Diario Live

Italia - Serie C - Girone A 04/28 14:30 38 Pro Sesto vs Pro Patria - View

Risultati

Italia - Serie C - Girone A 04/20 16:30 37 [5] Atalanta U23 v Pro Sesto [19] L 3-0
Italia - Serie C - Girone A 04/13 16:30 36 [19] Pro Sesto v Lumezzane [9] W 2-1
Italia - Serie C - Girone A 04/10 16:00 34 [19] Pro Sesto v Vicenza [3] D 1-1
Italia - Serie C - Girone A 04/06 16:30 35 [5] Legnago Salus v Pro Sesto [19] D 2-2
Italia - Serie C - Girone A 03/30 19:45 34 [19] Pro Sesto v Vicenza [4] W Abandoned
Italia - Serie C - Girone A 03/23 13:00 33 [11] AlbinoLeffe v Pro Sesto [19] D 1-1
Italia - Serie C - Girone A 03/17 13:00 32 [19] Pro Sesto v Triestina [5] L 0-1
Italia - Serie C - Girone A 03/11 19:45 31 [14] Renate v Pro Sesto [19] W 0-1
Italia - Serie C - Girone A 03/05 17:30 30 [19] Pro Sesto v Giana Erminio [11] D 0-0
Italia - Serie C - Girone A 03/01 19:45 29 [8] Virtus Verona v Pro Sesto [19] W 0-2
Italia - Serie C - Girone A 02/24 17:30 28 [19] Pro Sesto v Trento [15] L 0-1
Italia - Serie C - Girone A 02/21 17:30 25 [19] Pro Sesto v Alessandria [20] L 1-2

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 45 23 22
Wins 7 4 3
Draws 15 7 8
Losses 23 12 11
Goals for 29 16 13
Goals against 59 27 32
Clean sheets 11 4 7
Failed to score 25 12 13

Wikipedia - Pro Sesto 1913

La Pro Sesto 1913 s.r.l., meglio nota come Pro Sesto, è una società calcistica italiana con sede nella città di Sesto San Giovanni, nella città metropolitana di Milano. Milita nel campionato italiano di calcio di Serie C.

Costituita nel 2010 come Nuova Pro Sesto (in forma di società sportiva dilettantistica), prosegue la tradizione sportiva iniziata nel 1913 con la nascita della Società Ginnico Sportiva Pro Sesto e poi transitata attraverso cambi di ragione sociale e rifondazioni, fino al fallimento dell'Associazione Calcio Pro Sesto s.r.l.

Vanta quale risultato più prestigioso della sua storia quattro partecipazioni alla Serie B nella seconda metà degli anni '40; il miglior piazzamento ottenuto in questa categoria fu il settimo posto del 1949.

La squadra disputa le partite casalinghe allo stadio Ernesto Breda che ha una capienza di 3.523 posti. I colori sociali sono il bianco e il celeste.

History

Dagli albori agli anni trenta

4 maggio 1949: la bandiera della Pro Sesto presente ai funerali del grande Torino dopo la tragedia di Superga

Nei primi anni del Novecento il calcio fa la comparsa nell'hinterland milanese, parallelamente alla nascita della grande industria pesante. Nel 1913, grazie allo sforzo economico di alcuni appassionati di questo nuovo sport, nasce la Società Ginnico Sportiva Pro Sesto. Alla guida del neonato sodalizio viene posto Iginio Trasi che oltre alla funzione di presidente svolge anche la mansione di allenatore, insegnando i princìpi di questo sport ai giovani reclutati nelle strade della città. La prima sede della Pro Sesto trova spazio presso l'Albergo della Grotta, situato in viale Marelli. In un prato dietro alla pensione viene realizzato il primo terreno di gioco dei biancocelesti: un campo rudimentale, le cui recinzioni esterne erano costituite da corde e le porte avevano dei pali asportabili. I problemi finanziari spinsero i dirigenti ad un risparmio sulle divise di gioco: per inserire il celeste sulle maglie bianche i calciatori erano costretti a cucirsi una fascia orizzontale di stoffa.

Pro Sesto-Bergamasca 1-1 del 21 dicembre 1919.

La Pro Sesto si affilia alla FIGC nel 1914 iscrivendosi al Campionato Regionale di Terza Categoria organizzato dal Comitato Regionale Lombardo, ottenendo un lusinghiero 3º posto per una società alle prime armi. Proprio perché alle prime armi, è per un clamoroso errore della segreteria sestese che dal Comunicato n. 18 del 20 gennaio 1915 del C.R.L. possiamo leggere i nomi dei primi "pelotisti" sestesi:

«"Giuocatori mancanti della tessera federale. - Pei seguenti giuocatori, i quali hanno partecipato a gare di campionato di III Categoria, il 17 corrente, senza essere muniti della tessera federale, si prega il Segretario della F.I.G.C., presente alla seduta, di verificare se essi hanno diritto alla tessera stessa: Molina Ettore, Cortesina Erminio, Tognoni Abramo, Carcano Nerino, Bianchi Giuseppe, Cattini Carlo, Orsenigo Umberto, Mami Umberto, Guffanti Carlo, Mami Giuseppe e Ferrari Ettore della Pro Sesto."»

La prima partita ufficiale, certificata dalla Federazione, giocata dalla Società Ginnico Sportiva Pro Sesto è datata 17 gennaio del 1915, allorquando i sestesi affrontarono la Nazionale Lombardia. Il match termino per 2-1 in favore dei biancazzurri.

La guerra interrompe ogni tipo di attività sportiva dal 1915 fino al 1919 quando, grazie all'impegno del nuovo presidente Guido Tozzi e del vice Bottilana, la Pro Sesto si reiscrive ai campionati Lombardi, partecipando al girone B di Promozione 1919-20 e venendo subito promossa in Prima Categoria, il massimo livello dell'arcaico campionato italiano di calcio. Per la società l'impegno finanziario è al di fuori delle proprie possibilità e, così come successo anche alla Pirelli ad un paio di chilometri di distanza, finito il campionato la società non continua l'attività sportiva dopo la stagione 1921-22. L'inattività fu resa nota dalla Presidenza Federale con comunicato del 10 marzo 1922. I giocatori furono quasi equamente spartiti tra le due altre compagini sestesi in attività ovvero il Gruppo Sportivo Marelli e il Gruppo Sportivo Breda.

La società fu ricostituita all'inizio della stagione 1927-1928, grazie al sostegno di oltre duecento soci, con il nome di Unione Sportiva Pro Sesto, ripartendo dalla Quarta Divisione nell'ultima stagione in cui il Direttorio Regionale Lombardo dovette organizzarla prima della sua definitiva soppressione. La stagione però andò molto male, con il sesto posto in classifica su otto squadre. Vinse la Fulgor di Milano. Il regime fascista impose dunque la fusione con il Gruppo Sportivo Breda, sebbene dopo un solo anno il sodalizio vi fu definitivamente accorpato, scomparendo di fatto dal panorama calcistico nazionale.

Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo Sportivo Falck.

Il calcio a Sesto San Giovanni proseguì con altre società nate negli anni venti e trenta, che ebbero maggior fortuna dei biancocelesti. La principale fu il Gruppo Sportivo Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck - fondato nel 1924-, formato dagli operai dell'omonima industria milanese che riuscirono nell'impresa di raggiungere la Serie C, rimanendovi per alcuni anni e disputando anche le fasi eliminatorie della Coppa Italia. Il campo di gioco si trovava nella parte periferica dell'azienda e fu necessaria la costruzione di una tribuna in legno per accogliere i numerosi curiosi e appassionati che accorsero ad assistere alle partite. Parallelamente nacquero diverse società minori, operanti a livello giovanile, come l'Ausonia, la Pro Vittoria e i Giovani Calciatori Sestesi.

Dagli anni quaranta agli anni novanta

La Pro Sesto, nel periodo del secondo dopoguerra, vive i momenti migliori della sua storia, disputando per quattro stagioni consecutive il campionato di Serie B. Nel 1945 nacque, sulle ceneri del GS Falck e dei Giovani Calciatori Sestesi, una nuova società; il neonato sodalizio, fondendosi con la Falck - classificatasi al quarto posto nel girone C della Serie C 1942-43 - ne acquisì i diritti sportivi, e inoltre rivendicò alla Commissione presieduta dall'avvocato Giovanni Mauro i torti subiti dal regime per la fusione coatta, venendo ammesso al torneo misto riservato a squadre di Serie B e C del Nord Italia. L'US Pro Sesto vi si piazzò all'ottavo posto, ottenendo dalla Federazione la possibilità di partecipare al successivo torneo di Serie B a tre gironi.

Sotto la presidenza Merati e con in panchina Eraldo Monzeglio vennero disputati quattro campionati cadetti. Nel 1946-1947 la squadra sestese si piazza all'undicesimo posto, ottenendo un prestigioso successo contro il Como e vincendo tutti i derby milanesi tra le mura amiche, eccezion fatta per l'incontro con il Seregno, perso per 1-0. Nella stagione successiva avviene il ridimensionamento dei quadri da parte della Federazione: da tre gironi a 18 squadre ad un unico girone a 22 squadre. Per salvarsi è necessario arrivare al settimo posto; la Pro Sesto raggiunge l'ultima piazza disponibile per la permanenza nel campionato cadetto ma in coabitazione con il Crema. Le due squadre si incontrano a Melzo il 4 luglio 1948: la Pro Sesto ha la meglio sulla formazione cremasca per 2-1 e si assicura così un altro anno nella Serie B.

Pro Sesto-Legnago 2-0 dell'8 aprile 1972.

L'annata 1948-1949 è la migliore in assoluto per la formazione sestese. Al termine di un campionato sopra le righe i biancocelesti si classificano in settima posizione, lasciandosi alle spalle Legnano, SPAL, Alessandria e Hellas Verona. Un risultato eccezionale, tenendo conto il blasone delle avversarie. La squadra milanese ottiene importanti risultati, come la vittoria sul promosso Venezia e lo 0-0 contro il Napoli. Successivamente, nel giro di tre anni, la Pro Sesto ritornerà nel campionato regionale di Promozione.

Nel 1963, in seguito alla fusione con l'AC Sestese, la società assume il nome di Associazione Calcio Pro Sesto.

La seconda metà degli anni settanta è caratterizzata dalla presenza di Olinto Bega.

Una formazione di fine anni ottanta.

A partire dal 1985 inizia l'era Peduzzi, Pasini, Fontana, triade presidenziale che con l'allenatore Alfredo Spada. nel 1987, conquista la promozione in Serie C2 e la Pro Sesto torna così nei professionisti. La forza del tandem Peduzzi - Pasini permette ai biancocelesti di raggiungere un altro traguardo importante: nel 1990, con Gianfranco Motta allenatore, i biancocelesti conquistano la Serie C1 e tornano a giocare con avversari di rango quali Bologna, Como, Monza, Empoli, Venezia e Vicenza. Un periodo caratterizzato da grandi soddisfazioni, tra le quali non va dimenticata la partecipazione alla Coppa Italia della Lega Nazionale Professionisti.

Terzo millennio

All'inizio del nuovo millennio, la squadra retrocede in Serie C2. La Serie C1 viene riconquistata sul campo alla fine del campionato 2004-2005. Tra gli artefici della promozione, il presidente Luca Pasini. Nel torneo successivo, però, la formazione bianco-blu, dopo un buon inizio, finisce ai play-out e, perdendoli, torna subito in C2. Pasini medita addirittura di non iscrivere la squadra, per fortuna l'ingresso del comune all'interno del sodalizio consente la prosecuzione dell'avventura. Pasini prepara dunque i documenti per il ripescaggio in terza serie. Forte del primo posto nelle graduatorie di merito, la Pro Sesto resta dunque in C1.

Nel 2006-2007 un campionato con alti e bassi caratterizzato da un forte livellamento verso il basso riporta la Pro Sesto ai play-out, contro l'Ivrea. I lombardi non commettono errori come l'anno prima e con il doppio risultato di 0-0, 1-0 spingono gli eporediesi in C2 conquistando una faticosa salvezza.

Nel campionato 2007-2008 i biancocelesti partono bene con la vittoria in casa contro il Foggia e un pareggio a Verona con l'Hellas, ma passano da un periodo nero di 5 sconfitte consecutive stoppate dal 2-1 in casa col Padova, la squadra dopo l'infortunio di Robert Maah ottiene una serie di alti e bassi che la porterà a lottare per la salvezza. Tuttavia la retrocessione in Lega Pro Seconda Divisione, ex serie C2, arriva l'anno successivo quando la Pro Sesto si classifica 14º e perde i play-out contro il Venezia. Nella stagione 2009-2010 retrocede in Serie D. La società fallisce e le è revocata l'affiliazione dalla FIGC.

Il 31 marzo 2010 il club viene dichiarato fallito, sotto la gestione dell'ex ds Luciano Passirani che in estate aveva rilevato la società dalla famiglia Pasini. L'attività prosegue in esercizio provvisorio, sotto l'egida dei curatori fallimentari Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino, in modo da poter concludere il campionato, che si risolve in un 18º posto con susseguente retrocessione in Lega Pro Seconda Divisione. Il 10 agosto successivo, visto l'art. 16 delle N.O.I.F., la FIGC revoca all'A.C. Pro Sesto srl l'affiliazione e dispone lo svincolo dei tesserati.

La continuità sportiva viene garantita da un nuovo soggetto giuridico, fondato il 6 luglio con ragione sociale Associazione Sportiva Dilettantistica Nuova Pro Sesto; la newco, presieduta da Massimo Milos e Massimo Nava, viene ammessa in sovrannumero a disputare il campionato regionale di Promozione Lombardia 2010-2011. Il 1º maggio la "nuova Pro" si aggiudica matematicamente il girone C di Promozione e un anno dopo - avendo frattanto mutato denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Pro Sesto, vince il campionato d' eccellenza con 5 giornate di anticipo, ritornando in serie D. Successivamente la gestione affidata alla cordata degli imprenditori Salvo Zangari, Nicola Radici e Massimo Nava.

Nel 2013 entra in società l'imprenditore Mauro Ferrero, che partendo da una partecipazione del 20% diviene entro il 2022 l'azionista di riferimento della Pro Sesto.

Dopo alcune stagioni interlocutorie, nel 2017 l'ingaggio dell'allenatore Francesco Parravicini vede la Pro Sesto proporsi ripetutamente come candidata al ritorno nel professionismo, che viene infine conseguito nel 2019-2020 grazie alla vittoria nel girone B del campionato di Serie D, in un contesto di campionato concluso anzitempo a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19 in Italia; decisivo per garantire ai biancocelesti il ritorno in Serie C si rivela lo scontro diretto casalingo col Legnano, vinto per 3-2.

Le successive due stagioni si rivelano travagliate: nel 2020-2021 Parravicini, inizialmente confermato, viene esonerato nella prima parte del girone di ritorno in favore di Antonio Filippini, che pur non riuscendo a superare il 17º posto evita alla Pro i playout grazie ai 12 punti di distacco sulla Pistoiese, 18^ e quindi subito retrocessa. Nel 2021-2022 occorrono invece ben 6 cambi di guida tecnica (a Filippini subentrano dapprima Simone Banchieri e quindi Ettore Pasca, alternati dalle brevi "reggenze" del vice Stefano di Gioia) per portare quantomeno i biancocelesti agli spareggi, ove riescono nuovamente a evitare la retrocessione grazie al doppio confronto con il Seregno: le due partite finiscono in parità e a scendere in Serie D sono i brianzoli, in virtù della peggior posizione in classifica.

Nell'estate 2022 la società decide quindi per un deciso rimpasto alla squadra, che viene ricostruita dal direttore sportivo Christian Botturi con l'innesto di molti giovani ed affidata all'allenatore esordiente Matteo Andreoletti. A sorpresa il girone d'andata vede i biancocelesti proporsi tra le squadre di vertice, arrivando a tratti a occupare anche la prima posizione nel gruppo A di Serie C. Una flessione sul finire della stagione regolare porta la Pro a perdere tuttavia terreno rispetto alla Feralpisalò, che infine vince il girone, e a concludere in quarta posizione; il successivo cammino nei playoff termina al primo turno della fase nazionale per mano del L.R. Vicenza.

Il Pro Sesto 1913 S.r.l. (in lombardo Pru Sest) è una società calcistica italiana con sede nella città di Sesto San Giovanni, nella città metropolitana di Milano. Fondata nel 1913, milita nel campionato italiano di Serie C, terza divisione del campionato italiano di calcio. Vanta come miglior risultato il quarto posto in Serie B nella stagione 1946-1947.

Il Pro Sesto ha un forte legame con il territorio sestese e gode di un buon seguito di tifosi. I colori sociali sono il bianco e il celeste, i quali derivano da quelli della città di Sesto San Giovanni.

La squadra gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Breda, che ha una capienza di circa 4.500 spettatori. Lo stadio è intitolato a Giovanni Breda, fondatore della società omonima e presidente del Pro Sesto negli anni '30 e '40.

Il Pro Sesto ha una lunga storia calcistica alle spalle. Ha militato in Serie B per 11 stagioni, in Serie C per 51 stagioni e in Serie D per 13 stagioni. Ha inoltre vinto il campionato di Serie C2 nel 1991-1992 e la Coppa Italia Serie D nel 2002-2003.

Il Pro Sesto è una società calcistica che ha sempre dimostrato grande passione e impegno. È una squadra che ha sempre lottato per raggiungere i suoi obiettivi ed è sempre stata un punto di riferimento per il calcio sestese.