Diario Live

Italia - Coppa Italia Serie D 05/25 14:00 1 Trapani vs Gavorrano - View
Italia - Coppa Italia Serie D 05/29 14:00 1 Gavorrano vs Trapani - View

Risultati

Italia - Serie D 04/14 12:30 35 Portici 1906 v Trapani W 0-5
Italia - Serie D 04/07 18:30 34 [1] Trapani v US Siracusa [2] W 1-0
Italia - Serie D 03/28 14:00 33 [15] ASD San Luca v Trapani [1] D 0-0
Italia - Coppa Italia Serie D 03/20 19:30 2 Trapani v Imolese W 1-0
Italia - Serie D 03/17 14:00 31 Acireale v Trapani W 0-4
Italia - Coppa Italia Serie D 03/13 13:30 2 Trapani v Imolese - PPT.
Italia - Serie D 03/10 13:30 30 [1] Trapani v Reggio Calabria [4] W 3-1
Italia - Serie D 03/03 14:00 29 Igea Virtus v Trapani D 0-0
Italia - Coppa Italia Serie D 02/28 16:00 2 Imolese v Trapani W 1-2
Italia - Serie D 02/25 14:30 28 [1] Trapani v ASD Sancataldese [13] W 3-0
Italia - Serie D 02/25 13:30 29 Igea Virtus v Trapani - PPT.
Italia - Serie D 02/18 13:30 25 Real Casalnuova v Trapani - View

Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 40 19 21
Wins 35 18 17
Draws 5 1 4
Losses 0 0 0
Goals for 103 55 48
Goals against 15 7 8
Clean sheets 26 12 14
Failed to score 3 0 3

Il Football Club Trapani 1905, meglio nota come Trapani, è una società calcistica italiana con sede nella città di Trapani. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano; nella stagione 2024-25 militerà in Serie C.

La società nel corso dei decenni si è più volte disciolta e ricostituita. L'Unione Sportiva Trapanese, fondata nel 1905 e a cui il club attuale si richiama idealmente pur senza aver alcun legame legale, fu il terzo club calcistico ad essere creato in Sicilia.

Come migliori traguardi sportivi, il Trapani Calcio annovera 5 partecipazioni alla Serie B. La prima risale al 2013-2014 e l'ultima è stata nella stagione 2019-2020. Dette partecipazioni - che collocano il Trapani al quarto posto tra le squadre siciliane nella classifica perpetua della serie B - rafforzano una storia fatta di una presenza consolidata nei campionati di Serie C maturata soprattutto a partire dagli anni '60. Il miglior piazzamento in B è stato il 3º posto raggiunto nel 2015-2016, che portò il Trapani a disputare i play-off, poi conclusi con la sconfitta di misura nella finale per l'accesso alla serie A.

Il colore sociale è il granata. Gioca le proprie partite casalinghe nello stadio polisportivo provinciale.

History

I precursori

Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Trapanese.
Una formazione degli anni '10

All'inizio del ventesimo secolo, nel trapanese incominciarono a praticarsi diverse attività sportive, prima a livello amatoriale e successivamente in modo agonistico e più organizzato, che coinvolsero soprattutto le classi più popolari della città. Si praticò soprattutto il podismo, il ciclismo, l'ippica e il calcio o foot-ball. Tali attività vennero incentivate da mecenati sportivi come Vincenzo Florio jr, ricco industriale palermitano con interessi a Marsala, il marchese Giuseppe Platamone, già apprezzato schermidore, Sir Thomas Lipton, magnate inglese del tè e organizzatore della Coppa Lipton, Joshua Whitaker ed Euphrosyne Whitaker, ai quali si deve la Whitaker Challenge Cup.

In questo quadro si inserì la creazione dell'Unione Sportiva Trapanese, prima società calcistica a Trapani fondata il 2 aprile 1905 e terza in ambito regionale, dopo Palermo e Messina. Tale squadra, in maglia verde, non partecipò ad attività federali ufficiali e si sciolse allo scoppio della Grande Guerra. Nonostante ciò, è oggi richiamata dalla società attuale come propria progenitrice morale.

Lo stesso argomento in dettaglio: Sport Club Vigor Trapani.

La "pausa" bellica portò nel 1920 alla nascita di due distinti club, lo Sport Club Vigor Trapani e la Drepanum Unione Sportiva. La Vigor fu la prima squadra di cui è nota l'affiliazione alla FIGC, e partecipò al campionato di Prima Divisione della Lega Sud 1921-22 della neonata Confederazione Calcistica Italiana (CCI), ma le difficoltà economiche la costrinsero al ritiro. Consci delle rispettive debolezze, tra Vigor e Drepanum si arrivò quindi nel 1923 alla fusione che ridiede vita a una nuova versione dell'US Trapanese, che tuttavia non ebbe più lunga vita e andò anch'essa allo scioglimento nel 1926.

Nel frattempo si segnalò in città un altro club, l'Associazione Sportiva Trapani, una polisportiva nata dall'azione aggregativa di Abele Mazzarese e Tommaso Cavallaro, con la presidenza di Agostino Burgarella che, ormai tradizionalmente, organizzò il primo incontro con lo Sport Club Marsala al Campo degli Spalti. Quel primo agosto la partita terminò 4 a 3 per i marsalesi. L'attività calcistica continuò discontinuamente, dato che la polisportiva privilegiava il canottaggio, con incontri che coinvolgevano spesso le forze militari stanziate a Trapani. Molti atleti cresciuti nell'associazione sportiva come i fratelli Nolfo o Ottavio Marceca, si vedranno protagonisti nella successiva ascesa del nuovo club di Trapani, la Juventus.

Lo stesso argomento in dettaglio: Sport Club Juventus.

Nei primi anni Trenta il calcio a Trapani fu rappresentato dallo Sport Club Juventus, sodalizio nato nel 1930, presieduto da Gaetano Gionfrida e supportato economicamente dal Barone Francesco Adragna, i quali adottarono i colori nero-azzurri e scelsero l'allenatore Heinrich Schönfeld. Affiliato alla FIGC, fu inserito nella stagione 1930-31 al livello più basso del campionato dell'epoca, la Terza Divisione Sicilia, e riuscì in due anni a salire fino in Prima Divisione Sicilia, massimo campionato regionale. Nel 1936 fu ammesso nel campionato nazionale di Serie C, ma rinunciò a parteciparvi e si sciolse a causa di problemi finanziari.

La nascita dell'U.S. Trapani e la guerra

Dalle ceneri della Juventus Trapani, nel novembre del 1936, nasce l'Unione Sportiva Trapani che adotta i colori cittadini granata. La squadra, formata tardivamente, non riuscirà ad iscriversi al campionato di quell'anno. Nei due campionati successivi, sotto la presidenza di Giovanni Sardo, la squadra ottiene un secondo (1937-1938) e un quinto posto (1938-1939) nel campionato di I Divisione. Nel 1939 cessa ancora una volta l'attività agonistica.

Juventus Trapani 1939-40

Nel 1939, dopo l'esperienza dell'Unione Sportiva Trapani, torna la Juventus Trapani, che adotterà il verde come colore sociale. Nell'anno della fondazione la formazione trapanese arrivò al terzo posto nel campionato di I Divisione 1939-1940 e, poco tempo dopo, Mussolini dichiarò guerra a Francia e Gran Bretagna: l'Italia fece il suo ingresso in un conflitto che sarà disastroso sotto ogni punto di vista. Convinto comunque dall'eventualità di una "guerra-lampo", Mussolini non fermò il calcio ma, anzi, sostenne la continuazione dei campionati per rasserenare il popolo e la propaganda. Infatti le attività agonistiche continuarono e nel campionato di I Divisione 1940-1941 la Juventus Trapani raggiunse un mediocre penultimo posto in classifica.

Gli eventi della Seconda guerra mondiale interruppero momentaneamente le attività agonistiche (nel luglio del 1943 con lo Sbarco degli Alleati si sancì l'inizio della Campagna d'Italia), che ricominciarono timidamente verso la fine del '42 e gli inizi del '43, con campionati provinciali e regionali: proprio in quel periodo si scelse come nuovo campo sportivo il "Campo Aula" e non più il "campo degli Spalti", danneggiato dai bombardamenti subiti dalla città di Trapani. Al termine del campionato regionale bellico 1944-1945, la società si sciolse.

Il dopoguerra (1945-1952)

Achille Piccini allenatore nel '49

Con il termine della Seconda guerra mondiale nel clima euforico ma confuso del '45, il testimone calcistico della Juventus Trapani passa alla Associazione Sportiva Trapani che partecipa al campionato di I Divisione 1945-1946: fu l'unico. Dalla breve vita della Associazione Sportiva Trapani nacque l'anno successivo la società Associazione Sportiva Drepanum (20 giugno 1946) e si iscriverà al campionato di serie C. Il 1947 è l'anno della riforma dei campionati italiani di calcio: la squadra allenata da Beppe Cutrera (con un passato nell'US Alcamo e nel Palermo) raggiunge faticosamente il quarto posto in classifica utile per la partecipazione alla nuova categoria (la partita decisiva fu giocata contro il Marsala e vinta per 1 a 0).

A.S. Drepanum 1947-1948.

La stagione successiva è segnata dal cambio di allenatore, l'ungherese Lajos Politzer (in precedenza attivo a Frosinone, C.S. Aquila Montevarchi, Foggia e successivamente a Catania) e da un pessimo inizio di campionato termitato comunque a metà classifica. In quella stagione va ricordato il primo torneo internazionale post bellico giocato a Palermo tra le rappresentative di Malta, Lombardia e Sicilia (nella squadra siciliana vennero selezionati Graziano e Zanutel militanti nella Drepanum). Il nuovo campionato di Serie C per la società trapanese presentò notevoli difficoltà economiche (le trasferte soprattutto furono abbastanza dispendiose) che s'evidenziarono nella stagione 1949-1950: l'allenatore Achille Piccini non poté evitare una quasi sicura retrocessione della Drepanum. I successivi campionati, chiamati allora Promozione, avranno prevalentemente un carattere regionale allorquando l'ennesima modifica porterà la costituzione della IV Serie e alla denominazione della società in A.S. Trapani ad opera del presidente Peppino Di Marzo.

Associazione Sportiva Trapani (1952-1984)

Domenico Povia detto "Nico"
A.S. Trapani 1956-1957

Nel 1952 l'Associazione Sportiva Drepanum cambiò denominazione in Associazione Sportiva Trapani. Quell'anno sportivo, il 1952-1953, la squadra venne ammessa al campionato di IV Serie e si arricchì dell'acquisto di Luigi Vittorio Soffrido, raggiungendo un faticoso settimo posto con l'arrivo dell'allenatore ungherese Ferenc Plemich al posto di Aimone Lo Prete. La stagione successiva, la 1953-1954, si rivelò anch'esso tribolato per l'altalenanza di risultati che vide costretta la società a sollevare dall'incarico di allenatore Plemich sostituendolo con il duo Corradini-Soffrido, col risultato del raggiungimento del quinto posto.

La discontinuità di prestazioni della squadra continuò anche con il nuovo allenatore Eolo Rossi nel campionato 1954-1955, che nel gennaio del 1955 venne allontanato anche per motivi disciplinari e sostituito da Salvatore Giliberti prima e da Gastone Prendato poi, cambiamento che mantenne inalterato l'atteggiamento della squadra (molto sfrontata tra le mura amiche e meno efficace in trasferta) raggiungendo il settimo posto in classifica. Prendato nel campionato successivo riuscì a dare continuità ad una squadra che nel 1955-1956 mantenne l'imbattibilità casalinga raggiungendo il terzo posto a pari punti con il Cosenza.

Aristide Zucchinali

Le difficoltà economiche societarie non permisero l'anno successivo quel salto di qualità che s'attendeva e, nel 1956-1957, la squadra, sorretta dal duo Soffrido-Turatti (25 goal in due), confermò le ottime qualità raggiungendo il quinto posto e la relativa ammissione al nuovo campionato di Interregionale - I Categoria. In quell'annata 1957-1958, la squadra, diretta da Ottorino Dugini, rinnovata nei suoi organici, raggiunse il settimo posto e, per l'ampliamento della Serie C decisa dalla FIGC, fu ammessa al nuovo campionato a due gironi. Inserita nel girone meridionale (girone B) della nuova Serie C, nel 1958-1959 il Trapani allenato da Aurelio Marchese ebbe un inizio a singhiozzo, bilanciato da un girone di ritorno che le permise di afferrare il quinto posto nella classifica finale.

L'anno successivo, il 1959-1960, con il ritorno in panchina di Ottorino Dugini e la nuova divisione in tre gironi del campionato di Serie C, la squadra granata, inserita nel girone C, dopo i buoni auspici estivi (vittorie in amichevole con il Palermo e il Catania), disputò un ottimo campionato sorretta dalla coppia d'attacco Magheri-Zucchinali (autori di 20 goal) conseguendo un lusinghiero terzo posto. Dugini confermato guidò la formazione granata anche nell'anno successivo, dove la squadra, pur modificata in molti elementi, disputò un campionato che la vide lottare per la promozione con il Cosenza fino all'ultima giornata: la partita giocata a Chieti le fu fatale, cedendo la promozione ai cosentini.

Una formazione del Trapani classificatasi 2ª in "C" nel 1960-61

In quella stagione, la 1960-1961, vi fu il trasferimento del campo di gioco dal Campo Aula al nuovo stadio Polisportivo Provinciale. Rinnovamento degli organici e problemi societari fecero della stagione 1961-1962 un'annata di transizione che condizionò anche il cambio di allenatore, da Dugini al ritorno di Prendato con relativo sesto posto in classifica. Il Trapani dell'anno successivo, con in panchina Leandro Remondini, vide ricalcare gran parte della stagione come quella del '60: in testa alla classifica con il Potenza fino allo scontro diretto della ventottesima giornata, terminato in parità, successivamente un calo prestazionale lasciò la Serie B al meritevole Potenza.

Tre punti di penalizzazione per illecito sportivo condizionarono la squadra e l'ambiente nel campionato 1963-1964, con alterni risultati che la portarono al penultimo posto e alla successiva retrocessione, quest'ultima evitata grazie al ripescaggio al posto della Rizzoli. Alla guida della società arrivò Gerolamo Marchello che gestì la squadra nella seconda metà degli anni Sessanta con alterne vicende: nel 1964-1965 6º, nel 1965-1966 9º, nel 1966-1967 8º posto, nel 1967-68 11º, nel 1968 il 16º, questi ultimi campionati affrontati con difficoltà economiche che culminarono nel 1969-1970 con la retrocessione in Serie D e con l'alternanza di ben quattro allenatori.

Dopo due campionati dilettantistici, il Trapani tornò in Serie C nella stagione 1971-1972, con allenatore Aurelio Bongiovanni che iniziò anche la stagione successiva, salvo essere sostituito ad inizio campionato da Eliani a cui seguì Vitali, con il raggiungimento dell'11º posto. Gli anni settanta furono segnati da continui avvicendamenti a capo della società (con spesso dei Commissari Straordinari), che mantennero e condizionarono la squadra su risultati da classifica medio bassa, ad esclusione del campionato 1976-1977 con un quinto posto, condito con il raggiungimento dei quarti di finale nella Coppa Italia Semiprofessionisti, ritornando sui risultati abituali l'anno seguente, che però non garantì la permanenza nella categoria d'appartenenza per l'attuazione della riforma del campionato con la formazione delle neo-istituende Serie C1 e Serie C2. Nonostante un brillante girone di ritorno, con l'allenatore Egizio Rubino, la squadra sfiorò la permanenza nella nuova C1 arrivando 13ª invece che 12ª, per un punto.

Il campionato successivo in C2 si rivelò disastroso, col risultato del penultimo posto in classifica e la relativa retrocessione nel campionato dilettanti. Dalla stagione 1981/82 furono gli anni dell'Interregionale con i derby con il Ligny Trapani, che quell'anno sfiorò la promozione arrivando secondo dietro al Licata di Zdeněk Zeman. Il Trapani rimase in quella categoria fino alla stagione 1984-85 con la fusione con la Pro Trapani (ex Ligny) e la nuova promozione in Serie C2.

Associazione Sportiva Trapani 1906 (1984-1990)

La formazione dell'A.S. Trapani 1906 nel 1984-85

Il primo luglio 1984 l'Associazione Sportiva Trapani si fuse con il Pro Trapani (ex Ligny Trapani, altra realtà calcistica trapanese), cambiando denominazione in Associazione Sportiva Trapani 1906, società che comunque mantenne una pesante passivo debitorio. In quella stagione 1984-1985 la nuova società disputò nuovamente il campionato di Serie D, vincendolo davanti al Mazara (anche se penalizzato di 5 punti per illecito sportivo al termine del campionato precedente). L'allenatore della promozione era Carlo Orlandi, che rimase anche per l'anno successivo con il raggiungimento del 12º posto che sancì la salvezza.

Le zone medio basse della classifica caratterizzarono il rendimento e i risultati finali del Trapani nella Serie C2 della seconda metà degli anni ottanta (1986-1987: 12º, 1987-1988: 13º, 1988-89: 11º) funestati da continui problemi finanziari e rischi di esclusione dai campionati che culminarono con il 18º e ultimo posto nel girone D nel campionato 1989-1990 e la conseguente retrocessione nel Campionato Interregionale. La retrocessione acuì i problemi della società e nel giugno del 1990 il passivo debitorio mai smaltito causò il fallimento societario. Il successivo 22 giugno 1990, il titolo sportivo venne rilevato dall'imprenditore trapanese Andrea Bulgarella che riorganizzò profondamente la nuova struttura societaria, denominandola Trapani Calcio S.p.A.

Trapani Calcio S.p.A. (1990-2002)

Marco Materazzi protagonista nella stagione 1994-1995.

Nel 1990 fallisce la Associazione Sportiva Trapani 1906 e dalle sue ceneri viene costituito il Trapani Calcio S.p.A., grazie all'impegno di numerosi tifosi che appoggiano l'impegno dell'imprenditore edile Bulgarella che riuscirà a conservare il titolo sportivo. Nei primi anni novanta il Trapani si vede impegnato nel campionato dilettantistico dell'Interregionale (poi denominato Campionato Nazionale Dilettanti) nel vano tentativo del salto di categoria: secondo sia nel 1990-91 che nel successivo 1991-1992. Proprio in quest'ultimo campionato la presidenza Bulgarella decise di ingaggiare come allenatore Ignazio Arcoleo, in passato al Mazara e non ben visto dalla tifoseria granata, che risultò nei fatti una scelta azzeccata.

Ed effettivamente, nel campionato successivo 1992-1993, centra la promozione in Serie C2 con Nino Barraco autore di 24 reti e, quasi senza soluzioni di continuità, nel 1993-1994 vince anche il torneo di Serie C2 con il tridente d'attacco Barraco-Capizzi-Vasari con un complessivo di 32 reti. L'entusiasmo per il Trapani targato Bulgarella-Arcoleo sembra non arrestarsi neanche in Serie C1: anche se con propositi di salvezza, nel 1994-1995 la formazione granata raggiunse un lusinghiero quarto posto che le permise di disputare i play-off (presenti dal 1993) per la promozione in Serie B. L'avversario fu il Gualdo, che precedeva il Trapani nella classifica finale, battuto nell'andata delle semifinali con un gol di Barraco su rigore. La partita di "ritorno" a Gualdo Tadino risultò molto equilibrata, ma un gol al 91º degli umbri decretò l'eliminazione del Trapani (il regolamento dei play-off non prevedeva tempi supplementari nella partita ritorno e in caso di parità veniva favorita la formazione meglio piazzata in classifica).

Quest'ultimo campionato pose la fine del ciclo di Arcoleo che andò a Palermo e della diaspora di molti giocatori che vennero reclutati da società di categoria superiore (Palermo, Catania, Perugia, ecc.), segnando il profondo rinnovamento con l'arrivo del nuovo allenatore Walter Nicoletti e della sofferta salvezza nel 1995-1996 ai play-out con la Turris. Nicoletti verrà poi sostituito da Ivo Iaconi per la stagione successiva, che segnerà la retrocessione nella Serie C2 1997-1998 al termine dei play-out disputati contro la Fermana. Dopo il vano tentativo del ripescaggio, il Trapani del nuovo allenatore Giovanni Pagliari tenta nuovamente il salto di categoria con il quinto posto finale e l'accesso ai play-off, con avversario designato, poi vincitore, il Crotone: pareggio all'andata e vittoria dei calabresi al ritorno. Al termine di questo torneo di quarta serie, vi accadde l'abbandono anche di Andrea Bulgarella, quale deus ex machina della società, cedendo le azioni del Trapani ad un gruppo palermitano capeggiato da Giuseppe Rosano.

Questo passaggio di consegne condizionò il campionato 1998-1999, caratterizzato da prestazioni altalenanti, cambio di allenatore e modifica del parco giocatori, che comunque permisero di raggiungere un onorevole decimo posto. I proclami del Gruppo Rosano per l'edizione successiva fecero ben sperare, ma durò poco: nel 1999-2000 i granata arrivarono ultimi, condizionati da una situazione societaria confusa con Rosano che tenta di cedere la società al gruppo creato dal Senatore Antonio D'Alì (cessione successivamente annullata) e un'ultima giornata di campionato affrontata con la squadra formata dai ragazzi delle giovanili. La disastrosa situazione finanziaria vide il Trapani, il 1º agosto 2000, non iscritto alla Serie D 2000-2001, ma in Eccellenza, rinviando di un solo anno l'agonia: il 10 febbraio 2002, collezionata la quarta rinuncia nel campionato 2001-2002, il Trapani viene radiato e fallisce. Il calcio trapanese continuò a sopravvivere grazie alla Associazione Sportiva Città di Trapani, anch'essa militante nel campionato di Eccellenza Sicilia.

A.S.D. Trapani Calcio (2002-2010)

Nell'estate del 2002 la Associazione Sportiva Città di Trapani del presidente Nino Birrittella cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio, attuando il ripescaggio in Serie D e disputando un sereno campionato (2002-2003) da metà classifica. Torneo confermato anche per l'anno seguente, il 2003-2004, dove la formazione trapanese conferma la posizione conquistata l'anno precedente evitando i play-out. Nella stagione 2004-2005 arriva sulla panchina granata Dario Golesano, "allievo" di Zdeněk Zeman e suo assistente al Fenerbahçe. Campionato altalenante con una classifica finale che vede il Trapani terminare nelle zone medio basse della classifica.

Birittella finisce in guai giudiziari per la sua attività professionale e, nell'estate del 2005, la società passa nelle mani di Vittorio Morace, armatore napoletano e proprietario dell'Ustica Lines: il campionato 2005-2006 fu segnato da un pessimo andamento della squadra con il cambio in panchina tra Cosimo De Feo ed Ignazio Arcoleo, con il faticoso raggiungimento dei play-out, persi successivamente con il Francavilla, che decretarono di fatto la conseguente retrocessione in Eccellenza, con l'aggiunta di un illecito sportivo che causò una penalizzazione di 12 punti da scontare nella stagione successiva. Nel campionato 2006-2007 il Trapani sconta la penalizzazione, raggiungendo i play-out vinti con il Terrasini, 5-0, in campo neutro ad Alcamo. Nella stagione 2007-2008, piazzatosi al secondo posto nel campionato di Eccellenza Sicilia, è stata promossa in Serie D raggiungendo la finale dei play-off nazionali e vincendo contro il Ricigliano.

Salvatore Gambino

Nella stagione 2008-2009 l'A.S.D. Trapani Calcio si salva alla penultima giornata vincendo 4-2 nella gara contro il Savoia: gli ospiti passano subito in vantaggio prima con Pagano e poi con De Rosa e nel secondo tempo inizia la rimonta prima con Carbonaro dopo soli 2 minuti, poi con Gennari al nono minuto più tardi e infine giunge una doppietta di Craccò, concludendo così, con una giornata di anticipo, la stagione regolare al 13º posto. Nella stagione 2009-2010 arriva al secondo posto con un campionato di vertice insieme al Milazzo, che poi vincerà il proprio girone, sfiorando la promozione nella serie superiore e perdendo inoltre i play-off, sempre del girone, contro l'Avellino. Il Trapani verrà comunque ripescato in Lega Pro Seconda Divisione nella “calda” estate del 2010, in seguito all'esclusione di 21 società dai campionati professionistici decisa dalla FIGC il 16 luglio dello stesso anno.

Il Trapani Calcio S.r.l. (2010-2020)

Con il ripescaggio nella lega semi-professionistica, il Trapani cambia denominazione da Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani in Trapani Calcio S.r.l., segno tangibile dei progressi organizzativi e agonistici raggiunti dalla società trapanese di Vittorio Morace che abbandona i campionati dilettantistici (ed anche l'appellativo di società dilettantistica) per strutturarsi con una nuova conformazione societaria, con il 50% direttamente nelle mani di Morace e il restante 50% attraverso la società Ustica Lines.

Con l'inizio della nuova stagione (2010-2011) il Trapani torna in un campionato professionistico dai quali mancava dal 2000 e ha la possibilità di essere scelto dalla Lega Nazionale Dilettanti per giocare la Coppa Italia maggiore, esordendoci di seguito per la terza volta nella sua storia, in quanto miglior classificata nel proprio girone della Serie D della precedente annata calcistica, nonostante il successivo ripescaggio a completamento organici nei professionisti: la prima occasione fu nella memorabile edizione 1958-1959, venendo eliminato dal Prato al Terzo turno dopo aver battuto Marsala (2-4 al Provinciale, derby della provincia di Trapani per la prima volta di scena in tale competizione) e Palermo (1-2 a Palermo, questa attualmente l'unica vittoria dei trapanesi sui rosanero nel capoluogo siciliano in una competizione ufficiale), mentre la seconda si verificò nella stagione 1995-1996, quando ad estromettere la compagine siciliana, soltanto ai tiri di rigore già al Primo turno, fu la Reggiana di Carlo Ancelotti. Al primo turno della Coppa Italia 2010-2011 supera la SPAL in trasferta a Salò (in campo neutro), mentre al secondo turno perde in casa del Frosinone.

Al termine della stagione 2010-2011 il Trapani si piazza al secondo posto alle spalle del Latina e si qualifica per i play-off. Dopo aver sconfitto in semifinale il Neapolis, raggiunge la finale incontrando nuovamente l'Avellino: con un 3-1 tra le mura amiche che ribalta il risultato negativo di 1-2 ottenuto ad Avellino, la formazione di Roberto Boscaglia conquista la promozione in Lega Pro Prima Divisione, ritornando nella terza serie nazionale dopo 15 anni.

Il Trapani Calcio, nella stagione 2011-2012 di Lega Pro Prima Divisione, dopo un campionato sorprendentemente di alta classifica (la matricola siciliana fu in testa dalla 21ª alla 32ª giornata con nove vittorie consecutive tra dicembre e febbraio), vide diradarsi e annullarsi il cospicuo vantaggio in favore dello Spezia (a dieci giornate dalla fine la formazione siciliana risultava in vantaggio di nove punti dalla seconda in classifica, il Siracusa e di undici dallo Spezia, quest'ultimo poi vincitore del torneo), posizionandosi seconda con 60 punti alle spalle dei bianconeri liguri, protagonisti di una poderosa rimonta, qualificandosi per i successivi play-off promozione.

Durante i play-off, il Trapani supera la Cremonese in semifinale con due pareggi (entrambi finiti con il risultato di 1-1) conquistando la finale in virtù della migliore posizione in classifica, raggiunta durante la stagione regolare. Nel doppio incontro della finale, la squadra granata, dopo aver pareggiato 1-1 in trasferta contro la Virtus Lanciano nella partita di andata, viene sconfitta nella partita di ritorno in casa per 1-3, perdendo inaspettatamente la promozione per il 2º livello di campionato a favore degli abruzzesi.

Nel campionato di Lega Pro Prima Divisione 2012-2013 il club giunge al primo posto in classifica, dopo un testa a testa con il più quotato Lecce, ottenendo così la sua prima promozione storica nel secondo livello professionistico del calcio italiano. La squadra termina la propria avventura in Lega Pro Prima Divisione con diciotto risultati utili consecutivi nelle ultime gare disputate, rimanendo imbattuta per tutto il girone di ritorno, con il migliore attacco del campionato, il capocannoniere, il maggior numero di vittorie fuori casa e il minor numero di sconfitte subite (4 al pari della Salernitana).

Tra Serie B e Serie C

L'esordio casalingo del Trapani in Serie B con il Pescara il 2 settembre 2013

L'esordio assoluto del Trapani in Serie B nella stagione 2013-2014 avviene allo stadio Euganeo il 24 agosto 2013, con una vittoria esterna. Debutta in un Provinciale gremito pareggiando 2-2 contro il Pescara. Il primo k.o. è ad opera del Modena per 3-1 allo stadio Alberto Braglia.

Il Trapani perde il derby contro il Palermo, il primo disputatosi nella storia della serie cadetta, sia all'andata per il risultato di 3-0, che al ritorno, dove i rosanero, lanciati verso la Serie A, si impongono per 1-0. Tra novembre e marzo segue un'incredibile serie di quattordici risultati utili consecutivi, che vedono i granata raggiungere il terzo posto solitario in classifica dopo il turno infrasettimanale a La Spezia.

Imbattuto fuori casa per quasi cinque mesi, lo stop arriva il 5 aprile contro il Carpi allo stadio Sandro Cabassi. Al termine del campionato Matteo Mancosu, all'esordio nella categoria, è il capocannoniere con 26 reti messe a segno. Il Trapani chiude al 14º posto nella classifica finale del suo primo campionato cadetto e si salva agevolmente.

In Coppa Italia il Trapani vince contro l'AlbinoLeffe e il Padova, ma il 4 dicembre 2013 viene sconfitto per 3-2 nella sfida storica sul campo dell'Inter, venendo così eliminato al quarto turno (nuovo miglior piazzamento) di tale manifestazione.

Nella stagione 2014-2015, dopo un periodo iniziale positivo che vede la squadra siciliana chiudere in piena corsa play off al termine del campionato d'inverno, seguono dieci giornate senza vittorie che comportano l'esonero del mister Roberto Boscaglia, artefice della scalata dalla Serie D alla B e alla salvezza acquisita nella stagione precedente. A sostituire il tecnico gelese subentra il perugino Serse Cosmi, che guida il club al mantenimento della categoria, sfruttando come punto di forza l'ottimo rendimento casalingo (appena una sconfitta nell'arco delle 21 partite giocate al Provinciale). La salvezza matematica arriva alla 40ª giornata, il 16 maggio 2015, a seguito del pareggio per 1-1 contro l'Avellino.

Nel campionato 2015-2016 il Trapani conquista uno storico 3º posto nella serie cadetta, con un record assoluto di 73 punti, qualificandosi così ai play-off per l'accesso diretto alla Serie A 2016-2017. In semifinale supera lo Spezia di Domenico Di Carlo, per poi perdere la finale 1-3 contro il Pescara (0-2 all’andata in trasferta e 1-1 al ritorno in casa; con quest’ultimo risultato i granata non vanno oltre).

Negativa si rivela la stagione successiva, ove il Trapani conquista appena 13 punti nel girone di andata, finendo all'ultimo posto in classifica: ciò costa l'esonero di Cosmi che viene sostituito da Alessandro Calori. L'avvicendamento tecnico rivitalizza la squadra e nel girone di ritorno totalizza 31 punti. Ciò, tuttavia, non è sufficiente per salvarsi: con tre sconfitte consecutive nelle ultime tre partite i granata chiudono la stagione quartultimi con 44 punti e dopo 4 permanenze in Serie B la squadra retrocede direttamente in Serie C, senza nemmeno disputare i play-out (non disputati giacché il distacco dalla quintultima classificata, la Ternana, è superiore di 5 punti).

Nella stagione 2017-2018 il Trapani allestisce un organico importante, con l’obiettivo di vincere il campionato di serie C e tornare immediatamente in Serie B. La squadra chiude la stagione al terzo posto, dietro al Lecce capolista e al Catania, perdendo l'ultima gara a Cosenza per 4-2, partita che costerà al Trapani il secondo posto e si rivelerà decisiva anche per il prosieguo. Infatti il Trapani entra come terza agli ottavi di finale play-off, dove il sorteggio le assegna il Cosenza. Il club calabrese si impone sia all'andata che al ritorno: 2-1 in Calabria, 0-2 a Trapani. Il Cosenza riesce nell’impresa di battere il Trapani cinque volte su cinque partite disputate in stagione (due di campionato, una di Coppa Italia Serie C e due partite dei play off). Il Trapani è così eliminato dai play-off.

Nell'estate del 2018 il proprietario Vittorio Morace manifesta la volontà di cedere la società sportiva dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Liberty Lines e passa il testimone della presidenza a Paola Iracani, mantenendo la proprietà. Nel mentre s'avvia la stagione sportiva con l'arrivo del nuovo allenatore Vincenzo Italiano (già giocatore granata nel biennio 1994-1996). Dopo la controversia che ha coinvolto Morace e l’imprenditore Francesco Agnello e la successiva trattativa con il finanziere romano Giorgio Heller, il 5 marzo 2019 il Trapani Calcio s.r.l. viene ceduto alla società "FM Service srl" di Maurizio De Simone.

Durante la stagione, in Coppa Italia di Serie C, i granata raggiungono per la prima volta la semifinale dove vengono sconfitti dalla Viterbese Castrense, poi detentrice del trofeo. Nel girone C della Serie C il Trapani conquista il secondo posto in campionato, accedendo direttamente alla fase nazionale play-off e affrontando prima il Catania in semifinale (superato con due pareggi di 2-2 a Catania e 1-1 tra le mura amiche) e in seguito il Piacenza in finale (0-0 in Emilia e 2-0 al Provinciale), conquistando la Serie B per la seconda volta nella propria storia.

Terminata la stagione agonistica, la F.M.Service srl cede l'intero pacchetto azionario ad una cordata di imprenditori con a capo il finanziere romano Giorgio Heller, che il 26 giugno 2019 diviene presidente, il quale da prima nomina Riccardo Fabbro, Direttore Generale della società il quale riesce nel giro di 48h ad organizzare il salvataggio della Club conquistando il rispetto e la simpatia di tutta la piazza, dei tifosi e dell'amministrazione comunale, un successo che però infastidisce il Patron del Club Fabio Petroni, il quale sostituisce il dirigente considerato vincente da tutti con il figlio ventiduenne, generando cosi i primi dissapori tra tifoseria e club che avevano trovato un punto di raccordo, invece si ritrovarono cosi destinati all'obblio. Il campionato successivo vedrà le vicende societarie intersecarsi con quelle sportive: Heller lascia la società a seguito di conflitti con la nuova proprietà, la Alivision Transport S.C. Ar, denunciando la sottoscrizione di contratti "senza copertura finanziaria" che avrebbero portato il Trapani Calcio, da lì a poco tempo, a gravi problemi economico-finanziari. La presidenza nel corso dei pochi mesi a seguire passerà prima Giuseppe Pace poi a Monica Pretti e, infine, a Luigi Foffo nonostante la guida e rappresentanza della società continui ad essere nelle mani di Fabio Petroni. Il pessimo inizio di campionato condurrà all'avvicendamento in panchina tra Francesco Baldini e Fabrizio Castori, cambio che non eviterà la retrocessione in Serie C sancita all'ultima giornata, nonostante l'ottimo girone di ritorno e l'ultimo successo interno sul Crotone. La squadra colleziona 46 punti che le sarebbero valsi la salvezza diretta senza disputa degli spareggi play-out. Ma a causa della penalizzazione di 2 punti comminata per un ritardo della società guidata da Fabio Petroni nel pagamento degli stipendi in scadenza a marzo 2020 (per un ammontare di circa 70.000 euro), chiude al terzultimo posto retrocedendo direttamente. A fine stagione agonistica la società intraprende un ricorso per l'annullamento dei punti di penalizzazione inflitti durante il campionato, ricorso successivamente rigettato.

Il fallimento

Nella stagione successiva la squadra viene inserita nel girone C della Serie C 2020-2021. Dopo un cambio di proprietà da Alivision ad Alba Minerali, nelle prime due giornate rinuncia a scendere in campo, pertanto il 5 ottobre 2020 viene esclusa dal campionato. Il 22 dicembre 2020 viene dichiarato il fallimento del Trapani Calcio.

F.C. Trapani 1905 (dal 2021)

Con il fallimento della società, la FIGC affida la decisione di assegnare il titolo di Serie D per la stagione 2021-2022 al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Lo stesso, il 6 luglio 2021, decide di non assegnare il titolo sportivo.

Il 30 luglio 2021 la Lega Nazionale Dilettanti accetta il cambio della denominazione della ASD Dattilo 1980, militante in Serie D e che disputava le gare allo stadio Polisportivo Provinciale, in F.C. Trapani 1905. Il 4 agosto 2021 la società annuncia l'arrivo di Ivan Moschella sulla panchina della formazione granata, successivamente esonerato e sostituito prima da Leo Criaco e poi da Massimo Morgia. Con il ritorno di Moschella fino al termine della stagnione conclusasi con il raggiungimento del 12º posto, la società cambia proprietà e presidenza con l'acquisizione delle quote maggioritarie da parte dell'imprenditore catanese Marco La Rosa, che nell'aprile 2023 le cede all'imprenditore romano Valerio Antonini.

Nella stagione 2023-2024, la squadra vince il girone I della Serie D con quattro giornate d'anticipo, tornando così in Serie C dopo quattro anni.

Trapani Calcio è una società calcistica italiana con sede nella città di Trapani, in Sicilia. Fondata nel 1905, attualmente milita in Serie D.

I colori sociali del Trapani Calcio sono il granata e il blu. Lo stadio in cui disputa le partite casalinghe è lo Stadio Polisportivo Provinciale di Trapani, situato nella zona nord della città.

Il Trapani Calcio ha una lunga storia e una tradizione calcistica importante. Ha partecipato a numerosi campionati di Serie B e Serie C, raggiungendo occasionalmente anche la Serie A. La sua stagione più prestigiosa è stata la stagione 1947-1948, quando il Trapani Calcio ha partecipato al campionato di Serie A, classificandosi al 10° posto.

Il Trapani Calcio ha anche vinto alcuni trofei, tra cui la Coppa Italia di Serie C nel 1983-1984 e la Supercoppa di Lega di Serie C nel 2012-2013.

Il Trapani Calcio è una squadra molto seguita dai tifosi trapanesi e siciliani, che la sostengono con passione e calore.