Ucraina - Vyscha Liga 04/27 12:30 26 [7] LNZ Cherkasy v Shakhtar Donetsk [1] W 0-3
Ucraina - Vyscha Liga 04/22 15:00 25 [1] Shakhtar Donetsk v Zorya [11] W 2-1
Ucraina - Vyscha Liga 04/18 12:30 - FC Zorya v Shakhtar Donetsk W 1-3
Ucraina - Vyscha Liga 04/18 12:30 10 FC Zorya Lugansk v Shakhtar Donetsk W 1-3
Ucraina - Vyscha Liga 04/14 10:00 24 [7] Vorskla Poltava v Shakhtar Donetsk [1] W 0-1
Ucraina - Vyscha Liga 04/10 14:00 10 FC Zorya Lugansk v Shakhtar Donetsk - Postponed
Ucraina - Vyscha Liga 04/07 15:00 23 [1] Shakhtar Donetsk v FC Rukh Lviv [5] W 3-1
Coppa d'Ucraina 04/03 15:00 2 Shakhtar Donetsk v Chernomorets Odessa W 4-1
Ucraina - Vyscha Liga 03/30 11:00 22 [13] Obolon Kyiv v Shakhtar Donetsk [1] W 0-3
Ucraina - Vyscha Liga 03/12 16:00 21 [1] Shakhtar Donetsk v FK Minai [16] W 2-0
Ucraina - Vyscha Liga 03/08 16:00 20 [2] Shakhtar Donetsk v Kolos Kovalivka [8] W 3-2
Ucraina - Vyscha Liga 03/03 16:00 19 [5] Shakhtar Donetsk v FC Kryvbas Kriviy Rih [2] W 5-2
Ucraina - Vyscha Liga 02/26 12:40 18 [11] PFC Oleksandria v Shakhtar Donetsk [4] W DBFA
UEFA Europa League 02/22 20:00 636 Marsiglia v Shakhtar Donetsk L 3-1
UEFA Europa League 02/15 17:45 636 Shakhtar Donetsk v Marsiglia D 2-2
Amichevoli Europa 02/03 10:00 - Shakhtar Donetsk v Hradec Kralove L 0-2
Amichevoli per club resto del mondo 01/25 15:00 - Shakhtar Donetsk v Lech Poznan W 3-1
Amichevoli Europa 01/22 12:30 - Shakhtar Donetsk v Pyunik Yerevan W 2-0
Amichevoli per club resto del mondo 01/21 14:30 - Shakhtar Donetsk v Ludogorets Razgrad - Cancelled
Amichevoli per club resto del mondo 12/18 10:00 - Avispa Fukuoka v Shakhtar Donetsk D 2-2
UEFA Champions League 12/13 20:00 6 [2] Porto v Shakhtar Donetsk [3] L 5-3
Ucraina - Vyscha Liga 12/08 15:00 17 [4] Shakhtar Donetsk v FC Veres Rivne [14] W 2-0
Ucraina - Vyscha Liga 12/03 15:00 16 [4] Shakhtar Donetsk v FC Metalist 1925 [11] W 2-0
UEFA Champions League 11/28 17:45 5 [3] Shakhtar Donetsk v Anversa [4] W 1-0
Ucraina - Vyscha Liga 11/24 17:00 15 [4] Shakhtar Donetsk v Polissya Zhytomyr [2] D 0-0
Ucraina - Vyscha Liga 11/12 17:00 14 [4] Shakhtar Donetsk v Dnipro-1 [3] L 1-3
UEFA Champions League 11/07 17:45 4 [3] Shakhtar Donetsk v Barcellona [1] W 1-0
Ucraina - Vyscha Liga 11/03 15:00 13 [7] Dinamo Kyiv v Shakhtar Donetsk [4] W 0-1
Coppa d'Ucraina 10/30 13:00 3 FC Viktoriya Sumy v Shakhtar Donetsk W 0-3
Ucraina - Vyscha Liga 10/28 14:00 12 Chernomorets Odessa v Shakhtar Donetsk - Postponed

Il Futbol'nyj Klub Šachtar (in ucraino Футбольний Kлуб Шахтар?), noto semplicemente come Šachtar Donec'k, (traslitterazione anglosassone: Shakhtar Donetsk) è una società calcistica ucraina di Donec'k, che fino al 1991 rappresentò l'Unione Sovietica nelle competizioni UEFA.

Fondato il 26 maggio 1936 come Stachanovec, si aggiudicò 5 Coppe e una Supercoppa dell'URSS prima del 1991 e, dopo l'indipendenza ucraina, 13 campionati, altrettante coppe e 9 supercoppe nazionali. Si tratta della prima squadra ucraina a vincere una competizione europea di club, la Coppa UEFA 2008-09; la sua connazionale Dinamo Kiev, infatti, vinse due Coppe delle Coppe nel 1975 e 1986 in rappresentanza dell'URSS.

Il termina Šachtar in ucraino significa "minatore": il club è, infatti, culturalmente legato all'area industrializzata del bacino carbonifero del Donec. Tale area, nota anche come Donbass, da cui il nome dello stadio interno Donbass Arena, è teatro di una guerra in corso dal 2014, ragion per cui lo Šachtar è costretto a disputare altrove le gare interne: dapprima all'Arena L'viv di Leopoli tra il 2014 e il 2017, a seguire dello stadio Metalist di Charkiv dal 2017 al 2020 e, da allora, allo stadio Olimpico di Kiev, città che ospita anche la sede del club.

History

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Futbol'nyj Klub Šachtar Donec'k.

Le origini del club risalgono a settembre 1911, quando nacque l'associazione sportiva Juzovka, divenuta negli anni venti Club di Lenin. Il club è soprannominato la "squadra dei minatori", dal nome šachtar, che significa, appunto, "minatori".

Il club è stato fondato nel maggio 1936 e fu inizialmente chiamato Stachanovec in onore di Aleksej Grigor'evič Stachanov, il leggendario minatore del bacino carbonifero del Donec, la cui estrema dedizione al lavoro divenne proverbiale. La prima squadra era formata da due squadre locali partecipanti tutti e due alle Spartachiadi: Dynamo Horlivka e Stalino.

Lo Šachtar, allora Stachanovec', nel 1937

Dagli anni sessanta lo Šachtar dell'allenatore Oleg Ošenkov fu tre volte finalista della Coppa dell'URSS, vincendola in due circostanze, nel 1961 e nel 1962. Il club fu soprannominato "la squadra della coppa" per i successi mietuti ogni anno nel cammino verso la finale, anche se i maggiori traguardi la squadra li avrebbe tagliati tra la metà degli anni settanta e i primi anni ottanta.

Nel 1975 lo Šachtar giunse secondo nel campionato sovietico, ottenendo così il diritto a rappresentare l'Unione Sovietica nelle coppe europee. Nel 1978 si classificò terzo nel campionato sovietico e un anno più tardi si issò nuovamente alla seconda piazza della graduatoria. Il capitano e attaccante Vitalij Staruchin fu eletto miglior giocatore del campionato sovietico e si laureò capocannoniere del campionato sovietico con 26 gol segnati.

Lo Šachtar portò per due volte la Coppa dell'URSS in riva al Donec, nel 1980 e nel 1983, anno in cui vinse anche la Supercoppa dell'URSS battendo i campioni in carica del Dnipro Dnipropetrovs'k.

Rinat Achmetov

A partire dagli anni novanta, con la nascita del campionato ucraino, lo Šachtar insidiò la leadership della Dinamo Kiev in ambito nazionale. Vice-campioni d'Ucraina nel 1993-1994 sotto la guida di Valerij Jaremčenko, nel 1994-1995 gli arancioneri vinsero la coppa nazionale, mentre nel 1995-1996 vissero una travagliata annata, segnata dall'assassinio del presidente Achat' Brahin, controverso uomo d'affari molto noto nel Donbass. Un anno dopo, l'11 ottobre 1996, il magnate Rinat Achmetov rilevò la squadra diventandone il presidente. Nel volgere di pochi anni egli realizzò corposi investimenti volti a migliorare le infrastrutture sportive e ad allestire una squadra competitiva anche nel palcoscenico continentale. Dall'avvento di Achmetov hanno vestito la maglia dello Šachtar giocatori di valore internazionale, affermatisi anche in altri club europei.

Da quel momento lo Šachtar inanellò una serie di cinque piazzamenti al secondo posto in campionato, dal 1996-1997 al 2000-2001, sempre alle spalle della Dinamo Kiev. Nei primi anni 2000 il club iniziò ad arricchirsi di calciatori stranieri e nel 2000-2001 riuscì a qualificarsi alla fase a gironi di UEFA Champions League, dove chiuse al terzo posto nel proprio raggruppamento. Nella stagione 2001-2002, sotto la guida tecnica di Nevio Scala, primo straniero a guidare lo Šachtar, i minatori si aggiudicarono per la prima volta il campionato ucraino, abbinandolo al successo nella coppa nazionale, centrando il primo double nella storia del club.

Giocatori dello Šachtar in festa per la vittoria del campionato ucraino 2012-2013

Dal maggio 2004, sotto la guida del romeno Mircea Lucescu, la squadra di Donec'k tornò a dominare la scena nazionale, vincendo tre campionati in quattro anni e il primo trofeo internazionale della propria storia, la Coppa UEFA, nel 2008-2009, sconfiggendo in finale il Werder Brema per 2-1 dopo i tempi supplementari allo stadio Şükrü Saraçoğlu di Istanbul. Sconfitto in Supercoppa europea dal Barcellona, lo Šachtar rivinse il campionato nel 2009-2010 e un altro double campionato-coppa nazionale nel 2010-2011, annata in cui riuscì a raggiungere i quarti di finale di UEFA Champions League dopo aver vinto il girone di prima fase. Negli anni successivi i "minatori" colsero altri tre successi in campionato, portando a cinque i titoli vinti consecutivamente, oltre ad aggiudicarsi varie volte la coppa e la supercoppa nazionale.

A causa dei conflitti armati che da maggio 2014 interessarono l'Ucraina e l'autoproclamata Repubblica Popolare di Donec'k, dall'estate 2014 la squadra ha giocato i propri match casalinghi a Leopoli e dalle stagioni successive a Charkiv, per via delle ribellioni autonomiste filorusse originatesi nell'est dell'Ucraina, conflitti che hanno provocato danneggiamenti anche alla Donbas Arena nell'agosto 2014. Nel 2015-2016 la squadra, eliminata dalla UEFA Champions League, proseguì il cammino europeo in Europa League, dove arrivò in semifinale. La vittoria del mese successivo nella finale di coppa nazionale coincise con l'ultima partita come allenatore dello Šachtar per l'allenatore Mircea Lucescu, che lasciò la panchina della squadra di Donec'k dopo aver vinto 22 trofei in 12 anni.

Per la successione del tecnico rumeno la dirigenza si affidò al portoghese Paulo Fonseca, che esordì vincendo la supercoppa nazionale e vinse tre campionati e tre coppe nazionali nelle successive tre stagioni. Nel 2019 Fonseca fu rimpiazzato dal connazionale Luís Castro, che in un biennio si aggiudicò un titolo nazionale e condusse la squadra alle semifinali di Europa League. Seguì la gestione dell'italiano Roberto De Zerbi, che vinse la Supercoppa d'Ucraina 2021.

Lo Shakhtar Donetsk è un club calcistico ucraino con sede a Donetsk, attualmente con sede a Kiev a causa della guerra nel Donbass. Milita nella Prem"jer-liha, la massima serie del campionato ucraino di calcio.

Fondato nel 1936, lo Shakhtar Donetsk è uno dei club più titolati d'Ucraina, avendo vinto 13 campionati nazionali, 13 coppe nazionali e 9 Supercoppe nazionali. A livello internazionale, lo Shakhtar ha vinto la Coppa UEFA 2008-2009, diventando il primo club ucraino a vincere una competizione europea.

Lo Shakhtar Donetsk è noto per il suo stile di gioco offensivo e per il suo impegno nello sviluppo dei giovani giocatori. Il club ha una delle migliori accademie giovanili d'Ucraina e ha prodotto molti giocatori di talento, tra cui Andriy Shevchenko, Oleksandr Zinchenko e Mykhaylo Mudryk.

Lo Shakhtar Donetsk è una delle squadre più seguite in Ucraina e ha una grande tifoseria in tutto il paese. Il club gioca le sue partite casalinghe allo stadio Donbass Arena, che ha una capacità di 52.518 spettatori.

I colori sociali dello Shakhtar Donetsk sono l'arancione e il nero. Il club è soprannominato "I minatori" o "I Bianconeri".