L' unica vittoria nella Coppa giunge nel 1937 contro il Düsseldorf.

Il periodo tra il 1933 e il 1942, numeri alla mano, rende lo Schalke la squadra più vittoriosa del paese, con incluse alcune statistiche record che fanno capire ancora meglio il dominio avuto in quel periodo. Viene inanellata una serie record impressionante di vittorie, ben 162 delle 189 partite disputate in Gauliga, pareggiandone appena 21 e perdendone soltanto 6. Nel corso della lunga cavalcata di quelle stagioni vengono segnati dai giocatori dello Schalke 924 gol subendone soltanto 145. Dal 1935 al 1939 la squadra rimane inoltre imbattuta in campionato. Il dominio del club durante questo periodo lo porta a essere utilizzato anche dalla propaganda politica nazista, elevando il club a esempio della "nuova Germania" nonostante molti giocatori dell'epoca discendessero da immigrati polacchi, su tutti le due stelle della squadra, Fritz Szepan ed Ernst Kuzorra.

Secondo alcune fonti su cui però non ci sono mai state conferme ufficiali, Adolf Hitler era un tifoso dello Schalke 04.

Dopoguerra, periodo di transizione e ultimo titolo nazionale

Con la Germania nel caos verso la fine della seconda guerra mondiale, anche per lo Schalke volge al termine il periodo d'oro, nonostante il livello della rosa si mantenga buono. La squadra disputa solamente due partite nel 1945 rinunciando a giocare regolarmente per un certo periodo, continuando però ad essere tra le migliori nelle occasioni in cui è il campo a parlare. Al riguardo viene stabilito un record di scarto per una partita di campionato dopo un roboante 20-0 contro lo SpVgg Herten. Un dato che, più che rivelare la potenza della squadra, la dice lunga su come probabilmente il calcio tedesco nell'immediato secondo dopoguerra si fosse indebolito. Alla fine degli anni quaranta il livello di gioco dello Schalke cala drasticamente, con il massimo che viene raggiungere nella nuova Oberliga Ovest del 1947 con un sesto posto finale andando poi a peggiorare i piazzamenti negli anni a venire, compreso un dodicesimo posto. Dopo alcuni campionati di transizione, bisogna attendere la seconda metà degli anni cinquanta perché lo Schalke ritorni al suo antico splendore. Termina infatti terzo in una serrata lotta a tre per la conquista della Oberliga West del 1954, che si decide all'ultima giornata. L'anno seguente si qualifica per la finale della Coppa di Germania, persa per 3-2 contro il Karlsruhe. Nel 1958 arriva il settimo, e per adesso ultimo titolo tedesco della storia del club, dopo la vittoria per 3-0 contro l'Amburgo. Titolo che permette al club di partecipare per la prima volta nella sua storia alla Coppa dei Campioni nella stagione seguente, con un cammino interrotto nei quarti di finale dall'Atletico Madrid. Sarà l'unica partecipazione dello Schalke nella massima competizione europea per molti anni, fino all'edizione 2001/2002, nel frattempo diventata da qualche anno Uefa Champions League.

L'ingresso nella Bundesliga

Lo Schalke continua a giocare bene anche negli anni immediatamente precedenti alla formazione della Bundesliga, la nuova lega professionistica tedesca che sarebbe nata nel 1963, riuscendo a classificarsi tra le prime quattro per un certo numero di stagioni consecutive e mantenendo quindi un buon livello di prestazioni. Questi ultimi buoni piazzamenti, uniti al grande passato di vittorie, permettono allo Schalke di essere tra le sedici squadre selezionate dalla federazione calcistica tedesca per prendere parte al primo campionato di Bundesliga, il nuovo massimo livello nazionale, a partire dalla stagione 1963/64.

I primi anni in Bundesliga non si dimostrano però facili per la compagine di Gelsenkirchen. Nel 1965 viene evitata la retrocessione soltanto grazie all'allargamento del campionato a diciotto squadre e alla vittoria in un girone di spareggio contro il Karlsruhe e l'Hertha Berlino. Segue poi una serie di piazzamenti nelle zone basse della graduatoria, prima di un notevole miglioramento che culmina in un secondo posto finale dietro al Bayern Monaco nel 1972, dopo aver guidato la classifica per la maggior parte della stagione. Nello stesso anno lo Schalke vince la Coppa di Germania per la seconda volta nella sua storia.

Lo scandalo della Bundesliga del 1971

Nonostante il miglioramento nei risultati, i semi di un nuovo e clamoroso capovolgimento erano già stati gettati. Nel 1971 in Bundesliga scoppia infatti uno scandalo, con giocatori e dirigenti di varie squadre accusati di aver intascato delle tangenti. Le indagini dimostrarono che lo Schalke aveva perso volontariamente per 1-0 contro l'Arminia Bielefeld nella partita del 17 maggio valida per la ventottesima giornata. Conseguentemente vengono squalificati a vita alcuni giocatori dello Schalke, tra cui tre calciatori: Klaus Fischer, Stan Libuda e Klaus Fichtel, che a quei tempi avevano vestito la maglia della nazionale tedesca. Anche se le squalifiche vengono poi tramutate in pene dai sei mesi ai due anni, lo scandalo ha profonde ripercussioni su quella che sarebbe diventata di lì a poco una delle squadre egemoni nella Germania degli anni settanta.

Crisi e risorgimento: la vittoria della Coppa Uefa

Klaus Fischer, il più grande goleador nella storia dello Schalke 04, saluta Giancarlo Antognoni prima della sfida di Coppa UEFA del 1977.

Nel 1973 il club cambia impianto di gioco e si trasferisce al più moderno e capiente Parkstadion, stadio da 70.000 posti costruito appositamente per il Mondiale del 1974 proprio in Germania. Sulla scia dello scandalo del 1971, le prestazioni della squadra sono altalenanti, con l'ottimo secondo posto del 1972 seguito ad altri piazzamenti in classifica più modesti. Nella stagione 1976/77 lo Schalke riesce ad ottenere un altro secondo posto, questa volta a un solo punto di distanza dal Borussia Mönchengladbach campione, una delle squadre più forti dell'epoca anche in Europa. Giocatore simbolo di quegli anni è Klaus Fischer, bandiera del club e ancora oggi detentore del primato di reti realizzate con lo Schalke.

Nei primi anni ottanta i Knappen attraversano alcune difficoltà che portano ad anni di saliscendi tra prima e seconda serie, giocata nelle stagioni 1981-1982 e 1983-1984. Ritornato in massima divisione nel 1984 e, dopo un'altra retrocessione nel 1988, lo Schalke ha poi giocato ininterrottamente in Bundesliga per 30 anni, dal 1991-1992 al 2020-2021. Nel 1987 Papa Giovanni Paolo II diviene membro onorario del club dopo aver celebrato la messa al Parkstadion.

Nel 1995-1996 la squadra raggiunge il terzo posto in Bundesliga, qualificandosi alla Coppa UEFA per la prima volta dal 1977. La stagione seguente vede il trionfante cammino in Coppa UEFA eliminando nell'ordine prima gli olandesi del Roda JC, poi Trabzonspor ai sedicesimi, Club Bruges agli ottavi e Valencia ai quarti di finale e in semifinale il Tenerife ai tempi supplementari, approdando così alla doppia finale contro la favorita Inter. Lo Schalke, guidato in panchina da Huub Stevens, poteva contare su giocatori di valore come Jens Lehmann, Olaf Thon, Michael Büskens, Jiří Němec, Martin Max e Youri Mulder. L'atto conclusivo del torneo, l'ultimo giocato con doppia finale prima dell'introduzione, dall'anno seguente, della finale unica della competizione, vede gli uomini di Stevens prevalere per 1-0 il 7 maggio 1997 in casa e soccombere per 1-0 il 21 maggio al Meazza, aggiudicandosi il trofeo per 4-1 ai tiri di rigore. Resta questo il più grande traguardo europeo nella storia del club.

L'era Gazprom e il ritorno tra le grandi di Germania

Nei primi anni duemila lo Schalke, che nel frattempo si è spostato dal 2001 nella nuova e moderna Veltins-Arena da 60.000 posti, va incontro a una gestione sportiva di stampo commerciale che, grazie a maggiori introiti derivanti da sponsor e ricavi del nuovo stadio, quasi sempre tutto esaurito, si afferma come una delle squadre di vertice della Bundesliga. Nel 2000-2001 e 2001-2002 vince due Coppe di Germania consecutive, ottenendo inoltre due secondi posti in Bundesliga nel 2000-2001 e 2004-2005. Il secondo posto del 2001 è un duro colpo per i tifosi dei Königsblauen, dato che il Bayern, sfavorito dalla classifica alla vigilia dell'ultima giornata, riesce ad aggiudicarsi il titolo segnando un gol all'ultimo minuto di gioco dell'ultima partita sul campo dell'Amburgo. In questi anni lo Schalke torna anche a partecipare alla Coppa dei Campioni, prendendo parte alle edizioni 2001-2002 e 2005-2006 della Champions League, venendo però eliminato in entrambi i casi già nella fase a gironi autunnale.

La squadra celebra sul campo di San Siro la vittoria della Coppa UEFA 1996-1997

Nell'ottobre 2006 lo Schalke stringe un importante accordo di partnership con la Gazprom, importante azienda russa nel settore energetico. L' accordo ha durata di 6 anni rinnovabili e prevede, oltre alla sponsorizzazione sulle maglie, l'arrivo di circa 125 milioni di euro da poter spendere sul mercato e provare così a insediare il dominio nazionale del Bayern. Linfa fresca per le casse dello Schalke che, a una squadra già buona, con elementi come Christian Poulsen, Rafinha, Hamit Altintop, Josè Marcelo Bordon, Fabian Ernst, Gerald Asamoah e Kevin Kuranyi, vedrà negli anni successivi altri arrivi importanti. Giungono nel frattempo altri due secondi posti in campionato: nel 2006-2007, con il primato perso alla penultima giornata a beneficio dello Stoccarda, e nel 2009-2010 con Felix Magath in panchina. A livello europeo ottimo il cammino nella Champions League 2007-2008, chiuso ai quarti di finale. La squadra nel frattempo viene ulteriormente potenziata e arrivano giocatori importanti come Jefferson Farfan, Ivan Rakitic, Christoph Metzelder, Klaas Jan Huntelaar e il capitano del Real Madrid, Raul, a cui aggiungere giovani promettenti del vivaio come Manuel Neuer, Benedikt Howedes e Julian Draxler.

I giocatori dello Schalke 04 festeggiano la vittoria della Coppa di Germania 2002.

Memorabile la stagione 2010-2011 chiusa con l'arrivo in semifinale di Champions League e l'uscita ad opera del Manchester United, dopo aver eliminato tra le altre l'Inter campione in carica, a cui fa seguito la vittoria della Coppa di Germania, la quinta della storia, ai danni del Duisburg. Nelle tre stagioni seguenti lo Schalke si mantiene su buoni livelli chiudendo sempre tra le prime quattro, sebbene non entrando mai realmente in lotta per il titolo, ma qualificandosi comunque per altrettante nuove edizioni della Champions League, arrivando sempre agli ottavi di finale.

Raúl González Blanco, trascinatore nello Schalke 04 semifinalista di UEFA Champions League nel 2010-2011.

La nuova crisi, l'altalena tra prima e seconda serie

Nel 2012 viene rinnovato l'accordo di partnership con Gazprom ma a cifre più basse. Ciò si ripercuote anche nella gestione societaria, con la necessità di fare cassa e puntare maggiormente sui migliori giovani del vivaio da rivendere a cifre alte ai top club. Dopo due buone stagioni 2014-2015 e 2015-2016, chiuse al sesto e quinto posto e gli ottavi di finale di Champions League nel 2015, nel 2016-2017 arriva un anonimo decimo posto.

A sorpresa lo Schalke chiude invece secondo nell'annata 2017-2018 con in panchina l'esordiente Domenico Tedesco. Nella stagione successiva la squadra arriva agli ottavi di finale di Champions League, ma è il canto del cigno prima di una progressiva discesa fino alla seconda serie tedesca. Seguono infatti piazzamenti nella parte destra della classifica, complice anche una squadra ormai lontana dai livelli di qualche anno prima. A un quattordicesimo e un dodicesimo posto, arriva infine la retrocessione al termine della stagione 2020-2021, interrompendo una striscia di 30 anni consecutivi in massima serie, iniziata nel 1991. A causa dello scoppio del conflitto russo-ucraino, lo Schalke decide inoltre di interrompere la partnership con Gazprom, sostituendo anche lo sponsor sulla maglia.

All'immediato ritorno in Bundesliga, al termine della stagione 2021-2022, segue però una nuova retrocessione nel 2022-2023.

Lo Schalke 04 Fußballklub, comunemente noto come Schalke 04 o semplicemente Schalke, è un club calcistico tedesco con sede a Gelsenkirchen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Fondato nel 1904, gioca nella Bundesliga, la massima serie del campionato tedesco di calcio.

Lo Schalke 04 è uno dei club più titolati della Germania. Ha vinto sette titoli di Bundesliga, cinque Coppe di Germania e una Supercoppa di Germania. A livello internazionale, ha vinto la Coppa UEFA nel 1997 e la Supercoppa UEFA nel 2007.

Lo Schalke 04 è anche noto per il suo stadio, la Veltins-Arena, che ha una capacità di oltre 62.000 spettatori. Lo stadio è stato inaugurato nel 2001 e ha ospitato alcune partite della Coppa del Mondo FIFA 2006.

Lo Schalke 04 ha una grande tifoseria ed è uno dei club più popolari in Germania. La squadra è nota per il suo stile di gioco offensivo e per il suo impegno nel settore giovanile.

Alcuni dei giocatori più famosi che hanno militato nello Schalke 04 includono Raúl González, Mesut Özil, Manuel Neuer e Leroy Sané.

Lo Schalke 04 è un club di grande tradizione e storia. Ha una forte tifoseria e gioca in uno degli stadi più moderni d'Europa. La squadra è sempre competitiva e lotta per i titoli sia a livello nazionale che internazionale.