Croazia - HNL 04/28 17:30 32 NK Lokomotiva Zagabria v HNK Rijeka - View
Croazia - HNL 05/05 17:30 33 HNK Rijeka v Dinamo Zagabria - View
Croazia - HNL 05/11 15:00 34 NK Varazdin v HNK Rijeka - View
Coppa di Croazia 05/15 17:00 1 Dinamo Zagabria v HNK Rijeka - View
Croazia - HNL 05/19 17:30 35 NK Osijek v HNK Rijeka - View
Coppa di Croazia 05/22 17:00 1 HNK Rijeka v Dinamo Zagabria - View
Croazia - HNL 05/25 17:00 36 HNK Rijeka v Slaven Belupo - View

Il Hrvatski Nogometni Klub Rijeka, noto come HNK Rijeka o semplicemente come Rijeka, è una società calcistica croata con sede nella città di Fiume. Milita nella HNL, la massima serie del campionato croato di calcio.

È il terzo club croato più titolato, potendo vantare in bacheca un campionato croato di massima divisione (vinto nel 2017), 2 Coppe di Jugoslavia, 6 Coppe di Croazia, una Supercoppa di Croazia e una Coppa dei Balcani (1978). Il massimo risultato europeo avvenne nella stagione 2017-2018 con la partecipazione allo spareggio di Champions League e successivamente con la retrocessione ai gironi di Europa League. Da ricordare anche la qualificazione ai quarti della Coppa delle Coppe nella stagione 1979-1980.

La mascotte del club è uno squalo, popolarmente chiamato pescecan, dal nome dell'animale nel dialetto fiumano locale.

History

Dalle origini alla fondazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Club Sportivo Olympia, Club Sportivo Gloria e Unione Sportiva Fiumana.

Le origini del Rijeka risalgono all’Aprile del 1904, quando viene fondato a Fiume, al tempo parte dell'Impero Austro-Ungarico come autonomo Corpus Separatum, il Club Sportivo Olimpia con le sezioni di tennis-lawn, foot-ball, nuoto, ciclismo, atletica leggera. La prima sessione della sezione calcistica di cui si ha notizia è del 25 novembre 1906, e dunque al momento questa è considerata la data di fondazione del club calcio odierno. All'Olimpia si affiancheranno negli anni molte squadre cittadine, e tra esse il Club Sportivo Gloria, che fu fondata nel 1918 come club del proletariato cittadino. Nel frattempo, con la fine della prima guerra mondiale, Fiume viene rivendicata dall'Italia che l'annetterà nel 1924. Il 2 settembre 1926 Olympia e Gloria verranno fuse per decisione delle autorità fasciste nell'Unione Sportiva Fiumana, la quale prenderà parte a un campionato italiano di massima divisione, due campionati di Serie B e a numerosi campionati di Serie C. Al termine della seconda guerra mondiale ed in seguito all'occupazione dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia da parte dell'Armata di Liberazione Jugoslava, la U.S. Fiumana cessa la propria attività, per l'avversione delle nuove autorità comuniste verso tutto ciò che poteva rappresentare un simbolo del precedente regime. Nel dopoguerra tutte le squadre della Jugoslavia comunista furono costrette dal partito a confluire in società polisportive di cultura fisica sul modello stalinista, e così pure a Fiume.

Nella stagione 1945-1946 viene organizzato un campionato fiumano non ufficiale, a nove squadre, che viene vinto dalla squadra della società dei Magazzini Generali, mentre la Rappresentativa Sindacale Fiumana, nella quale vengono convocati i migliori giocatori delle squadre locali, disputa numerose amichevoli con squadre jugoslave conseguendo successi di rilievo contro la Dinamo Zagabria (4–2), l'Akademičar Zagabria (7–2) ed il Metalac Belgrado (2–0). In seguito alla decisione di ammettere quale "ospite" al campionato jugoslavo di Prva Liga 1946-1947, il primo del dopoguerra, una squadra della zona B di occupazione della Venezia Giulia (si stava aspettando ancora il verdetto della conferenza di pace a Parigi, e il clima in città era di enorme incertezza), le società sindacali di Fiume, riunitesi nella sede del Comitato Cittadino di Cultura Fisica, litigarono sulla scelta della squadra di Fiume che avrebbe partecipato alle qualificazioni istriane. La squadra dei Magazzini Generali sostenne che il posto spettava a loro in quanto avevano vinto poco tempo prima il campionato fiumano, ma le altre squadre obiettarono che il regolamento di quel campionato non prevedeva il diritto per la vincitrice di partecipare alle qualificazioni per il campionato jugoslavo. Per risolvere la questione il vicepresidente del Comitato Cittadino, Radetti, propose la costituzione di una nuova Società di Cultura Fisica, la quale avrebbe rappresentato Fiume alle qualificazioni. La proposta fu accolta ed il nome completo scelto fu Società Cultura Fisica Quarnero. Due mesi dopo il nome divenne bilingue (Sportsko Društvo Kvarner, nella versione croata).

Gli anni del Quarnero / Kvarner

La S.C.F. Quarnero era una polisportiva che incorporava undici ulteriori sezioni in aggiunta a quella calcistica, tra cui quelle di pugilato, scherma, pallacanestro e tennis. Il campione internazionale di tennis Orlando Sirola iniziò la propria carriera proprio nel Quarnero, prima dell'esodo. Il Quarnero inizialmente adottò le stesse casacche amaranto della Fiumana, almeno per le prime partite di campionato; successivamente il sodalizio sperimentò casacche di altri colori, cambiandoli continuamente, fino all'adozione definitiva del bianco nella stagione 1957-58. Oltre ai colori iniziali e lo stadio (il Cantrida), il Quarnero ereditò dalla Fiumana la maggior parte dei giocatori e dirigenti rimasti in città nonché i tifosi, almeno fino all'intensificarsi dell'esodo che costrinse molti di essi a lasciare la città dopo la stagione 1947-48. Sulla base di questi elementi di continuità, ed a seguito della pubblicazione della monografia Rijeka bijelih snova, è stata avanzata la tesi che ci fosse continuità storica tra l’Olimpia poi Fiumana ed il Kvarner poi Rijeka, tanto da sostenere la retrodatazione dal 1946 al 1906 dell’anno di fondazione del Rijeka. Tale retrodatazione è stata contestata da una parte della tifoseria e da un legale locale, mentre la maggior parte degli storici dello sport locali, le istituzioni cittadine e regionali, supportano la tesi di una continuità tra la Fiumana ed il Quarnero. Il club stesso ritiene che la fondazione ufficiale sia nel 1906.

La scelta di usare il nome di Quarnero e non di Fiumana, sarebbe avvenuta su scaltra iniziativa del dirigente sportivo comunale Ettore Mazzieri ed alcuni collaboratori, che permise alla città di mantenere un club dal nome italiano in un periodo in cui stava iniziando la croatizzazione forzata delle istituzioni cittadine da parte dell'amministrazione militare jugoslava. Luigi Sošić viene nominato presidente, ed Hans Bloch allenatore. La prima partita giocata dal Quarnero fu a Cantrida contro l'Hajduk Spalato ed il Quarnero vinse per 2-0, con reti di Petronio e Nori. Due anni dopo il club cambierà ancora leggermente nome, questa volta in Club Calcio Quarnero / NK Kvarner, dato che per via della rottura tra Tito e Stalin la Jugoslavia inizia ad abbandonare il modello sovietico di organizzazione sportiva.

Il Kvarner si qualifica alla prima edizione del dopoguerra della Prva Liga battendo nelle qualificazioni l'U.S. Operaia di Pola ma, avendo terminato il campionato in nona posizione su 14 squadre partecipanti, viene condannato da una riforma dei campionati (riduzione delle partecipanti da 14 a 10 con un posto riservato alla Ponziana a prescindere dalla posizione in classifica per motivi politici) a una sorta di "play-out" contro la settima classificata, la Lokomotiva Zagabria, da cui esce sconfitto in ambedue gli incontri retrocedendo.

Sotto il nome di Quarnero il club compete fino al 3 giugno 1954, quando in seguito alle tensioni italo-jugoslave attorno alla Crisi di Trieste e la violenta abolizione del bilinguismo in città, il nome del club viene nuovamente cambiato, questa volta nel monolingue NK Rijeka. È con questo nome che il club otterrà alcuni dei suoi più grandi successi nelle competizioni sia jugoslave che europee.

Il Rijeka ed il ritorno nella massima divisione Jugoslava

L'NK Rijeka della stagione 1979-1980, spintosi fino ai quarti di finale della Coppa delle Coppe.

Il club farà ritorno nella massima divisione nella stagione 1958-1959, conquistando anche due quarti posti nelle stagioni 1964-1965 e 1965-1966. Salvo cinque stagioni consecutive all'inizio degli anni settanta il club da allora rimane sempre nella massima divisione nazionale.

Il periodo migliore della squadra inizia sul finire del decennio, con la conquista della Coppa dei Balcani 1977-1978 e di due Coppe nazionali, nel 1977-1978 e nel 1978-1979. Il Rijeka partecipa quindi anche ad altrettante edizioni alla Coppa delle Coppe, ottenendo come miglior risultato l'approdo ai quarti nell'edizione 1979-1980: è qui sconfitto dalla Juventus. Qualche anno dopo arrivano anche altri due quarti posti in campionato (nelle stagioni 1983-1984 e 1986-1987), il primo dei quali a due soli punti dalla vincitrice Stella Rossa, e avviene anche l'esordio nella Coppa UEFA: in particolare, nell'edizione 1984-1985 la squadra elimina subito il Real Valladolid, ma viene battuta nel secondo turno dai futuri vincitori del Real Madrid, che comunque perdono per 3-1 l'andata giocata in Jugoslavia. Successivamente il Rijeka disputa anche la finale della Kup Maršala Tita 1986-1987, ma è sconfitto dall'Hajduk Spalato.

Filip Bradarić, vice-campione del mondo in Russia, qui con la maglia del Rijeka.

Al pari delle altre squadre croate, e in seguito all'inizio della dissoluzione della Jugoslavia, il club gioca per l'ultima volta nel campionato jugoslavo nell'edizione 1990-1991.

Gli anni del campionato croato

Il Rijeka nel 1992 viene inserito nella neonata massima divisione del calcio croato, dalla quale non è mai retrocesso. Nel 1995 il club aggiunge la denominazione "Croato" al proprio nome ufficiale e diventa Hrvatski Nogometni Klub Rijeka.

La squadra sfiora la vittoria del suo primo campionato nazionale nella stagione 1998-1999: a una giornata dal termine si trova in vetta alla classifica con un punto di vantaggio sulla Dinamo Zagabria (all'epoca denominata Croazia Zagabria), ma nell'incontro conclusivo pareggia per 1-1 con l'Osijek, in un match condizionato dagli errori arbitrali (all'89' una rete dell'attaccante del Rijeka Admir Hasančić, che avrebbe potuto consegnare vittoria e titolo ai fiumani, viene annullata per un fuorigioco rivelatosi poi inesistente alla moviola), e subisce il beffardo sorpasso in classifica della squadra di Zagabria. Successivamente il periodico Nacional di Zagabria insinuerà presunte pressioni da parte del presidente della Croazia Franjo Tuđman, fervente tifoso della Dinamo, per assicurarsi la vittoria della blasonata squadra di Zagabria. Il secondo posto finale permette comunque al club il primo accesso alla Champions League, ma il Partizan ha la meglio nel secondo turno preliminare. Arrivano poi due Coppe di Croazia, nel 2004-2005 e nel 2005-2006, quando si registra anche un altro secondo posto in campionato.

Nel 2012 il Rijeka diventa al 70% proprietà della Stichting Social Sport di Gabriele Volpi ed inizia a finire generalmente nelle parti alte della classifica, e già nella stagione 2013-2014, dopo aver eliminato anche lo Stoccarda nei preliminari, ottiene la prima partecipazione alla fase a gruppi dell'Europa League. Chiude all'ultimo posto del gruppo, tuttavia a fine stagione arrivarà la terza coppa nazionale, che è seguita dalla prima Supercoppa in quella successiva. La stagione seguente si ha un altro accesso ai gironi di Europa League: non va molto meglio della precedente, tuttavia i croati hanno la soddisfazione di pareggiare contro i futuri vincitori del Siviglia e di battere il Feyenoord.

Il Rijeka conquista finalmente, sotto la guida tecnica di Matjaž Kek, il suo primo titolo croato nella stagione 2016-2017, negando così il dodicesimo scudetto consecutivo alla Dinamo Zagabria; a fine stagione arriva anche la Coppa, e quindi il club ottiene un double. Non è però fortunata la cavalcata nella successiva Champions League: dopo aver battuto il Salisburgo nei preliminari, è l'Olympiakos a negare il primo storico accesso alla fase a gruppi. Passati in quelli di Europa League i croati vi trovano anche il Milan, che viene battuto nell'ultima giornata. In estate c'è gloria per Filip Bradarić, che si laurea vice-campione del mondo con la Croazia.

Nelle due stagioni successive vengono messe in bacheca altrettante Coppe nazionali, inoltre il club accede nuovamente ai gironi nell'UEFA Europa League 2020-2021, dove incrocia anche il Napoli.

L'HNK Rijeka è una squadra di calcio croata, con sede a Fiume. Fondata nel 1946, è una delle squadre più titolate della Croazia, avendo vinto un campionato jugoslavo, due coppe di Jugoslavia, due campionati croati, sei coppe di Croazia e una Supercoppa di Croazia.

L'HNK Rijeka disputa le sue partite casalinghe nello Stadio Kantrida, che ha una capacità di 10.275 posti a sedere. I colori sociali della squadra sono il bianco e il rosso.

L'HNK Rijeka ha partecipato a diverse competizioni europee, tra cui la UEFA Champions League e la UEFA Europa League. Ha raggiunto i quarti di finale della UEFA Europa League nella stagione 2017-2018.

L'attuale allenatore dell'HNK Rijeka è Goran Tomić. I giocatori più rappresentativi della squadra sono Matej Mitrović, Franko Andrijašević, Josip Brekalo e Ante Rebić.

L'HNK Rijeka è una squadra molto popolare in Croazia e ha un grande seguito di tifosi. È considerata una delle migliori squadre del paese e rappresenta una delle principali sfide per la Dinamo Zagabria, la squadra più titolata della Croazia.